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"Otello" del Balletto di Roma al Teatro Comunale di Vicenza

Sabato 22 e domenica 23 gennaio

"Otello" del Balletto di Roma al Teatro Comunale d La programmazione di Vicenza Danza, Stagione di Danza del Teatro Comunale Città di Vicenza, riprende - sabato 22 e domenica 23 gennaio 2011 alle ore 21.00 - (la prima data per abbonati e non, la seconda data fuori abbonamento) con una grande interpretazione della danza contemporanea italiana.

Si tratta dell’ "Otello" messo in scena dal Balletto di Roma, Ente Nazionale del Balletto, con la direzione artistica di Walter Zappolini, coreografia di Fabrizio Monteverde, musica di Antonin Dvořák, un’intensa messa in scena danzata della tragedia shakespeariana, presentata dalla più importante e qualificata compagnia italiana di danza contemporanea (insieme a Aterballetto, in cartellone nella passata Stagione di Danza del Comunale).

Lo spettacolo sarà introdotto in entrambe le date, sabato 22 e domenica 23 gennaio 2011, alle ore 20.00, dall’Incontro con la Danza condotto da Stefano Tomassini, critico e studioso di danza e di teatro musicale contemporaneo, docente a Ca’ Foscari a Venezia, collaboratore di prestigiose testate web e specializzate (“Danza&Danza”).

La rassegna coreutica, realtà di indiscusso valore nelle programmazioni di danza in Veneto, è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven - a cui è affidata la direzione artistica - con il sostegno di Fiamm, Estel e Develon come partner, Inglesina, Igvi, Gruppo Beltrame, Costa Crociere, Gruppo Ribes e Immobiliare Olimpica come sponsor e Il Giornale di Vicenza e Classica-Sky 728 come media partner.

Il Balletto di Roma (fondato nel 1960 da Franca Bartolomei e Walter Zappolini) presenta a Vicenza "Otello" scene e coreografie di Fabrizio Monteverde, costumi di Santi Riciari, light design di Emanuele De Maria; Monteverde, eclettico esponente della coreografia contemporanea italiana, a quindici anni dal suo primo "Otello" per il Balletto di Toscana, torna ad esplorare i temi della tragedia shakespeariana, con le musiche di Anton Dvořák e l'interpretazione di un gruppo molto affiatato, di buon livello tecnico, in grado di trasmettere con forza l'intensità psicologica dell'opera.

"Il gioco di questa creazione – dichiara il coreografo – è quello di svelare il sentimento che si cela dietro la ragione: ovvero, dato che mai come in Otello è la parola a scatenare gli eventi, a cercare di comprendere 'lo spazio bianco tra una parola e l’altra', ascoltando il riverbero dei suoni, percependone stonature o dolcezze, sincerità o menzogna.

E quindi anche cercando di comprendere dove portano le pulsioni, l’eros, la passione”. Il testo originale è rivisitato lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti ambigui e complessi nel triangolo Otello-Desdemona-Cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie agli intrighi di Jago, ma ancor più alle varie maschere con cui la ragione combatte il sentimento.

L’ambientazione in un moderno porto di mare (una chiara citazione a “Querelle de Brest” di Fassbinder) chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero è – come è sempre stato – un diverso, un outsider non tanto per il colore della pelle, quanto per il suo essere straniero, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di zona franca dove si arriva o si attende di partire, un luogo di diversità dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio perché lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro, non esistono.

La stessa forte presenza del mare (che non viene relegato, come nel testo di Shakespeare, a un suggestivo sfondo per una Venezia o una Cipro genericamente esotiche e di parata) suggerisce i segreti, ininterrotti moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilità, gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del Piacere, della Gelosia e del Delitto.

Precoce dramma romantico l’Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed eccessiva elaborata da Monteverde, dove anche certe forzature enfatiche di Dvoràk trovano una loro pertinente collocazione fungendo spesso da sottile e ironico contrappunto all’azione dei personaggi.

Per la doppia data dell’”Otello” del Balletto di Roma sono ancora disponibili dei biglietti; si possono acquistare on-line sul sito del Teatro Comunale, www.tcvi.it oppure alla biglietteria del Teatro Comunale, dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30; martedì, giovedì e sabato anche dalle 11.00 alle 13.30 e, se non esauriti in prevendita, anche il giorno stesso dell'evento, disponibili un’ora prima dello spettacolo.

I biglietti sono in vendita anche in tutti gli sportelli di Vicenza e provincia della Banca Popolare di Vicenza.
Il prezzo è di 36 euro per il biglietto intero, 31 euro per il biglietto ridotto over 60, 26 euro per il biglietto ridotto under 25.

Informazioni per i biglietti Teatro Comunale Città di Vicenza
tel. 0444.324442
 www.tcvi.it
[email protected]

Informazioni per gli spettacoli
ARTEVEN
tel. 041.5074711
www.arteven.it
[email protected]

Sede degli spettacoli
Teatro Comunale Città di Vicenza
Viale Mazzini 39
parcheggio gratuito.

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