
É un evento storico. Il Palladio Museum di Vicenza partecipa, con l'Università di Padova, alle celebrazioni veronesiane previste da luglio in tutto il Veneto. In collaborazione con il Consorzio La Venaria Reale, presenta infatti quattro meravigliose tele di Paolo Veronese che facevano parte di un ciclo documentato da modeste copie. Due delle quattro tele originali furono acquistate dal Los Angeles County Museum of Art mentre le due mancanti sono state scoperte nei mesi scorsi in una villa di proprietà pubblica sul Lago Maggiore. L'eccezionale ritrovamento è stato il frutto del lavoro scientifico di una giovane laureanda dell'Università di Milano, Cristina Moro, durante le sue ricerche sulla collezione d'arte di villa San Remigio a Verbania Pallanza. É stata lei infatti a porre interrogativi su due tele genericamente definite come “veronesiane”, con un valore stimato appena settemila euro. Ad assegnarle con certezza a Veronese è stata Vittoria Romani, docente dell'università di Padova. L'eccezionalità dell'occasione ha convinto il Los Angeles County Museum of Art a prestare al Palladio Museum i propri due dipinti, per affiancarli alle due nuove scoperte. I quattro capolavori (circa 200x110 cm) rappresentano tutti figure allegoriche: tre sapienti antichi con in mano strumenti per la misurazione della terra e del cielo, e una donna, allegoria della Scultura. Le tele furono realizzate intorno al 1553, un momento cruciale della vita del giovane Veronese, quando entra in contatto con Palladio e Daniele Barbaro. Sin da subito si instaura tra essi un rapporto di stretta e creativa collaborazione che vedrà il suo punto più alto nelle architetture dipinte di villa Barbaro a Maser.
"Da tempo stiamo lavorando su Palladio e Veronese – dichiara Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum – due artisti legati da un rapporto strettissimo fatto di amicizie comuni e committenze intrecciate. Per questo abbiamo proposto a La Venaria Reale di condividere un progetto espositivo esponendo in casa di Palladio i Veronese ritrovati, in parallelo alla grande mostra su Paolo Veronese che la Direzione Musei di Paola Marini ha allestito a Verona nel Palazzo della Gran Guardia insieme alla National Gallery di Londra". Le tele di Verbania Pallanza infatti sono state poste in restauro presso il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.
"Abbiamo aderito volentieri – afferma Alberto Vanelli, direttore del Consorzio La Venaria Reale – al progetto espositivo del Palladio Museum, che contiamo di replicare alla Reggia di Venaria. In questo modo i dipinti potranno essere confrontati con le altre opere di Veronese giunte da Europa e Stati Uniti per essere studiate a fondo e comprese".
La mostra, curata da Giovanni Agosti, Guido Beltramini e Vittoria Romani, accanto alle tele veronesiane ricostruirà quanto è possibile raccontare della storia collezionistica dei due dipinti ritrovati a Verbania Pallanza. Esse pervennero nella celebre Villa San Remigio, costruita in occasione del matrimonio che nel 1896 coronò la contrastata storia d’amore fra il marchese partenopeo Silvio della Valle di Casanova e Sophie Browne, pittrice e scultrice di origini irlandesi. I due, che erano cugini, raccolsero nella villa una straordinaria collezione d'arte e la circondarono con giardini tematici affacciati sul Lago Maggiore, di sapore romantico e passatista, che attrasse personaggi come Umberto Boccioni e Bernard Berenson. Per evocare tale contesto in mostra a Vicenza, accanto a preziose immagini d'epoca, saranno presentati due splendidi dipinti che Umberto Boccioni realizzò durante il soggiorno in Villa San Remigio: il "Paesaggio" e il "Paesaggio (con montagne e lago)", entrambi del 1916, oggi di proprietà privata.
Dal 05 Luglio al 05 Ottobre 2014
Palladio Museum - Vicenza (VI)
Info: www.palladiomuseum.org