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Le ville e i palazzi Pisani a Lonigo

Obiettivo gen.: Conoscere le diverse modalità di insediamento della nobiltà veneziana nella terraferma.

Obiettivi did.: Conoscere la civiltà di villa nel '500; confronto tra la villa fattoria "dimora dell'utile", ispirata a criteri di funzionalità e la villa destinata all'ozio e allo svago in posizione amena.

VILLA PISANI FERRI A BAGNOLO:

A Km tre da Lonigo "i magnifici signori Conti Vittorio, Marco e Daniele fratelli de' Pisani" fecero costruire la villa da Andrea Palladio.
L'edificio sorse sulle rovine del castello della famiglia Nogarole, alla quale i veneziani nel 1523 avevano confiscato la proprietà, perchè aveva parteggiato per gli imperiali nella guerra di Cambrai.
Acquisita nello stesso anno all'incanto da Zuanne Pisano, patrizio veneziano, si iniziarono nel vasto latifondo lavori di bonifica con opere di canalizzazione delle acque per sviluppare la coltivazione del riso.
Nel 1544 A. Palladio costruì la villa, una delle sue prime opere, espressione di una concezione della villa come complesso unitario, in cui la casa padronale domina sulle adiacenze agricole ad essa collegate.
Per la prima volta appaiono elementi classici come i tre fornici sormontati dal timpano nella facciata verso il fiume e la finestra "termale" nella parte posteriore.
L'edificio conserva il ricordo del preesistente castello nelle due torrette che affiancano la loggia anteriore, realizzata con bugne rustiche, ripresa umanistica dell'arco trionfale.
La villa fu provvista di grandi barchesse, che racchiudevano un'aia molto ampia, per lavorare e conservare i prodotti agricoli.
All'interno l'ampio salone permetteva ai Pisani di esercitare le loro funzioni pubbliche come rappresentanti della Serenissima. Affreschi attribuiti a Bernardino India, con raffigurazioni allegoriche, decorano la sala principale, mentre in un vano laterale appaiono pitture che alludono agli svaghi offerti dalla vita in villa.

PALAZZO PISANI:

A Lonigo si possono ancora vedere due torri dell'antico castello la cui area fu acquistata dalla famiglia Pisani che nel 1564 fece costruire l'edificio, dove ora si trova la sede municipale.
Il palazzo è ritenuto opera del Sanmicheli ed è un nodo urbanistico importante nel cuore di Lonigo. Mentre la facciata nord chiude scenograficamente la piazza, la fronte opposta appare, a chi arriva a Lonigo, come una maestosa porta della città.
Il palazzo presenta due piani nobili, carattere raro nell'architettura del tempo, e usa al piano terreno il bugnato, che ne sottolinea l'imponenza.

LA ROCCA PISANA:

Sul colle che domina Lonigo, dove sorgeva un antico ridotto fortificato, Vittore Pisani nel 1576 decise di costruire una seconda villa in un luogo che avrebbe fornito un sicuro rifugio per sfuggire alla pestilenza scoppiata in quell'anno a Venezia.
Autore di questo edificio è Vincenzo Scamozzi, interprete della nuova esigenza dei nobili di avere una dimora realizzata in posizione amena in un momento in cui la nobiltà rifiuta la conduzione diretta del fondo, perchè ogni attività meccanica viene giudicata incompatibile e saranno fattori e gastaldi ad occuparsi dell'amministrazione dei campi.
La villa, a pianta centrale, coronata da una cupola avente alla sommità una apertura circolare, realizza un felice connubio tra edificio e paesaggio circostante.
Il pronao ionico è inserito nel corpo di fabbrica solo nella facciata principale, mentre gli altri lati si aprono con una semplice serliana.
L'interno appare nudo, non turbato da decorazioni o pitture e si esprime mediante il fluire della luce.