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Focus On: I droni e il futuro dell’arte

Il fenomeno del momento

Focus On: I droni e il futuro dell’arte

I droni sono il fenomeno commerciale di questi anni nel settore dell’elettronica di consumo. Sempre più piccoli ed economici, questi device stanno letteralmente invadendo i negozi. Quelli più grandi e sofisticati sono utilizzati per fare riprese aeree professionali da parte di operatori e videomaker, mentre quelli più piccoli vengono utilizzati semplicemente per svago o per fare dei selfie.

Il settore è stato regolato dalla normativa italiana e successivamente da quella europea, che obbliga i proprietari dei device più grandi ad ottenere un vero e proprio patentino prima di poter far volare il proprio drone. Il tutto per ragioni di sicurezza, per evitare che i piccoli apparecchi possano cadere sulla testa delle persone nelle zone aperte al pubblico.

Nonostante la burocrazia, comunque, il mondo dei droni è in piena espansione, con tanti modelli nuovi che vengono presentati e i prezzi che si stanno abbassando, rendendoli sempre più accessibili. Per pilotare quelli più a buon mercato, infatti, basta una app sul proprio smartphone.

Al contempo stanno aumentando anche i possibili utilizzi. Non solo foto e video, ma anche arte. Sì, avete capito bene, i droni hanno incominciato ad essere utilizzati per produrre opere d’arte. Sono sempre di più gli artisti che hanno deciso di esplorare le potenzialità di questo nuovo strumento per realizzare dipinti, foto artistiche o installazioni. Le foto fatte dall’alto diventano vere e proprie foto astratte nelle opere dei fratelli Mike e JP Andrews, autori di un originale progetto sul web.

Ma c’è di più. I droni hanno iniziato ad essere utilizzati nelle città per realizzare graffiti ad altezze altrimenti impossibili da raggiungere senza una costosa impalcatura. La McGill University, in Canada, ha finanziato un apposito progetto per realizzare la tecnologia necessaria, mentre un altro progetto a riguardo è stato avviato dal professor Carlo Ratti del Massachusetts Institute of Technology. L’obiettivo ha anche una valenza sociale: riempire di colore i muri delle nostre città, togliendoli dalla degradazione in cui spesso si trovano e riqualificandoli. In Europa i primi progetti pilota sono partiti nelle città di Torino e Berlino.

Ma ad essere rivoluzionato non è solo il mondo dell’arte o quello della fotografia professionale. I droni sono da tempo utilizzati anche dagli eserciti più avanzati, in primis da quello americano. Vengono utilizzati per operazioni di ricognizione e quindi per raccogliere informazioni senza mettere a rischio i piloti umani, ma possono anche essere armati per compiere missioni di bombardamento su obiettivi mirati. Uno scopo decisamente meno nobile rispetto a quello dei “droni pittori”.

Negli ultimi tempi si sono diffuse anche delle competizioni con i droni protagonisti. Stiamo parlando delle cosiddette “drone racing”, cioè delle vere e proprie gare tra droni, pilotati dai loro rispettivi proprietari. Esiste anche una federazione dedicata, che organizza un calendario di gare riservate a professionisti. Queste nuove forme di sport aprono inedite possibilità e vengono guardate con sempre maggior interesse dal mondo dei bookmakers. Insomma, i droni possono anche essere oggetti di scommesse sportive al pari dei robot o degli sport tradizionali come l’ippica.

Il promettente settore dei droni sta allargando gli orizzonti in differenti settori. Il mercato di questi dispositivi sta vivendo una fase di boom e non c’è da meravigliarsi quindi se stanno aumentando anche le forme di utilizzo “alternative”. Ma se questo è il presente, cosa vedremo in futuro?


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