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Un confronto tra le sculture greche e le statue romane dell’antichità

Sculture greche e sculture romane: quali sono le differenze

Chi ritiene che l’arte romana non sia altro che un rifacimento di quella greca commette un errore non da poco. L’arte greca, infatti, viene rivisitata dai Romani in modo originale: le differenze sono evidenti, fermo restando che alcune caratteristiche in comune non possono essere negate. Tanto la scultura quanto la pittura romana si rifanno al classicismo greco, ma al tempo stesso racchiudono in sé il realismo etrusco: un’altra tendenza molto importante.

Gli influssi greci e quelli etruschi

Il realismo etrusco si ritrova in modo particolare nei ritratti, mentre il classicismo greco può essere individuato nelle tante statue romane che, in effetti, sono una copia delle originali greche. Va detto, tuttavia, che la componente classica è andata via via svanendo dalla metà del II secolo dopo Cristo in avanti, non a caso un periodo di decadenza imperiale: da questo momento è stato privilegiato un linguaggio mistico, se non addirittura aspro.

Una fase di passaggio

La fase di passaggio che si è concretizzata tra il periodo delle statue arcaiche e il periodo delle statue modellate in maniera straordinaria e conosciute in tutto il mondo è rappresentata dai cosiddetti acroliti. Si tratta di antiche statue romane in cui le mani, i piedi e la testa sono in pietra, mentre tutte le altre parti del corpo sono realizzate in materiale povero, di solito in legno. Esso viene utilizzato come copertura al fine di nascondere la struttura interna. Gli antichi ritenevano che gli dei vivessero dentro gli acroliti, che di conseguenza erano trattati alla stregua di esseri viventi: ciò vuol dire che non solo erano adorati, ma anche nutriti e abbigliati.

Arredare il giardino con le statue romane antiche

Oggi le statue romane antiche possono trovare posto, sia all’interno di un appartamento che nei suoi spazi esterni, come elementi decorativi o di arredamento. Per trovare le migliori proposte a pezzi competitivi ci si può rivolgere alla società Antichità La Pieve, un punto di riferimento per tutto il settore dell’antiquariato Brescia grazie all’esperienza e alla competenza di Franco Tisi, che da oltre 40 anni si dedica allo studio e alla ricerca delle opere più preziose. Una ricerca che, per altro, non si limita alle statue ma coinvolte tutto quello che si può considerare antico, dalle sculture in legno ai quadri del XIX secolo, dai mobili alle pietre da giardino. Il catalogo di La Pieve propone un vasto assortimento di accessori che sono pezzi unici, originali e di notevole valore.

Le sculture più realistiche

Sono tre i generi che sono stati adottati dalla scultura romana: il rilievo storico, la statua onoraria e il ritratto. In linea di massima le statue romane dovevano risultare per quanto possibile simili ai soggetti originali che si dovevano riprodurre: è questo il motivo per il quale i difetti visibili non venivano nascosti ma, al contrario, erano sempre riportati, senza che si adottassero delle migliorie. Insomma, le espressioni del viso dovevano essere reali, con i loro pregi e le eventuali imperfezioni.

L’espressione artistica più elevata

Tuttavia, sono i ritratti a garantire l’espressione artistica di livello più alto. A essi si fece ricorso in modo particolare nel privato per la realizzazione di stele funebri, mentre nel pubblico servivano a valorizzare il merito. La transizione dalle maschere ai busti fu il passaggio successivo.


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