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Vicenza: Terrestri 2014-2015

La nuova stagione del Teatro Astra

Vicenza: Terrestri 2014-2015

La nuova stagione del Teatro Astra di Vicenza propone un viaggio per poter tornare ad abitare questo mondo: “Terrestri 2014-2015”. Un viaggio che richiede un atto di responsabilità per essere salvato: il coraggio di una nuova evoluzione.

“Terrestri 2014-2015” è stata presentata a palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e per La Piccionaia Teatro stabile di innovazione, dal presidente Carlo Presotto, dal direttore generale Pierluigi Cecchin e da Nina Zanotelli, direttore organizzativo e curatore della stagione insieme a Sergio Meggiolan.
 
Un cartellone di 9 spettacoli, che dal 14 novembre al 10 aprile vedrà una rosa di artisti di primo piano della scena nazionale - come Alessandro Bergonzoni, Ricci/Forte, Anagoor e César Brie e giovani talenti come Giulio D’Anna e Tindaro Granata - alternarsi sul palcoscenico cittadino per presentare i loro ultimi lavori. Ad incrociare questa programmazione un progetto di studio della classicità nella città contemporanea, denominato “Classico contemporaneo”:  un classico non esaurisce mai quanto ha da dire ma la sua valorizzazione si proietta verso il futuro quando apre nuovi spazi ed genera nuove visioni e nuovi gesti.
 
Ad aprire il cartellone, il 14 novembre, Alessandro Bergonzoni con le geniali invenzioni linguistiche del suo ultimo lavoro, “Nessi”. Lo spettacolo vede l’autore-attore bolognese attraversare la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze per intraprendere percorsi oltre l'io finito, verso un "noi" veramente universale. Capofila tra i giovani talenti in cartellone, il coreografo indipendente Giulio D’Anna, che presenterà “OOOOOOO” (29 novembre): una sorta di musical postmoderno che è un rito catartico del percorso personale di ognuno di noi, ispirato al Museo delle relazioni interrotte di Zagabria. A seguire, torna al teatro Astra la compagnia tosco-napoletana I Sacchi di Sabbia con il suo ultimo lavoro, “Piccoli suicidi in ottava rima” (venerdì 12 dicembre). Il nuovo anno verrà inaugurato da “I giganti della montagna – atto primo” (24 gennaio), adattamento per Fortebreccio Teatro dell’ultimo capolavoro pirandelliano incompiuto: mette in scena il mito dell’arte attraverso la vicenda di una compagnia di attori in una onirica “Villa degli Scalognati”.
 
La seconda parte della stagione vedrà l’avvio di un progetto innovativo “Classico contemporaneo”, sostenuto dal Comune di Vicenza proprio per ampliare la discussione e il confronto sul contemporaneo. Questo segmento progettuale costituirà un’ulteriore tappa del percorso di apertura verso i nuovi linguaggi e di approfondimento del rapporto ricco di suggestioni fra classico e contemporaneo.
Il nuovo filone progettuale dell’Astra vedrà un appuntamento di caratura internazionale: quello con la pluripremiata sperimentazione di Ricci / Forte (6 febbraio). Per la prima volta a Vicenza, il collettivo presenterà “Darling”, cortocircuito tra la saga narrata da Eschilo nell’Orestea (458 a.C.) e la crisi del nostro tempo, tra autodistruzione, falsa morale e - insieme - estrema tensione etica. Nasce dall’incontro tra un grande nome del teatro internazionale, il maestro argentino César Brie, e una giovane compagnia milanese, Eco di Fondo, l’appuntamento del 27 febbraio con “Orfeo ed Euridice” in collaborazione con l’associazione vicentina “Curare a casa”. Lo spettacolo ripercorre il mito classico di colui che, con la sola forza del suo canto, tentò di strappare l’amata Euridice al regno dei morti; ma se è il suo canto che la tiene in vita, lasciarla andare significa ucciderla, o è il gesto d’amore più puro? Il 14 marzo Antonio Viganò guiderà l’Accademia Arte della Diversità nelllo “Il suono della caduta”: la caduta degli angeli “umani, troppo umani”. L’appuntamento successivo, il secondo di “Classico Contemporaneo”, sarà il 27 marzo con Anagoor e il loro “Virgilio brucia”, disegno corale di un impero dagli ampi confini, attraversato dalla vicenda del poeta latino e del suo alter ego Enea: la fuga da un mondo in fiamme, l’eredità dei padri e la fondazione di una nuova civiltà. E sullo sfondo, un interrogativo: “a che servono la poesia e la letteratura in tempi di violenza, a che serve cantare le gesta degli eroi?” L’evento sarà realizzato in collaborazione anche con il progetto “Classici Contro 2015 Teatri di Guerra” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e replicato la mattina successiva per le scuole superiori. Chiude il cartellone un’altra regia d’eccezione, quella di Serena Sinigaglia in un lavoro ispirato alle pagine dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun: “Il libro del buio” (10 aprile), storia di come il giovane soldato Salem, rinchiuso con i suoi compagni per 18 anni in una cella nel sottosuolo, sia riuscito a sopravvivere e a non perdere la ragione.
 
Il progetto sarà arricchito da incontri con gli artisti, laboratori e da una serie di spettacoli e attività fuori stagione, ideate con alcune tra le realtà più significative del nostro territorio nell’ambito della promozione sociale e nell’innovazione teatrale. Con un evento speciale transregionale: la possibilità di partecipare con il Teatro Astra ad una trasferta emiliana per assistere al terzo capitolo della trilogia di Mario Perrotta su Antonio Ligabue:  un evento unico che, alla fine di maggio 2015, occuperà il paese di Gualtieri (città natale del pittore) e le sponde reggiane e mantovane del Po con attori, musicisti, danzatori, video-makers e artisti figurativi,.
“Classico contemporaneo” si presenta anch’esso come un progetto articolato su più livelli. A fianco agli spettacoli, infatti, propone due residenze artistiche: due tra le maggiori compagnie venete, gli Anagoor e i Fratelli Dalla Via, avranno modo di risiedere al teatro Astra per portare avanti la propria ricerca teatrale, ma anche per instaurare un dialogo con la città attraverso workshop, prove aperte, contatti con le scuole di teatro e altri soggetti del territorio.

Foto di Giancarlo Ceccon.


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