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Vicenza: “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”

La mostra si terrà in Basilica palladiana a Vicenza dal 24 dicembre 2014 al 2 giugno 2015.

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“Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”. Questo è il titolo della terza grande mostra che verrà presentata e raccontata da Marco Goldin al pubblico il 24 settembre 2014, alle ore 20.45, presso il Teatro Comunale di Vicenza e che si terrà poi in Basilica palladiana a Vicenza dal 24 dicembre 2014 al 2 giugno 2015. La mostra, ideata e curata da Marco Goldin, direttore di Linea d'ombra, e promossa dalla fondazione Teatro comunale di Vicenza, sarà il passo decisivo verso la consacrazione di Vicenza come città d’arte e meta turistica, una vera scommessa che porterà grandi benefici per l’economia e per il bilancio comunale.  E’ un’esposizione di capolavori, sensazioni, emozioni e simboli che richiama millenni di storia dell’uomo e dell’arte e che indaga sia una storia antica che una seconda storia, dal Cinquecento al Novecento in pittura, lungo il suo versante serale e notturno, lasciando da parte il suo lato di angoscia e negatività, per leggerlo invece in chiave d’amore. Da qui la presenza di tramonti meravigliosi e di opere in cui la notte cede al primo chiarore dell’alba. Ottanta reperti, come sempre magnifici, rari, internazionali, che, da soli, valgono in viaggio a Vicenza. Dal Museum of Fine Arts di Boston giunge per la prima volta in Italia un nucleo di tesori egizi stupefacenti: dal corredo della Regina Hetherphes, al celeberrimo volto di Tutankhamon re bambino sino ai Ritratti del Fayum. Segue un insieme di dipinti-capolavoro che raccontano la notte piena o il tramonto o i crepuscoli, la mareggiata di stelle, il giungere dell’alba. Si parte dal Cinquecento e dal Seicento con Tiziano, Tintoretto, Caravaggio, Carracci, per affacciarsi sui fiamminghi come Rubens o Elsheimer o De La Tour in Francia, El Greco e Zurbaran in Spagna, olandesi come Rembrandt e Van Honthorst, fino ai pittori del Settecento, da Magnasco a Füssli, ai preromantici come Wright of Derby. Poi la pittura americana, da Church a Hopper. Tra gli impressionisti Whistler, Manet, Cézanne, Pissarro, Monet, Gauguin e infine Van Gogh. A lui sarà riservato un omaggio particolare: 10 opere “da museo”, tant’è che a concederle sono il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Kröller-Müller Museum di Otterlo, vale a dire i due templi dell’arte di Vincent. Il suo celeberrimo “Sentiero di notte in Provenza” è stato, non a caso, scelto come logo della mostra. 


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