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Presentazione della manifestazione podistica "La Corsa del Trenino"



Dopo anni in cui abbiamo partecipato a numerosi progetti legati al mondo della corsa, siamo finalmente diventati grandi: è giunta l’ora di organizzare una manifestazione tutta nostra.

Così abbiamo deciso di organizzare una manifestazione che sia tecnicamente curata nei dettagli, affinché i protagonisti della giornata non siano soltanto i primi a giungere al traguardo, applauditi e coccolati come avviene in molte altre occasioni, bensì tutti i partecipanti, all’insegna di qualche ora trascorsa felicemente quanto basta per lasciar lieta memoria.

Puntiamo a sovvertire un andamento che nel vicentino è ormai cronicizzato e che porta ad ampliare sempre più la forbice esistente tra agonisti di medio-alto livello, amatori e "tapascioni" della domenica. Spesso i due mondi "corrono" lungo binari che conducono in direzioni opposte: e così accade che le centinaia di persone che ogni domenica mattina affollano i sentieri delle non competitive poco o nulla si occupino dello sport, lo stesso sport della corsa a piedi, praticato a livelli agonistici. È un fenomeno strano: sarebbe come se il ragazzino che palleggia nell’oratorio non si interessasse delle gesta di Ronaldo! Per contro moltissimi agonisti, anche di livello non eccelso, si ostinano a trattare con una certa sufficienza le fiumane di persone che affollano le varie manifestazioni F.I.A.S.P. Come se la corsa non fosse un interesse comune, un elemento unificante! Altrove, anche nel Veneto, questi fenomeni non esistono, e le gare della domenica mattina vedono al nastro di partenza (naturalmente all’ora prevista per lo sparo e non prima!) l’intera gamma dei corridori che ben volentieri si uniscono (con l’attenzione a non ostacolare coloro che sono più veloci o che intendono impegnarsi maggiormente)

E allora ci siamo detti: se questo è per noi il giusto modo di intendere la pratica sportiva, perché non organizzare qualcosa che coinvolga tutti?

E se lo scopo è di ottenere un coinvolgimento a tutto tondo, diventava necessario trovare una formula che potesse rivestire altri significati, oltre a quello sportivo: la Corsa del Trenino ripercorrerà la vecchia strada lungo la quale la mora si inerpicava fino al Campiello, per poi dolcemente infilarsi tra i boschi dell’altopiano e serpeggiare toccando i paesi incontrati fino al capolinea di Asiago. È un tuffo in un passato non poi così remoto, un modo per conoscere uno degli ambienti naturalistici più incantevoli del Veneto, quell’altopiano che strappò a Goethe la definizione di "piccola Svizzera", e per conoscerne i tratti storici, sociali, umani ed economici che ne hanno delineato lo sviluppo.

Molte volte l’idea di doversi rapportare con gli Enti Locali che governano i territori da attraversare lungo il percorso costituisce un insuperabile deterrente per chi si accinga ad organizzare una gara podistica su strada: quanti permessi da chiedere, quanti soldi da pagare, quanti viaggi "a vuoto" prima di poter parlare con la persona "giusta" (che poi, in questi casi, spesso è l’amico, o l’amico dell’amico, o l’amico dell’amico dell’amico, in un crescendo che racchiude in sé tutto il bizantinismo della nostra cultura mediterranea), quanto tempo da attendere per ottenere delle risposte, se mai arriveranno… Noi, convinti che spesso tutto ciò sia dettato da un disfattismo figlio dell’ignoranza e del luogo comune, oltre a chiedere tutti i permessi necessari abbiamo chiesto anche la collaborazione delle varie Amministrazioni Locali. Sarà forse anche per l’originalità dell’idea, per le sue implicazioni non solo sportive ma anche storico-culturali, per gli aspetti di solidarietà umana che la contraddistinguono ma le risposte non si son fatte attendere; lo spirito di partecipazione che le accomuna, oltre naturalmente alla concretezza degli aiuti da talune parti assicurati, la dicono lunga su come certe teorie catastrofiche circa la Pubblica Amministrazione siano infondate.

Resta un ultimo obiettivo: quello di poter organizzare un evento che non sia fine a sé stesso, che non si chiuda con il tagliare la linea del traguardo di Asiago da parte dell’ultimo concorrente arrivato. Siamo tutti convinti che chi utilizza il proprio tempo in simili iniziative debba farlo con lo spirito puro che appartiene soltanto al mondo del volontariato e che per contro quando il lucro entra tra i fini da perseguire la manifestazione prenda necessariamente altre direzioni ed altri significati (non necessariamente da disapprovare: semplicemente altri rispetto ai nostri); pertanto abbiamo deciso che, coperte le spese di organizzazione, tutto il ricavato andrà devoluto in beneficenza ad Emergency di Gino Strada. Perché la corsa, per noi, è anche solidarietà.


IL COMITATO ORGANIZZATORE

www.lacorsadeltrenino.it