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Focus On: Pneumatici auto: il futuro è airless

Rivoluzionabili e futuribili

Focus On: Pneumatici auto: il futuro è airless

Ricerca e sperimentazione sono le due parole d’ordine delle grandi aziende produttrici di pneumatici auto. Come ci spiega gomme-auto.it, i filoni di ricerca più seguiti sono da un lato l’utilizzo di materiali resistenti, ecocompatibili e riciclabili, e dall’altro il ripensamento della forma stessa dello pneumatico, l’ideazione di uno pneumatico più performante e meno soggetto a danneggiamenti. Le case produttrici hanno già creato alcuni prototipi di pneumatici rivoluzionari estremamente promettenti; tra gli pneumatici futuribili presentiamo quelli airless, caratterizzati dall’assenza di camera d’aria.

Polaris, pneumatico senz’aria a nido d'ape

Lo pneumatico airless di Polaris è stato progettato inizialmente per l’Humvee, il veicolo dell'esercito americano, che doveva essere equipaggiato con uno pneumatico in grado di percorrere luoghi accidentati senza forarsi, consumarsi o danneggiarsi, e di resistere perfino a eventuali colpi di arma da fuoco.
Lo pneumatico prodotto per l'esercito, grazie a un adeguato adattamento, potrà essere commercializzato e montato su veicoli fuoristrada o all terrain: almeno questo è l’obiettivo della casa produttrice.

Il Polaris è costituito da una struttura ad alveare in grado di ammortizzare gli eventuali colpi e di resistere a danneggiamenti di qualunque tipo. Inoltre, rispetto agli pneumatici tradizionali, i Polaris non subiscono forature e non possono esplodere neppure in seguito a urti o a tagli provocati da oggetti acuminati. Le prove estreme a cui il Polaris è stato sottoposto hanno dimostrato la sua capacità di percorrere distanze notevoli e terreni accidentati: lo pneumatico continua ad avanzare pure se in parte rovinato, e si sostituisce solo quando è quasi del tutto inutilizzabile, perciò non è necessario essere provvisti di una ruota di scorta.

Bridgestone

Lo speciale pneumatico senz’aria di Bridgestone è prodotto con una particolare resina termoplastica riciclabile al 100%. Lo pneumatico è costituito da una serie di raggi che uniscono il mozzo centrale alla fascia esterna su cui poggia il battistrada in gomma. Queste gomme associano bassa resistenza al rotolamento a minor consumo di carburante ed elevata efficienza energetica. Inoltre, i costi di manutenzione sono davvero limitati poiché, essendo sprovvisti di camera d'aria, non necessitano del controllo della pressione e non sono soggetti a foratura.
Riguardo a tenuta di strada e indice di carico non è possibile dire ancora nulla, poiché si è ancora alla fase di sperimentazione dei prototipi.

Hankook iFlex

Hankook ha creato uno pneumatico senz’aria dall’elevata efficienza energetica, costruito con materiali riciclabili al 95%. La struttura interna della ruota, che svolge la funzione portante, è caratterizzato da una serie di celle in grado di ammortizzare gli urti con il fondo stradale. Il consumo di carburante è minore rispetto a una ruota tradizionale ed è più bassa anche la rumorosità.
Hankook non ha ancora espresso previsioni sulla messa in commercio degli iFlex, ma è certo che pneumatici di questo tipo necessitano di poca manutenzione e non sono soggetti a foratura.

Goodyear: Spring Tire

L’azienda produttrice di pneumatici Goodyear, che aveva già collaborato con la NASA negli anni ‘60 alla realizzazione di uno pneumatico che fosse adatto alla superficie lunare, più recentemente ha avviato un altro progetto di ricerca per la realizzazione di pneumatici adatti al nuovo rover lunare. Tuttavia Goodyear persegue contemporaneamente l’obiettivo di mettere tutta la tecnologia utilizzata per il “pneumatico lunare” al servizio di un nuovo pneumatico per i normali veicoli terrestri, che sia però dotato degli stessi vantaggi di quello lunare.
Lo pneumatico lunare Goodyear, o Spring Tire, è prodotto con 800 molle elicoidali che si adattano perfettamente a qualunque tipo di suolo, anche sabbioso o accidentato. La particolare struttura consente allo pneumatico di continuare ad avanzare anche se alcune molle risultano danneggiate.
Nel 2009 lo Spring Tire è stato montato su un rover lunare della NASA che ha svolto un percorso coronato da successo nel Johnson Space Center Planetary Analog Test Site.

Questi pneumatici privi di aria presentano straordinarie possibilità sia per i rover spaziali sia per i normali veicoli terrestri: come tutti sanno, uno pneumatico forato può essere una vera seccatura in certi momenti. Tuttavia la progettazione deve compiere ancora molta strada per renderli utilizzabili in grande scala e produrli a un costo conveniente. È probabile che tutto ciò non potrà avvenire prima di 10 o 20 anni.


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