
Una fotografia realistica del nostro avvilito quotidiano, uno spaccato a sorpresa del nostro Paese, in un trascinante blob teatrale ispirato al padre della satira da palcoscenico: “I cavalieri – Aristofane cabaret” di Mario Perrotta andrà in scena venerdì 24 febbraio (ore 21) al Teatro Astra di Schio (VI) all’interno della rassegna di SCHIO GRANDE TEATRO 2011-12. Mario Perrotta, attore, drammaturgo e regista leccese classe 1970, riscrivere in questo spettacolo temi e personaggi del commediografo greco Aristofane in chiave grottesca e tragicamente attuale dichiarando nel prologo questo avvertimento: "questo non è Aristofane, questo è Aristofane rovistato e scorretto”.
Dal testo originale “I cavalieri”, commedia della disputa tra un Paflagone (uno che urla sempre a voce alta, come i nostri politici nei talk show televisivi) e un Salsicciaio per chi debba prendersi cura del Demos (il popolo), Mario Perrotta ne trae un cabaret contemporaneo che trasforma l’agone politico in un varietà televisivo condito da una partitura di voci allarmate per la crisi, cariche di risentimento, angosciate per la mancanza di un lavoro e per un futuro senza prospettive. In scena sei attori e un musicista che si raccontano, usando diversi dialetti, con motivetti orecchiabili e rime triviali, in un crescendo impietoso e profondamente amaro.
“I cavalieri – Aristofane cabaret” è uno spettacolo in tre atti ambientato all’interno di un’impalcatura di tubi d’acciaio. La prima parte, “condominio Italia”, mette in scena una partitura di voci quotidiane che riepilogano tutti i pregiudizi e i mal di pancia in cui il nostro Paese è immerso: gli stranieri, le tasse, le intercettazioni, le toghe rosse, i papi, le escort… e chi più ne ha più ne metta. Si passa poi allo scontro televisivo nello studio di “Porca a porca”, versione surreale del talk show vespiano, tra il Milionario e il Salsicciaio in un crescendo implacabile di giochi di parole, slittamenti semantici e un collage di testi demenziali. Nell’ultima parte Mario Perrotta chiama in causa “Lisistrata”, altra commedia di Aristofane, e lo sciopero dell’amore, un sogno delle donne di un mondo più giusto e senza violenza. Ma le utopie restano tali e la speranza si vanifica in un finale cupo e surreale in cui non c’è più musica, non ci sono più canti, non ci sono più parole. Ci rimane il teatro che “fa piantare gli occhi in faccia alla vita”.
“I cavalieri – Aristofane cabaret” fa parte della trilogia “L’individuo sociale” che ha valso a Mario Perrotta il Premio Speciale Ubu 2011. “’L’individuo sociale’ una contraddizione in termini: un’utopia, una condizione limite a cui tendere. – dichiara il regista e interprete Mario Perrotta. - E’ sufficiente l’incontro/scontro con l’altro per mettere in crisi i confini della nostra individualità. Ed è questa lacerazione tra le proprie istanze e quelle dell’altro che ci governa continuamente, nel nostro agire quotidiano e nella nostra evoluzione di razza umana. Eppure tutti vorremmo essere animali sociali, tutti vorremmo vedere il trionfo definitivo della giustizia, dell’equità e della solidarietà. Il vero guaio è che ognuno - ogni individuo - ha un concetto tutto suo di giustizia, di equità e di solidarietà. E siamo di nuovo al muro contro muro: individuo contro individuo”.
Per consentire ad un pubblico di giovani spettatori la fruizione di uno spettacolo dal taglio innovativo e contemporaneo è stata creata una promozione ad hoc a 10 euro per gli UNDER 30. I biglietti (da 21 a 10 euro) sono acquistabili presso la Fondazione Teatro Civico di Schio dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12.30. Saranno inoltre messi in vendita anche dalle 17 alle 19.30: mercoledì 22, giovedì 23 e venerdì 24 febbraio. I biglietti ancora disponibili si potranno infine acquistare al botteghino del Teatro Astra un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Informazioni per il pubblico
Fondazione Teatro Civico Schio
(Palazzo Fogazzaro - via Fratelli Pasini 44)
Numero verde 800601171 - [email protected]
www.teatrocivicoschio.it