Questo sito utilizza i cookies per offrirti la migliore esperienza di navigazione sul sito. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Accetto i cookies No

Cerca nel sito

Invia ad un amico
Livello del fiume Bacchiglione
e previsioni meteo di Vicenza

"Art is closer than you think": tornan

Torna a Trissino la mostra di pittura

"Art is closer than you think": tornan

Siete sicuri di conoscere bene i vostri vicini? Perché, forse, a due passi da voi, all’interno delle loro case, potrebbe nascondersi… un capolavoro dell’arte contemporanea!! “L’arte è più vicina di quello che pensi” (“Art is closer than you think”) è lo slogan che accompagna il ritorno della storica Mostra di Pittura di Trissino, giunta alla sua XXVI Edizione, organizzata dalla Pro Loco di Trissino in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

L’esposizione, intitolata “Le mostre trissinesi e il collezionismo vicentino”, focalizza la propria attenzione sulle opere di proprietà dei collezionisti del territorio e sarà allestita presso la Biblioteca Civica a partire da sabato 16 aprile, giorno dell’inaugurazione, prevista per le 18.00, rimanendo aperta al pubblico fino a domenica 15 maggio. Suggestivo il tema scelto dal curatore Giuliano Menato con i coordinatori Andreino Albiero, Alessandro Ghiotto e i rappresentanti della Pro Loco Gian Franco Masiero e Piero Rasia per questa edizione, quello cioè del collezionismo vicentino, un presupposto per il quale proprio la kermesse e la sua storia rappresentano un’influenza e un contributo fondamentali.

Negli anni la mostra di Trissino, riconosciuta da numerosi critici d’arte come evento di rilievo nazionale, ha costituito infatti un motore per lo sviluppo di una coscienza artistica e di una passione per le opere cresciute di pari passo con lo sviluppo della società locale nel passaggio dal mondo rurale a quello post-industriale. E proprio l’evolversi di tale realtà può essere visto come specchio dell’evoluzione economica dell’area, con i piccoli e i grandi imprenditori del territorio nella veste di protagonisti nella circolazione e nella fruizione di grandi capolavori del panorama artistico nazionale e internazionale, ammirati e conosciuti proprio grazie alla manifestazione trissinese.

Proprio a tale aspetto, dunque, si riferisce il motto in inglese: l’arte, oggi, nell’ambito locale, è più vicina di quanto si possa pensare, nella forma di preziosi capolavori custoditi gelosamente nelle residenze private. La storia dell’esposizione si presenta fin dal suo inizio, nel 1968, come eclettica e variegata nella scelta dei fili conduttori che di volta in volta l’hanno animata, passando in rassegna i movimenti e i generi che più hanno caratterizzato il Novecento: dall’astrattismo alla Pop Art, dall’Optical all’arte informale, avanguardie che assieme all’elogio dei critici e dei cultori hanno sempre incontrato anche il favore del pubblico.

Le diverse edizioni, passate dallo status di premio di pittura a quello di esposizione monografica, fino a quello di mostra tematica dedicata ai movimenti di gruppo, hanno infatti sempre rappresentato altrettanti catalizzatori importanti, in un territorio, come quello della Valle dell’Agno, da sempre animato da un fermento artistico fuori dal comune: la stessa Valdagno ha fatto da sfondo, per anni, al respiro europeo del Premio Marzotto, accogliendo, in più, il primo liceo artistico della provincia di Vicenza, il “Boccioni”, nonché l’importante Scuola di Pittura “Vittorio Emanuele Marzotto”.

Un’esperienza forte, dunque, quella trissinese, che è riuscita a portare in un piccolo centro di provincia inestimabili capolavori assieme ai loro autori, nomi di pregio come quelli di Alberto Gianquinto, Riccardo Licata, Luigi Veronesi, Piero Dorazio, Angiolo Montagna, Aligi Sassu, solo per citarne alcuni. Grandi artisti che anche con la loro presenza fisica, alle esposizioni, nei dibattiti e nelle conversazioni con il pubblico e gli appassionati hanno contribuito a far nascere e crescere la passione per il collezionismo, trasmettendo ai fruitori la propria passione per l’arte.

La nuova edizione vedrà l’esposizione di 54 opere per 37 autori; tutti i quadri provengono da collezioni private del territorio. Tra i lavori spiccano “Icaro” di Vittorio Matino, “Maternità” di Alberto Gianquinto, “Cavalli della luce” di Aligi Sassu, “Reticolo” di Piero Dorazio. E ancora “Periferia urbana” di Lorenzo Vespignani, “Ballo dei filosofi” di Emilio Tadini, “Cocacola” di Mario Schifano.

Saranno allestite, in più, una sezione multimediale, dove sarà possibile ammirare le immagini di altre opere che per ragioni di spazio non è stato possibile includere nell’esposizione fisica, e una sezione con foto, ritagli di giornale e memorabilia dedicata alla storia delle mostre trissinesi.

La mostra sarà arricchita, lungo tutta la sua durata, da alcuni eventi collaterali, che avranno il compito di ampliare lo spettro delle forme d’arte con la proiezione di cortometraggi curata dall’Asolo Art Film Festival, ArtAperitivi con performance multimediali e concerti, incontri con artisti locali come lo scultore Arcangelo Sassolino e con pittori, come Vittorio Matino, le cui opere figureranno esposte alla mostra.

L’esposizione rimarrà aperta dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00, il sabato e festivi dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Inaugurazione: sabato 16 aprile, ore 18.00.


Altri articoli