Il Durello è un vitigno indigeno, coltivato nella limitata fascia collinare della Lessinia orientale, a cavallo fra le provincie di Vicenza e Verona. Caratteristica per gli acini color giallo citrino, questa varietà è sopravvissuta nel tempo grazie alla sua straordinaria resistenza alle malattie che hanno a più riprese flagellato i vigneti
italiani. A riconoscimento di questa specificità è giunto il riconoscimento della denominazione di origine controllata che interessa per 460 ettari 7 comuni del Veronese e per 85 ettari 20 centri del Vicentino ma principalmente Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano e Trissino. La produzione, che ammonta globalmente a oltre 37.000 ettolitri, riguarda il solo vino bianco Lessini Durello, al cui uvaggio possono contribuire in limitata parte anche i locali Garganego e Trebbiano di Soave e altri vitigni di importazione tipici del Veneto. Il disciplinare lo descrive come vino
«asciutto, acidulo, di corpo, talvolta leggermente tannico, dal profumo vinoso e delicato» e gli accorda, nel caso raggiunga almeno gli 11 gradi, la qualifica di Superiore. I
sommelier lo abbinano ai primi di personalità, alle cami bianche e al pesce, specie se ricco, come il baccalà alla vicentina o l'anguilla. Al vino tranquillo si aggiunge poi lo Spumante, nei tipi Brut, caratteristico per l'ampio e persistente bouquet di mela cotogna, e Classico, vale a dire lavorato con il metodo tipico della Champagne. Vino da aperitivo, idealmente, ma anche da tutto pasto, specie d'estate, quando si serve ben freddo.
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