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Il mio Paese è il Mondo di Francesco Perticaro, Vicenza

In prima di copertina:
L'autore davanti al
"Taj-Mahal, Angra India",
3 Gennaio 1998.

Trenta reportages dai cinque continenti.

... "il fatto di mettersi a scrivere un libro (come disse qualcun altro prima di me), è un fatto già di per se stesso impegnativo, il fatto poi di volerlo offrire in lettura agli altri, è una presunzione che può essere giustificata solo dal convincimento di avere qualcosa di molto ma molto importante da comunicate... e questo non e certo il caso nostro.
Comunque, se deve andare vada... e buon viaggio"!

Il poeta Shakespeare, tra le tante altre cose, ha scritto che ci sono "uomini che nascono grandi", che fibrillano di spirito d'avventura, che ne colgono gli aspetti più completi e spirituali, capaci di unire due amori irresistibili, quello del sapere e quello del rischio.

Non nascondiamo che ci piacerebbe appartenere a questa categoria di oscuri eroi, di quelli che credono fortissimamente nel coraggio e che ripetono "vecchio proverbio dei coloni del Minnesota", lo stesso che amava citare il primo trasvolatore solitario dell'Atlantico, Chales A. Lindbergh, e cioé:

  • "un uomo vale per uno;
  • due uomini valgono per mezzo;
  • tre uomini non valgono niente".

    Alle volte per sfidare l'ignoto non basta forza e coraggio, né la resistenza del corpo. Ma qualcosa che ti affianca e che ti tende la mano, magari quello stesso "angelo" che si mette a sedere accanto ad un poeta o ad un musicista.
    Solo allora ci si sente grandi, ci si sente uomini, uomini veri.

    È MEGLIO SAPERE CHE..
    Viaggiare è un'esperienza meravigliosa: la vita, poi, ci restituisce il tempo che abbiamo speso, alla scoperta, di un Paese straniero, sotto forma di ricordi, emozioni, insegnamenti; esperienze che concorrono tutte alla nostra crescita ed al nostro arricchimento interiore.

    P.S. libro non in commercio