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Diplomi online: attenzione ai titoli non riconosciuti

Quella dei diplomi falsi è una piaga di cui si sente parlare di frequente. In effetti, è un rischio diffuso e che riguarda più o meno tutte le zone del nostro Paese. Lo confermano i tanti episodi di cronaca che si susseguono e che conquistano la curiosità del pubblico, ma anche le tante denunce che si possono leggere sui social network. Proprio per questo motivo è indispensabile valutare con cautela gli enti a cui si sceglie di affidarsi per ottenere un diploma online valido e certificato: solo così si possono prevenire i rischi di truffa e, soprattutto, si può essere certi di non ritrovarsi tra le mani un documento inutile o privo di validità.

Perché i diplomi falsi sono così diffusi

Uno dei motivi per i quali si è verificata una situazione simile è rappresentato senza dubbio dalle caratteristiche del sistema concorsuale attuale. In particolare, i concorsi odierni si caratterizzano per requisiti di accesso davvero stringenti, a causa dei quali non solo è complicato riuscire a entrare nelle graduatorie, ma perfino partecipare. Insomma, si tratta di un sistema a dir poco impegnativo, che vede i candidati confrontarsi tra di loro per riuscire a conseguire il posto desiderato e ad arrivare nelle prime posizioni delle graduatorie. In un contesto simile, non stupisce scoprire che gli enti non accreditati e i cosiddetti diplomifici sono riusciti a proliferare. Non potendo riconoscere un diploma valido e certificato rispetto a uno falso, tante persone hanno accettato di ascoltare le promesse di chiunque prospettasse la possibilità di ottenere un titolo di studio senza fatica.

Diplomarsi

Attenzione ai titoli non riconosciuti

Sarebbe auspicabile una presenza più rilevante delle autorità, come per esempio la Polizia Giudiziaria e la Guardia di Finanza: spetta a loro combattere gli enti che forniscono diplomi non riconosciuti, non si sa a che titolo, e che in questo modo contribuiscono alla diffusione di un problema decisamente esteso e che in qualche modo ha bisogno di essere contrastato. Poiché a nessuno piace essere truffato, è indispensabile che i cittadini abbiano il giusto grado di preparazione per imparare a riconoscere i diplomi ufficiali da quelli che, invece, non hanno alcuna validità.

Un danno per tutti

Chiunque sia interessato a conseguire un diploma con mezzi leciti e meno leciti sa che è sufficiente pagare per riuscire a raggiungere questo obiettivo. Non è certo complicato, infatti, imbattersi in un diplomificio che sia pronto a fornire un attestato dal valore a dir poco discutibile ma che sia simile a un diploma vero e proprio. È chiaro, tuttavia, che un comportamento di questo tipo causa un duplice danno: al sistema in cui si vorrebbe entrare, ma anche a sé stessi. Il sistema non può in alcun modo accettare personale che non sia qualificato a dovere, mentre chi in sede di concorso pubblico dichiara il falso commette un reato per il quale sono previste delle pene specifiche. Proprio così: si tratta di un reato penale, per il quale si applica la pena della reclusione da un minimo di un anno a un massimo di sei. È ciò che stabilisce la legge in riferimento a chi dichiara il falso a proposito delle proprie esperienze di lavoro precedenti, del proprio grado di istruzione, del proprio stato civile o della propria identità.

I diplomi autentici

Per appurare il grado di autenticità del diploma di una persona, è importante prima di tutto prendere in esame il suo percorso di studi. È necessario, pertanto, tenere conto della sua iscrizione effettiva e prestare attenzione ai suoi voti e agli anni di frequentazione. Gli istituti sono obbligati a conservare i registri di classe per almeno dieci anni, il che vuol dire che non è complicato eseguire tutti i controlli del caso. Qualora uno o più di questi parametri non dovessero essere confermati, vorrebbe dire che il diploma non è valido: di conseguenza il soggetto non è in possesso di una certificazione del suo percorso di studi e delle sue competenze lavorative. Se ci si imbatte in un attestato falso, non si può far altro che rivolgersi alle forze competenti per denunciare quanto rilevato. Gli enti che si comportano in modo non lecito, purtroppo, sono sempre di più, anche perch&eacut e; un diploma falso può essere fatto pagare fino a 2mila euro.


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