Una vite in titanio che ripristina la funzionalità del cavo orale al posto di denti mancanti. Così può essere definito un impianto dentale, presidio che consente di recuperare estetica e funzione masticatoria in maniera efficace. Ne abbiamo parlato con il dottor Eugenio Conte di Centroimplantologicomedico.it, dentista Albignasego di comprovata esperienza e professionalità.
Le tipologie di impianto
Sono numerose le tipologie di impianto fra cui gli odontoiatri hanno la possibilità di scegliere per andare incontro alle necessità dei propri pazienti. Qualunque sia la soluzione per cui si opta, comunque, una volta che il lavoro è concluso la bocca avrà ritrovato la sua completa funzionalità. Fra le opzioni più recenti ci sono gli impianti in ceramica, che però sono oggetto di ricerche e studi in considerazione della necessità di prolungare la durata della connessione fra impianto e protesi. Gli impianti in titanio endossei, invece, hanno la capacità di favorire una osteointegrazione completa e ottimale grazie alla significativa biocompatibilità assicurata con la gengiva e l’osso. Ci sono, poi, le fixture in zirconio: questo è un materiale che si contraddistingue per una biocompatibilità molto alta e che, di conseguenza, assicura risultati eccellenti sia in termini di funzionalità che di estetica.
Le alternative
Proseguendo nella rassegna delle tipologie di impianto dentale è necessario citare gli impianti a carico immediato: in questo caso, subito dopo l’intervento di inserimento delle viti vengono connessi l’impianto e la protesi fissa provvisoria. Affinché sia possibile procedere in tal senso, tuttavia, occorre che vi sia la necessaria quantità di osso e che l’impianto risulti il più possibile stabile, vito che esso dovrà sopportare i carichi masticatori. Gli impianti zigomatici rappresentano la soluzione più indicata, invece, quando la quantità di osso è minima; essi possono essere utilizzati unicamente sulle arcate superiori.
Gli impianti iuxtaossei e quelli per carico differito
Nel caso di un impianto iuxtaosseo, esso viene collocato sotto il periostio. Va detto, però, che si tratta di una procedura che ormai è stata quasi del tutto accantonata a causa della sua notevole invasività, dal momento che provoca esposizione ossea e scollamento della gengiva. Questo tipo di impianto, inoltre, si caratterizza per una durata nel tempo non ottimale. Un impianto per carico differito, infine, è una soluzione che deve essere scelta quando è necessario aspettare la fine del processo di osteointegrazione, dopo il quale gli impianti possono essere scoperti e accogliere le protesi.
Guida alla scelta dell’impianto dentale
Numerosi specialisti del settore fanno riferimento all’ossido di zirconio tenendo conto dei molteplici vantaggi che questo materiale garantisce, anche per la sua biocompatibilità. Esso ha la capacità di resistere agli attacchi degli acidi e a carichi masticatori importanti; inoltre, non patisce il fenomeno della corrosione e non subisce le aggressioni della placca batterica. Per di più l’ossido di zirconio è sinonimo di un risultato estetico ottimale; con il suo colore bianco permette di sfoggiare un sorriso splendido, anche grazie alle eccellenti proprietà di traslucenza. Un impianto a ponte, invece, è la soluzione da preferire se si deve rimediare alla mancanza di un dente fra due denti sani, in quanto permette di evitare l’impiego di perni da mettere all’interno della radice del dente. Se le radici dentarie sono in condizioni ottime, poi, conviene propendere per una prote si rimovibile; si applicano alle radici degli agganci a bottone, che permettono di fissare la protesi in maniera stabile.
Il Centro Implantologico Medico
Il Centro Implantologico Medico è un punto di riferimento nel settore grazie all’impiego di materiali certificati e alla professionalità di personale specializzato: una clinica all’avanguardia che, qualora sia possibile, permette di usufruire del carico immediato in appena 48 ore, con l’utilizzo di una strumentazione all’avanguardia.