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Chiesa S. Maria dei Servi
piazza Biade, 23 - 36100 Vicenza
tel 0444-543812

Profilo storico
S. Maria dei Servi


S. Maria dei Servi

La costruzione dell'attuale chiesa fu iniziata dopo il 1404, anno in cui Vicenza passava sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.
Nel 1407 il Comune di Vicenza ordinava una solenne processione, da tenersi annualmente il giorno della Natività di Maria, alla chiesa della Vergine Maria della Misericordia, titolo presente in molti documenti assieme a quello di S. Maria in Foro e S. Maria della Vittoria. Quest'ultima dedicazione in particolare richiama origini più antiche, che retrodaterebbero la costruzione al 1314 quando Cangrande della Scala rivolse, con i vicentini, una supplica alla Vergine chiedendo e ottenendo la vittoria sui dominatori Padovani. Lo scioglimento del voto avrebbe determinato la costruzione di una prima chiesa. Pur mancando una documentazione certa, è possibile che all'inizio del sec. XV sul luogo di edificazione si trovasse un sacello trecentesco dedicato alla Madonna, fatto che spiegherebbe la scelta di costruirvi una chiesa anche se nell'area erano presenti ben due edifici sacri: S. Eulerio e S. Vincenzo. Inoltre la doppia fase costruttiva darebbe ragione della differenza stilistica del presbiterio e delle due campate orientali, con pilastri rotondi e in pietra, rispetto alle altre tre campate che poggiano su pilastri più esili e alternati da pietre e mattoni.

S. Maria dei Servi La fase quattrocentesca si lega al definitivo inserimento a Vicenza della comunità dei Servi di Maria; essi affidarono la direzione dei lavori a Giampietro Cirmisone, che nel 1425 ultimava la costruzione, completandola con gli ornamenti nel 1432-35. Per questi ampliamenti, legati anche alla costruzione convento, furono sacrificati edifici già esistenti, anche di una certa importanza, come parte dell’attiguo palazzo dei nobili Ragona.

Nel 1435 era priore del convento vicentino Antonino da Bitetto, particolarmente legato ai religiosi dell'Osservanza; egli fu investito dai rappresentanti del vescovo vicentino Francesco Malipiero e da quelli del Comune della chiesa e convento di Monte Berico. Da quel momento la comunità dell'Osservanza si trasferì nel nuovo convento e la chiesa di S. Maria in Foro rimase ai Servi Conventuali.
Qui vissero fino al 1788, quando l'ordine subì la soppressione. Il Comune di Vicenza chiese allora che l'edificio fosse considerato di sua proprietà, adducendo il motivo leggendario della costruzione a spese cittadine fatta come ex-voto. La domanda fu accolta dal Senato Veneziano, ma già nel 1797 S. Maria dei Servi subiva la sorte di altre chiese vicentine, diventando un magazzino militare delle truppe napoleoniche.

Nel 1810 tornò ad essere aperta al culto con il trasferimento della parrocchialità della chiesa di S. Michele, allora demolita (vedi Approfondimento Tematico). Oggi la chiesa è officiata dal clero diocesano.


  • Chiesa S. Maria dei Servi
  • Approfondimenti liturgico
  • Approfondimento tematico
  • Percorso meditato

    Itinerari Sacri per il Terzo Millennio
    fonte: Ufficio diocesano di Vicenza per i beni culturali