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Vicenza: Festival Biblico - «Perché avete paura?» Mc 4,40. La speranza dalle Scritture

18-27 Maggio 2012

Vicenza: Festival Biblico - «Perché avete paura?»

Il Festival Biblico si avvia alla sua ottava edizione confortato dalla crescente risposta di pubblico e dei media e rinnova la scommessa sulle sacre Scritture quale libro di fede e di vita, grande codice culturale dell’Occidente e proposta ricca di umanità per ciascuno e per tutti. La nuova edizione avrà per titolo "«Perché avete paura?» (Mc 4,40) La speranza dalle Scritture” e si svolgerà dal 18 al 27 maggio 2012 con la fortunata formula di accostamento multiforme alla Bibbia. Il tema parte dalle tante paure che, in un epoca in cui si era ingenuamente sognato che la forza della ragione dissolvesse ogni tenebra (cf M. Horkheimer, T. W. Adorno, Dialettica dell’illuminismo, Torino 1995), si fanno inaspettatamente vive negli orizzonti di tanta gente. E sollecita ad andare oltre la loro semplice descrizione, per chiedercene il perché. Questo significa introdurci in un pensare la condizione umana che mostri come per l’uomo – intreccio di grandezza e miseria (cf B. Pascal), di sé e di altro (cf P. Ricoeur) – l’emozione che chiamiamo paura abbia senso e diventi vitale e non paralizzante se rapportata alla capacità di sperare di una speranza insieme timida e affidabile (P. Ricoeur, Storia e verità, Lungro 1991). Essa fa irruzione in un ordine chiuso e vi apre cammini di esistenza e storia (cf J. Moltmann, Teologia della speranza, Brescia 1997). Passione per il possibile, invio ed esodo, smentita alla realtà della morte, risposta della sovrabbondanza del senso all’abbondanza del non senso sono i segni della novità della speranza che sembrano prenderci alla sprovvista.


VIII edizione: il nodo della paura, la scoperta della speranza


Ogni anno il Festival Biblico indaga una delle “antiche parole” della Scrittura che continuano a parlare al presente. L’edizione 2012 si ispira all’episodio evangelico della tempesta sul lago di Tiberiade e rilancia la domanda di Gesù ai suoi discepoli: “«Perché avete paura?» (Mc 4,40). La speranza dalle Scritture”.
La Bibbia sa bene come l’uomo abbia sempre dovuto lottare per vivere e come la storia umana sia una lunga serie di tentativi di progredire nella ricerca di una migliore condizione di vita. Essa conosce gli ostacoli innumerevoli e i pericoli incalcolabili cui l’essere umano deve quotidianamente confrontarsi, insieme alle mille minacce dell’esistere, anzitutto quella definitiva della morte.
La Scrittura sa che la paura è un’emozione tra le più centrali dell’uomo, che lo tocca nella sua dimensione di creatura e ne rivela la costitutiva fragilità. Al contempo la Bibbia si offre come parola di speranza affidabile. Quest’ultima si forgia lungo la vicenda narrata dal Primo Testamento.
Si tratta di una speranza che si fonda nella promessa che Dio fa al suo popolo con il patto di alleanza. La speranza cristiana trova la sua sorgente nell’evento della croce e resurrezione di Gesù Cristo. Essa non è mai ego-centrica, ma apre agli altri e a Dio. Il nostro tempo, caratterizzato da paure “nuove”, come quelle di un benessere sentito sempre più precario, una congiuntura economica sfavorevole, un tessuto sociale quanto mai lacerato, mantiene in sé un inespresso desiderio di questa speranza affidabile, verso il quale credenti e non credenti portano la responsabilità di un’indagine appassionata.

La speranza dalla Parola - Bibbia, spiritualità, teologia

Quali sono le paure umane secondo il racconto della Bibbia? Dove è possibile incontrare e afferrare nella Scrittura la speranza, «la virtù preferita da Dio», nella pregnante definizione del poeta Charles Péguy? Quali sono i protagonisti del Primo e Secondo Testamento paradigmatici nel loro anelito di speranza?
Autorevoli e qualificati i contributi dal mondo degli studi biblici, della filosofia e della teologia. Il filosofo Silvano Petrosino scandaglierà la tentazione della paura mentre il biblista Luca Mazzinghi rintraccerà la speranza nei libri Sapienziali. Il priore della Comunità di Bose Enzo Bianchi, e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli presenteranno il cardinale Martini quale grande amante delle Scritture, fonte di fiducia rispetto ai timori contemporanei.
Ai biblisti Romano Penna, Bruna Costacurta, Ugo Vanni, Antonella Anghinoni, Lidia Maggi il compito di illuminare il filo rosso della speranza nella Scrittura.
I teologi Angelo Casati e Francesco Brancato, i pensatori Duccio Demetrio e Adriano Fabris ci aiuteranno con le loro riflessioni.

