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Vicenza: Fitoalimurgia, la scienza delle erbe spontanee

Alla Biblioteca Internazionale "La Vigna"

Vicenza: Fitoalimurgia, la scienza delle erbe spon

Mercoledì 17 ottobre p.v. alle ore 18.00 la Biblioteca "La Vigna" ospiterà la conferenza “Fitoalimurgia, la scienza delle erbe spontanee” organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina – Delegazione di Vicenza in collaborazione con "La Vigna" e con l'adesione dell'Associazione Amici dei Parchi.

Il termine alimurgia fu coniato per la prima volta da Giovanni Targioni Tozzetti, medico botanico fiorentino nel 1767, tre anni dopo la grave carestia del 1764, quando pubblicò l’opera “Alimurgia, o sia Modo di render meno gravi le carestie”. Il termine trae origine dal connubio di due parole latine: “alimenta” e “urgentia” e assume il significato letterale di “alimentazione nei momenti di urgenza, di necessità” ossia di alimentazione durante le carestie. Centocinquanta anni più tardi Oreste Mattirolo, nella sua opera “I vegetali alimentari spontanei del Piemonte – Phytoalimurgia Pedemontana” migliora il termine aggiungendo il prefisso “fito” e amplia l’uso alimentare delle piante spontanee.
Fitoalimurgia è dunque la scienza dell’uso alimentare delle erbe spontanee che si propone lo studio scientifico delle erbe, la loro valorizzazione soprattutto negli usi in cucina, la salvaguardia delle antiche tecniche colturali, delle tradizioni, dei rituali, retaggio prezioso di secoli di esperienza e di civiltà rurale.
La fitoalimurgia assume quindi i connotati di scienza complessa nella quale si fondono e si integrano discipline agronomiche, botaniche, etnografiche, sociali con lo scopo ben delineato da Breda quando asserisce che “Quando assieme alle piante avremo conservato anche i saperi, la memoria, le parole, l’affetto a esse legato, e saremo capaci di comunicarlo alle generazioni future, allora potremo dire di aver salvato davvero tutta la biodiversità”.
Giuseppe Zanin e Maria Clara Zuin, rispettivamente professore del Dipartimento DAFNAE dell’Università degli Studi di Padova e ricercatrice dell’Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si interessano di fitoalimurgia a livello scientifico, ma hanno saputo declinare il loro interesse anche sul piano divulgativo. Sono stati animatori del progetto di allestire tre giardini fitoalimurgici dove raccogliere gran parte delle piante alimurgiche usate in Veneto e del progetto per la raccolta e l’organizzazione dei saperi collegati a dette piante (tradizioni, ricette…) da eseguire in gran parte con un approccio etnologico. Maria Clara Zuin è anche autrice del documentario “Il giardino fitoalimurgico” che sarà proiettato nel corso della conferenza e che riassume un’esperienza di indagine etnologica sui saperi alimurgici del mondo contadino della provincia di Padova.
Come di consueto ad aprire la serata sarà il presidente della Biblioteca Mario Bagnara. Il Prof. Raffale Cavalli, accademico italiano della Cucina, farà da moderatore. Al termine, l’Accademia – Delegazione di Vicenza offrirà un aperitivo a tutti i partecipanti.


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