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Focus On: Come scegliere il miglior isolante termico?

Le informazioni base per la classificazione dei materiali isolanti presenti in commercio

Focus On: Come scegliere il miglior isolante termi

Come scegliere il miglior isolante termico?

L’isolamento termico della casa è un tema molto sentito, una necessità che tutti noi dovremmo avere, poiché garantisce benefici immediati nel vivere l’ambiente in cui trascorriamo più tempo nella nostra vita. Per isolare un edificio sono state concepite numerose possibilità, attraverso diverse tecniche costruttive e materiali sempre più innovativi. Grazie all’informazione virtuale possiamo farci un’idea dei materiali più utilizzati, ma la difficoltà sta nel capire quali materiali isolanti e quali tecniche fanno più al caso nostro. Per quanto riguarda i materiali isolanti, la scelta è dettata innanzitutto dalla conoscenza che abbiamo dei materiali, dunque la prima cosa da fare è approfondire le caratteristiche dei materiali isolanti che più ci appaiono interessanti e in quest’operazione di ricerca del miglior isolante termico per tetti e pareti proveremo a creare un percorso di scelta.

Occorre dapprima essere certi che l’azienda a cui ci affidiamo utilizzi materiali conformi alle normative vigenti, prediligendo quelli più innovativi e sostenibili per l’ambiente, come la fibra di cellulosa.

In tale articolo cerchiamo di fornire le informazioni base per la classificazione dei materiali isolanti presenti in commercio, affinché la nostra scelta sia orientata secondo una direzione oggettiva. In commercio esistono tantissimi materiali isolanti, come il poliuretano espanso, il polistirene estruso e sinterizzato, il sughero, la fibra di legno, di vetro e di cellulosa e così via.

In ogni caso, ciò che contraddistingue ogni materiale è il suo potere isolante, che si può dedurre dal valore di conducibilità termica assegnato, λ. La conducibilità termica è inversamente proporzionale al suo potere isolante, ciò significa che un valore basso di conducibilità termica corrisponde ad un potere isolante alto. Inoltre uno stesso materiale isolante assume un potere isolante maggiore all’aumentare del suo spessore. Per isolare al meglio la nostra abitazione è, quindi, necessario, scegliere un materiale isolante che, in base alla disponibilità che abbiamo in termini di spessore utilizzabile, abbia una conducibilità termica bassa e inferiore al valore massimo disposto dalla normativa DM 2/4/98. La normativa prevede l’obbligo di certificazione energetica dell’edificio, prendendo in considerazione la conducibilità termica λ, la resistenza termica, che è il rapporto tra lo spessore dello strato isolante e la conducibilità termica, R = s/λ, e la trasmittanza, U = 1/R, di cui la normativa definisce il valore massimo permesso per ogni parte dell’involucro esterno: tetto, tamponature, infissi, vetrate e piano di primo calpestio.

Un altro fattore di fondamentale importanza è il potere di traspirazione, una caratteristica del materiale che determina la resistenza di diffusione al vapore. Minore è tale valore, maggiore sarà la traspiranza del materiale. Mentre nel caso di conducibilità termica i materiali meno sostenibili hanno un valore molto basso di λ, dunque più consigliabili dal punto di vista della trasmittanza, il discorso cambia se ragioniamo in termini di traspirazione, in quanto sono i materiali più naturali ad avere un comportamento migliore.

La giusta combinazione dei due parametri, associata alla destinazione d’uso dell’isolante termico, potrà fornire una giusta soluzione per la scelta del materiale isolante. L’isolamento termico, infatti, è di per sé fondamentale poiché permette di ridurre al minimo la dispersione di calore fra l’ambiente e l’involucro esterno della nostra abitazione, favorendo un risparmio di spese e di energia a sostegno dell’ambiente, con la riduzione di emissioni di un notevole quantitativo di CO2. Nonostante ciò, la traspirazione è auspicabile poiché garantisce un elevato comfort ambientale e la salubrità delle pareti, riducendo la possibilità di condensa e la formazione di funghi e muffe.


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