Cerca nel sito

Invia ad un amico
Livello del fiume Bacchiglione
e previsioni meteo di Vicenza




Realizzata nell'ambito delle manifestazioni per l'anno giubilare la mostra propone 150 manufatti tessili dei secoli XVI-XIX d'eccezionale pregio e straordinaria ricchezza, provenienti dalle chiese delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina. A testimonianza di quasi mezzo millennio di produzione tessile europea, che vide protagoniste le manifatture spagnole e francesi, siciliane, venete e genovesi, sfilano in un'affascinante cornice espositiva piviali e tonacelle, pianete e manipoli, scialli e altri paramenti realizzati con raffinati damaschi, broccati, taffetas laminati, in molti casi ornati da insetti di corallo e filati d'argento e oro.

Il suggestivo allestimento espositivo, valorizzando moduli ornamentali e preziosità cromatiche dei sontuosi tessuti liturgici, denuncia quella che in molti casi era l'originaria destinazione profana di tali stoffe, utilizzate nella confezione delle vesti di gran gala per gli esponenti di famiglie patrizie. Infatti molti discendenti di illustri casati, dismesso il guardaroba secolare, frivolo e inadeguato al contegno richiesto dal nuovo ruolo di abati o commendatati, suore o badesse, si riappropriavano dei propri abiti opportunamente trasformati da solerti monache di clausura in casule, piviali e pianete. Nella magnificenza del rito liturgico la chiesa mutuava così dalla "cultura dell'apparenza propria della società laica del tempo, il gusto per il fasto e l'ostentazione.

Un mondo di interscambi culturali di collegamenti fra chiesa e nobiltà, di intrecci fra arti minori e arti maggiori, oggi desueto e dimenticato, ma allora più che mai vivo e operante, emerge dunque nitidamente dall'esame di questi manufatti, che documentano ogni tipo di tessuti, dai bizarres - che combinano in modo estroso e fantastico motivi floreali ed astratti - ai damaschi - caratterizzati dal contrasto lucido/opaco tra il disegno e il fondo - ai broccati - impreziositi dall'intreccio di fili d'oro e argento.

Spiccano per raffinatezza formale il piviale tardorinascimentale in broccato d'oro, con motivi a melagrane, proveniente dalla cattedrale di piazza Annerina che reca sul cappuccio lo stemma dei feudatari del luogo insieme a quello della città; il baldacchino in raso ricamato della seconda metà del XV7I secolo con motivi naturalistici ispirati alla cultura arabo-normanna ricavato da un grande arazzo di palazzo Branciforte di Mazzarino; infine la pianeta in taffetas, di manifattura trapanese della fine del Seicento, in cui i motivi floreali e vegetali sono arricchiti da eleganti ricami in corallo.

Per informazioni:
Studio D.C.R, & C. tel. 0444-544852 e-mail: [email protected]
Studio ESSECI tel, 049-663499 e-mail: [email protected]
Ingegneria per la Cultura tel. 06-8416400 e-mail: [email protected]

Salone della Basilica Palladiana
2 settembre 2000 - 14 gennaio 2001
orario 9.00 . 17.00, dal martedì alla domenica, lunedì chiuso