Questo sito utilizza i cookies per offrirti la migliore esperienza di navigazione sul sito. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Accetto i cookies No

Cerca nel sito

Invia ad un amico
Livello del fiume Bacchiglione
e previsioni meteo di Vicenza

Lucio Fontana: opere 1952-1968 - Il bisogno della materia (anche)

Vicenza, vetrine di contra’ del Monte - Cassa di Risparmio del Veneto - dal 19 aprile al 5 settembre 2010

Lucio Fontana: opere 1952-1968 - Il bisogno della  

Un Fontana che mira a sorprendere quello in mostra nelle vetrine di Contra’ del Monte a Vicenza dal 19 aprile al 5 settembre 2010. Sette opere presentate in una piccola e preziosa esposizione, allestita nelle vetrine della Cassa di Risparmio del Veneto, senza i famosi “tagli” che hanno segnato la fama dell’artista, rischiando a volte di banalizzarne la grande ricchezza e complessità.

 

La curatrice della piccola mostra “in vetrina” Marilena Pasquali sceglie di presentare una accurata selezione dalla collezione d’arte contemporanea di Intesa Sanpaolo per ripercorrere, pur nella brevità e particolarità del percorso espositivo, le principali vicende del percorso artistico di Lucio Fontana nella ricerca continua di un superamento dei confini fra pittura e scultura, fra spazio e materia.

 

La mostra Lucio Fontana: opere 1952-1968 offre quindi la possibilità di avvicinarsi liberamente, 24 ore al giorno, ad un artista che riesce ancora a stupire per la complessità della poetica, per il rigore speculativo e le emozioni suscitate dalla sua opera.

 

La mini esposizione vicentina rientra nella rassegna Arte in Banca. Sguardi sul Novecento promossa dal Settore Beni archeologici e storico-artistici di Intesa Sanpaolo con la collaborazione della Cassa di Risparmio del Veneto, che mette a disposizione le vetrine della filiale posizionata nel cuore del centro storico in un progetto ultraventennale molto apprezzato dal pubblico di vicentini e turisti.

 

La raccolta Intesa Sanpaolo comprende più di trenta lavori di Lucio Fontana con alcuni limpidissimi “tagli” degli anni Sessanta, diverse sculture, numerose opere su carta. Sono esposte a Vicenza sette opere realizzate fra il 1952 e il 1968 fra cui alcuni studi - idee gettate sul foglio alla velocità del pensiero - e due straordinari Concetti spaziali del 1952 e del 1956. Accanto a questi, come terzo protagonista della presentazione vicentina, è proposto un raffinatissimo Teatrino del 1968, testimone dell’ultima stagione creativa di Fontana in cui il bisogno di una forma fisica ritorna ad affacciarsi prepotentemente fino a disegnare lo spazio stesso. Completa la rassegna espositiva una selezione di Studi su carta degli anni Cinquanta e Sessanta, opere in cui l’immediata sensazione di leggerezza è sostenuta dalla solidità concettuale che regge l’intero impianto della ricerca di Fontana.

 

Rimane difficile, per molti aspetti impossibile etichettare l’artista tra gli “astratti” o tra gli “informali”, perchè il suo lavoro sfugge a incasellamenti schematici e può esser compreso soltanto affidandosi alla definizione di “spazialismo” coniata dallo stesso autore e promossa nei suoi combattivi manifesti programmatici.

 

Spazialista quindi per sua stessa definizione ma in realtà sempre molto legato alla materia, Fontana è stato inizialmente, e a lungo, scultore ancora prima che pittore; di recente è stato coniata la felice approssimazione di “Fontana barocco” per la dichiarata attenzione dell’artista allo stile in cui “le figure pare abbandonino il piano e continuino nello spazio”.

 

Nelle opere in mostra risalta il fatto che, pur nella ricerca ostinata di spazio, la materia in realtà emerge sempre e rivendica un ruolo preciso: si nota nei minuscoli frammenti di pietra e vetro e nei lustrini che fanno “vibrare” le tele e creano effetti di luce straordinari; “in negativo”, è possibile notare l’assenza di materia nei graffi che increspano la superficie e nei tagli che lasciano percepire ciò che è oltre la tela. Questa materia minima crea effetti di grande mistero e dona una indubbia vitalità e unicità alle opere dell’artista al di là di ogni tentazione di ripetizione e di stasi.

 

Nelle opere in mostra si nota come il Fontana scultore, per formazione iniziale e per molti anni per scelta, emerge nell’abitudine al progetto, nel metodo che procede per passaggi successivi di pensiero.

Fontana “sente” lo spazio, ne ha bisogno, in una tensione costante che inizia con i suoi primi lavori, si perfeziona dopo il suo definitivo ritorno a Milano, e si definisce nei Concetti spaziali, nei Buchi, nei Tagli, nelle Nature, fino agli ultimi Teatrini.

 

I tanti Studi di Fontana, fra cui quelli in mostra a Vicenza, non hanno valore solamente in quanto elementi indispensabili per capire il suo lavoro, ma anche per il loro intrinseco valore estetico, per il loro essere “opera” in piena autonomia. Ogni disegno, anche molto piccolo, è un frammento di intensità creatrice, un tentativo di “dare un volto al reale”, cogliendone anche un solo particolare: una piega, una “ferita”, un frammento di luce.

 

La rassegna espositiva delle opere di Lucio Fontana segue le precedenti dedicate negli scorsi mesi a Mimmo Rotella, Emilio Tadini, Mario Ceroli, Afro e Mirko Basaldella.

Arte in Banca. Sguardi sul Novecento nasce dalla scelta di valorizzare le opere della collezione Intesa Sanpaolo in uno spazio centrale nella vita della città che ha visto per oltre venti anni la proposta di mini rassegne di Museo in Banca. L’idea fondante rimane quella di un “museo trasparente”, aperto a tutti 24 ore al giorno per sette giorni la settimana in una strada di passaggio, tra il corso e la piazza principali: uno spazio di tranquillità, di incontro discreto con la bellezza e il significato profondo dell’arte che prende avvio in apertura della XII Settimana della Cultura.

 

Il patrimonio d’arte di Intesa Sanpaolo, cresciuto nei decenni, comprende oggi un corpus di opere del Novecento di straordinario interesse che spaziano dal lavoro su carta alla scultura, dal libro d’artista all’opera dipinta.

 

Il dépliant che illustra le opere in mostra, a firma di Marilena Pasquali, è a disposizione nella stessa sede della Banca, nelle filiali della Cassa di Risparmio del Veneto e alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari.

 

Arte in banca

Sguardi sul Novecento

Lucio Fontana: opere 1952-1968

Il bisogno della materia (anche)

 

Vicenza, vetrine di contra’ del Monte

Cassa di Risparmio del Veneto

19 aprile – 5 settembre 2010

 

Iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo

a cura del settore Beni archeologici e storico-artistici

 

 

Testi storico-critici

Marilena Pasquali

 

Segreteria organizzativa

Elena Milan

 

Segreteria documentaria e conservazione

Laura Feliciotti

 

 

Allestimento e Grafica

Mario Astrini

 

Informazioni

tel. 800.201782 e-mail: [email protected]

Website: www.intesasanpaolo.com (Beni culturali, Le raccolte d’arte)

 

Informazioni per la stampa:

 

Beni archeologici e storico-artistici, Intesa Sanpaolo

tel. 800.201782 [email protected]

 

Studio DCR

tel. 0444.544852 [email protected]

 


Altri articoli