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Giovanni Matteo Asola - Maestro di Cappella a Vicenza e compositore nel quarto centenario della morte

Mercoledì 5 maggio 2010 - ore 17.30 Teatro Olimpico - Vicenza

Giovanni Matteo Asola - Maestro di Cappella a Vice

Quattrocento anni fa morì Giovanni Matteo Asola (Verona 1528/29 – Venezia 1609), sacerdote e compositore che tra il 1578 e il 1582 fu chiamato a Vicenza nel ruolo di Maestro di Cappella della cattedrale, e in questo periodo compose due libri di Messe polifoniche a quattro voci, secondo gli otto toni che in quell’epoca costituivano l’intera gamma musicale.

Alla sua produzione sarà dedicata la tornata che l'Accademia Olimpica di Vicenza ha in programma per mercoledì 5 maggio, alle 17.30, nel Teatro Olimpico, con l'intervento di due esperti, l'accademico Giulio Cattin e Paolo Sartore, e il concerto del “Coenobium Vocale” diretto da Maria Dal Bianco


Giovanni Matteo Asola fu dunque uno dei compositori, e tra i più prolifici, attivi in un periodo particolarmente importante per la liturgia cristiana: tra il 1545 e il 1563 si svolse infatti il Concilio di Trento, che peraltro, spiega il presidente dell'Accademia Fernando Bandini, “
aveva in calendario tematiche ben più urgenti e gravose di quelle relative alla musica per le celebrazioni liturgiche, sebbene Lutero avesse sconvolto con le sue radicali critiche le secolari tradizioni liturgico-musicali della chiesa romana”. I padri conciliari si occuparono della musica solo nelle ultime riunioni, demandando ai vescovi e a una commissione post-conciliare il compito di mettere in atto gli orientamenti, più disciplinari che dottrinali. Gli obiettivi erano far riguadagnare al canto gregoriano lo spazio sottratto dalla polifonia; espellere dalla musica sacra i motivi melodici scelti con frequenza da canti profani e perfino lascivi; far capire i testi sacri che, specialmente nei brani polifonici dei fiamminghi, erano spesso incomprensibili a causa della musica.

Asola, come gli altri musici del Veneto attivi nella fase finale del secolo e nei primi decenni del Seicento, era invitato a obbedire ai dettami conciliari; scrisse peraltro anche musica profana, come i madrigali per le stanze della canzone petrarchesca alla Vergine.


Un inquadramento sulla musica sacra nel Veneto dopo il Concilio di Trento sarà il tema dell'intervento di mons. Giulio Cattin, mentre Paolo Sartore parlerà della vita, delle opere e delle messe vicentine di Giovanni Matteo Asola.

Il “Coenobium Vocale” eseguirà quindi alcuni brani cinquecenteschi di Vincenzo Ruffo (maestro di Asola), di Leon Leoni e dello stesso Asola, in particolare alcuni mottetti, alcuni madrigali e parti della “Missa sexti toni”.

Nato nel 2001 da un percorso di ricerca nella musica corale maschile, il “Coenobium Vocale” partecipa a rassegne, festival, stagioni concertistiche; affermato in concorsi nazionali e internazionali, svolge intensa attività concertistica in collaborazione con enti e associazioni culturali. Il suo direttore, Maria Dal Bianco, diplomata in organo e composizione organistica, in composizione, in musica corale e direzione di coro, in prepolifonia, è titolare della cattedra di Organo complementare e canto gregoriano al conservatorio “Marenzio” di Brescia.


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