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VALDAGNO: FACILITAZIONI PER L’ACCESSO DI PERSONE ANZIANE AL SERVIZIO DIURNO E PER IL RICOVERO IN “MODULO SOLLIEVO” (Quadriennio 2010 – 2014)

Comunicato Stampa

 Con deliberazione n. 7 del 25 gennaio 2010, la Giunta ha approvato il nuovo progetto “Facilitazioni per l’accesso di persone anziane al servizio diurno e per il ricovero in modulo sollievo”, che avrà durata per 4 anni, dal 2010 al 2014. L’obiettivo del progetto è quello di facilitare la permanenza in famiglia delle persone anziane, al fine di evitare o ritardare il più possibile il loro inserimento in struttura.

Il primo progetto era stato attivato per la prima volta e in via sperimentale nel 2006 con ottimi risultati, tanto da dare ad esso continuità per il triennio 2007 – 2009.

“Riproponiamo anche quest’anno e con convinzione – ha commentato l’assessore ai servizi sociali e vice-sindaco Giancarlo Acerbi – questo progetto. Siamo convinti che la qualità delle cure e dell’assistenza agli anziani sia favorita dalla rete familiare e dal suo supporto. Questi contributi vanno esattamente nella direzione di supportare concretamente le famiglie e favorire la permanenza dell’anziano nel contesto familiare.”


Cosa sono il “modulo sollievo” e i centri diurni

Il “modulo sollievo” consente di assicurare alla persona anziana tutta l’assistenza di cui ha bisogno in una struttura protetta quando la famiglia, per brevi periodi (ad es. in occasione di ricoveri per malattia, ferie o altro) non può assistere adeguatamente il proprio congiunto.

Il centro diurno invece consente di assicurare all’anziano le cure e l’assistenza necessaria durante l’arco della giornata ritornando al proprio domicilio nella serata.

Per i “moduli sollievo”, gli interventi messi in atto dal Comune affiancano gli interventi programmati dalla Regione e attuati dall’U.L.S.S., che interviene con l’erogazione di contributi che coprono la quota sanitaria del ricovero a seguito della valutazione delle condizioni di non autosufficienza che viene fatta da una apposita commissione sanitaria.

Per i centri diurni, la Regione interviene assegnando alle Case di Riposo, tramite l’U.L.S.S., un contributo giornaliero in relazione alle giornate di presenza di persone anziane non autosufficienti.


Il progetto comunale e i criteri per i contributi

Per facilitare l’accesso delle famiglie a queste opportunità, il Comune di Valdagno ha deciso di aiutare le famiglie a sostenere i costi cosiddetti “alberghieri” degli inserimenti in struttura protetta. A tal fine sono stati stanziati anche per il 2010 15.000 euro, somma che è prevista anche per gli anni successivi.

L’erogazione dei contributi e la loro quantificazione è determinata, per entrambi i servizi, da alcuni criteri che tengono conto delle condizioni di autosufficienza dell’anziano e del reddito attestato da scheda ISEE.

 

Le domande di concessione del “buoni servizio”, redatte su modulo predisposto dalla Sezione Servizi Sociali e integrate dalla dichiarazione I.S.E.E., dovranno pervenire al Comune, presso la Sezione Servizi Sociali, in via S. Lorenzo, 2 entro il 30 giugno di ciascun anno per il primo semestre di ciascun anno ed entro il 31 ottobre per il secondo semestre di ciascun anno.


I criteri nel dettaglio

I criteri per accedere ai contributi per il “modulo sollievo” sono stati così fissati.

L’importo del contributo comunale può coprire fino al 30% dei costi alberghieri effettivamente sostenuti e sono richieste le seguenti condizioni:

  1. inserimento nella graduatoria “sollievo” dell’ULSS 5;

  2. non superare la soglia di reddito I.S.E.E di Euro 20.000,00 sulla base dell’attestazione in corso di validità al momento di presentazione della domanda.

L’importo del “buono servizio” verrà così individuato:

- redditi I.S.E.E. inferiori o uguali ad Euro 8.500,00: buono servizio fino al 30% dei costi alberghieri;

- redditi I.S.E.E. da Euro 8.500,01 fino a 13.500,00: buono servizio fino al 20% dei costi alberghieri;

- redditi I.S.E.E. da E. 13.500,01 fino ad E. 20.000,00: buono servizio fino al 10% dei costi alberghieri.

Nel caso in cui il richiedente risulti beneficiario dell’assegno di cura, le percentuali del “buono servizio” sui costi alberghieri vanno ridotte del 50% rispetto alle percentuali sopra descritte.

 

Criteri analoghi sono stati stabiliti anche per l’accesso ai contributi per i centri diurni.

Questo beneficio può coprire fino al 50% dei costi alberghieri effettivamente sostenuti per la frequenza ai centri diurni.

Per l’ammissione al contributo per i centri diurni è richiesto il riconoscimento delle condizioni di non autosufficienza attraverso la valutazione SVAMA, oppure attraverso la verifica della avvenuta concessione dell’indennità di accompagnamento o del riconoscimento della condizione di gravità ai sensi della L. n. 104/92.


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