La speranza dall’Uomo - società, educazione, cultura

La paura dell’altro sembra invadere le nostre vite.
Il ”negativo” pare sopraffare il tanto “positivo” che spesso trova incapaci i nostri occhi di uno sguardo meravigliato e grato verso il bene che tanti stanno costruendo. Autorevoli voci di testimoni ed esperti ci aiuteranno a trovare semi di fiducia intorno a noi: il sociologo anglo-polacco Zygmunt Bauman offrirà il suo contributo per decodificare il nostro mondo; mons. Domenico Sigalini, assistente nazionale dell’Azione cattolica, illustrerà come nei giovani d’oggi si trovano motivi di fiducia; mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso e “volto noto” della Chiesa del Sud, ci donerà la sua sapienza su timori e speranze dell’uomo d’oggi.
Il mensile Mondo e Missione presenterà un focus sui cristiani perseguitati, esempio di chi spera contro ogni paura: il cardinale Joseph Zen da Hong Kong parlerà dei cristiani in Cina; padre Bernardo Cervellera, direttore di AsiaNews, e il giornalista Qaiser Felix racconteranno la vita dei credenti nel Pakistan assediato dall’estremismo. Al ministro Andrea Riccardi il compito di vedere nei “nuovi italiani” un apporto di bene per il domani del nostro Paese.

La speranza dalle Terre - archeologia, storia, pellegrinaggi

La Bibbia è un Testo inserito in un contesto: storico, geografico, archeologico, letterario. Se si riesce a capire questo con-testo si può leggere la Parola comprendendola al di là di letture moralistiche o riduttive che ne sminuiscono la portata profetica. La novità 2012 del Festival si chiama ”Linfa dell'ulivo” (www.linfadellulivo.it), un inedito focus sulle terre bibliche promosso dall’Ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza.
Con diverse e qualificate voci accademiche verranno presentate le scoperte più recenti e gli studi più aggiornati sui luoghi della Bibbia, dalla Turchia delle prime comunità cristiane al Medio Oriente ebraico-cristiano. L’evento gode della collaborazione dello Studium Biblicum Franciscanum e della Commissione episcopale per i pellegrinaggi di Gerusalemme. In questo percorso spiccano diversi nomi: l’ambasciatore dello Stato di Israele presso la Santa Sede Mordechay Lewy, Massimo Pazzini decano dello Studium Biblicum Franciscanum, i noti archeologi Dan Bahat e Frederick Mario Fales, i biblisti Stefano De Luca, Riccardo Lufrani, Giuseppe Bellia, Frédéric Manns, Francesco Rossi De Gasperis, Martino Signoretto. Verranno illustrati anche percorsi turistici e di pellegrinaggio in Terra Santa.

La speranza dalla Bellezza - arte, musica, cinema, teatro

L’arte è capace di penetrare nell'intimo della persona facendo appello alle diverse sensibilità proprie dell’umano. Suoni e colori possono scandagliare i timori che ciascuno porta con sé e sono in grado di aprire inediti squarci di bene nell'interiorità di ciascuno.
Ad accompagnarci saranno, tra gli altri, il cantautore Roberto Vecchioni, da sempre attento alla dimensione spirituale della professione artistica. Significativa anche la presenza dei giovani ma già affermati The Sun e di Luca Bassanese, una delle voci più originali del panorama musicale italiano. Il concerto conclusivo del Festival è affidato ad Ars Cantus, ente formato da un coro di voci bianche, da un’orchestra e un coro sinfonici per un totale di 200 elementi. Molte le offerte per grandi e piccoli con artisti che porteranno sulla scena racconti biblici, epici e fantastici e storie di testimoni. Numerose le mostre, tra cui "La paura e la speranza - I colori delle emozioni", con illustrazioni per l’infanzia in collaborazione con la Fondazione Stepan Zavrel, “Di chi avrò timore?” con opere in ceramica e "Sebastyia - I frutti della storia e la memoria" di Giovanni Battista, dedicata agli scavi archeologici condotti nella città del profeta biblico.


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