Dionisio
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Baco
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CANATI Valeriano, IL ROCCOLO.
Ditirambo di Aureliano Acanti Acc. Olimpico Vicentino. Venezia, Pezzana, 1754
Dedicato al Sig. Gelio Ghellini, proprietario della villa raffigurata. nella tavola interna con bella vignetta ,incisa in rame raffigurante "Bacco sulla botte". Con una tavola grafica (mm. 480x330) incisa in rame dal veronese D. Cunego: raffigurante la villa veneta e il roccolo dei Conti Ghellini in Novoledo vicino a Verona. Altre bellissime sempre in rame firmati dal Cunego.
L'opera interessa la caccia e l'enologia, essendo descritte ed esaltate le qualità dei vini del territorio vicentino: corbino ("...il quale nuovo riesce dolce e quindi acquista un'aromatica qualità... e quanto più invecchia tanto più diventa perfetto"), marzemino, vino turco dei Conti Barbarani, vespaiuolo, occhio di pernice di Montorso, granaio delle colline di Schio, tordello, pomello balsamico di Breganze, grappello, covolo, prosecco di Monte Berico, etc... Aureliano Acanti non è altro che l'anagramma di Valerio Canati (Vicenza 1706 - 1787), sacerdote dell'ordine dei Teatini, letterato e poeta arcade.