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Focus On: Lufthansa superata da Ryanair: ecco i leader dei cieli europei

Quale scegliere

Il gap tra Lufthansa e Ryanair si fa sempre più ampio a favore della compagnia irlandese. Il bilancio relativo al numero di passeggeri che sono stati trasportati dalle compagnie aeree del Vecchio Continente nel corso dei primi 8 mesi de 2018 mette in evidenza qualche segno di rallentamento da parte del vettore tedesco (e non solo) , ma soprattutto una crescita sempre più rilevante del low cost. Un esempio proviene da Wizz Air, che in estate ha guadagnato ben due posti. Per quanto riguarda le compagnie nostrane, Alitalia - che nel 2018 aveva fatto meglio di Swiss - è stata superata dal vettore elvetico.

Il successo delle low cost

Lo scenario attuale dimostra che chi viaggia scegliere sempre più di frequente i vettori a basso costo, preferendo il risparmio alla possibilità di usufruire di servizi extra: ecco perché torneranno utili i consigli di Liligo per volare con compagnie low cost.

I numeri

Il periodo che è stato preso in considerazione è quello che parte dal 1° gennaio di quest'anno e si conclude al 31 agosto: in questo arco di tempo sono stati più o meno 530 milioni i passeggeri che si sono imbarcati sulle 24 aviolinee più importanti d'Europa. Poco più di 280 milioni hanno prediletto le compagnie low cost: in pratica, quasi il 53 per cento dei viaggiatori. Il dato, per altro, aumenta fino a più di 652 milioni se si prendono in considerazione quelle aziende extra UE che in Europa vantano una fetta di mercato considerevole, come per esempio le russe S7 o Aeroflot, ma anche la Turkish Airlines

Cosa sta succedendo nei cieli europei

Bisogna, tuttavia, essere consapevoli del fatto che non sempre a un numero di passeggeri più elevato corrispondono profitti più elevati. Per di più, stilare una graduatoria relativa al traffico delle compagnie aeree in Europa è meno semplice di quel che si potrebbe immaginare, poiché alcune di esse fanno parte di grandi gruppi: giusto per citare un esempio, la holding Iag racchiude in sé la Level, la Aer Lingus e la British Airways, ma anche Vueling e Iberia. Un altro aspetto che è opportuno valutare con estrema attenzione riguarda il fatto che la maggior parte dei vettori non effettua solo rotte nazionali o continentali, vale a dire a corto e a medio raggio, ma si occupa anche di rotte a lungo raggio, cioè intercontinentali. Risulta evidente, dunque, che il confronto dovrebbe essere compiuto a perimetro omogeneo.

Il paragone tra i vettori

Per tornare al confronto di cui parlavamo in precedenza, Ryanair non vola negli Stati Uniti, mentre Lufthansa sì. Per di più, per avere dati ufficiali è facile imbattersi in difficoltà, perché a volte la disponibilità dei numeri è meno a portata di mano di ciò che sarebbe lecito attendersi. A volte, insomma, ci si basa unicamente su stime non ufficiali. Per esempio Easyjet ha assunto la decisione di comunicare le cifre che la riguardano unicamente su base semestrale.

I passeggeri delle principali compagnie

Entrando nel dettaglio dei numeri, tra il mese di gennaio e il mese di agosto del 2019 Ryanair ha raggranellato circa 98 milioni e 400mila passeggeri, contro i 65 milioni e 600mila di Easy Jet e i 49 milioni e 700mila di Turkish Airlines. Lufthansa non è riuscita a raggiungere i 48 milioni di turisti, ma ha fatto meglio di British Airways, che si è fermata a 32 milioni e 300mila biglietti staccati. Poco meno di 8 milioni di passeggeri per Aer Lingus e oltre 14 milioni per Alitalia, che però si è fatta superare dai quasi 15 milioni di Iberia e dagli oltre 23 milioni di Klm e Norwegian Air.


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