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L'AGRITURISMO VICENTINO

L'agriturismo si configura come uno dei modi più significativi che si è fatto strada negli ultimi anni, per valorizzare l'agricoltura, far conoscere il territorio, far crescere una cultura e una sensibilità che individuano nella tutela dell'ambiente una delle priorità di qualsiasi azione sia a livello politico che amministrativo.
agriturismo Per "attività agrituristiche" si intendono in modo particolare le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, singoli o associati, e dai loro familiari (si veda al riguardo Legge n. 730/85 e Legge Reg. n. 15/91).
Gli obiettivi della promozione e della valorizzazione di tali attività sono quelli di assicurare la permanenza dei produttori agricoli singoli e associati nelle zone rurali; di salvaguardare e tutelare l'ambiente e il patrimonio edilizio rurale; di valorizzare i prodotti tipici e le produzioni locali e infine di sviluppare il turismo sociale giovanile. L'agriturismo dunque si pone non solo come attività economica, ma anche come fattore di promozione culturale e di salvaguardia dell'ambiente.

La storia dell'agriturismo nel vicentino coincide in sostanza con il varo della legge nazionale che regola la materia. Prima l'attività di vendita dei prodotti agricoli direttamente al pubblico non era di fatto normata, anche se vanno ricordate le cosiddette "frasche" in cui chi passava, poteva acquistare i prodotti tipici del posto.
Pur non essendo una storia lunga, quella dell'agriturismo vicentino è in ogni caso già una storia significativa in quanto contraddistinta da una attività, vivace e intensa. In questi anni si è assistito ad un progressivo diffondersi dell'agriturismo in tutto il territorio, a riprova di come l'agricoltura sia profondamente inserita nel tessuto culturale e sociale della provincia.
Le aziende agrituristiche presenti sul territorio al 1 settembre 1995 (da quanto risulta dal censimento fatto in occasione della presente guida) sono 132, sparse in 59 paesi e città. La maggiore concentrazione di aziende si rileva ad Asiago ed Arcugnano, ove si regista la presenza di 7 agriturismi. Con 5 aziende segue quindi la città di Bassano e con 4 quelle di Lusiana, Fara, Marostica e Vicenza.
Quasi la metà degli agriturismi vicentini si trovano in collina. I restanti sono equamente distribuiti tra montagna e pianura.

agriturismo Per quanto concerne la superficie delle aziende occorre distinguere la zona alla quale ci si riferisce. La superficie rappresenta infatti la variabile che maggiormente distingue le aziende agrituristiche montane da quelle di collina e pianura.
La superficie degli agriturismi di montagna è solitamente maggiore rispetto a quella che si trova in pianura o collina. Per rilevare la differenza, che si giustifica con la presenza in montagna di terreni adibiti a pascoli, è sufficiente considerare la superficie media. Se si considerano in modo indistinto le aziende, la media della superficie si attesta su un valore di 28 ettari circa, con un minimo di 2 ettari e un massimo di più di 500. Ma se si prendono in esame in modo disgiunto le tre diverse zone, si rileva che la media della superficie aziendale in montagna è di 73 ettari contro i circa 14 ettari della pianura e della collina. In montagna ci sono 11 aziende che hanno una superficie superiore ai 50 ettari, in collina e pianura solo 2 per ciascuna zona.

La maggior parte degli agriturismi offrono pasti e bevande tipiche vicentine e venete. In qualche caso c'è anche la possibilità di pernottare.
Più della metà delle aziende operano nei fine settimana. Il periodo in cui di più gli agriturismi sono funzionanti, è quello che va da marzo a settembre; non sono poche comunque le realtà agrituristiche aperte tutto l'anno.
La posizione in cui sono situate molte aziende offre la possibilità ai clienti di fare delle attività quali mountain bike, passeggiate, pesca, gite in barca, equitazione, tutte attività che permettono di vivere a stretto contatto con la natura.
Relativamente ai titolari degli agriturismi, dai dati in possesso si sa che provengono da 62 città diverse, alcune delle quali da fuori provincia. La loro età media è di 43 anni, più del 55% di loro, ha un'età compresa tra i 35 e 55 anni. Si segnalano alcuni titolari con più di 75 anni e alcuni al di sotto dei 25 anni di età.
Un elemento interessante per capire l'andamento dello sviluppo agrituristico è l'attività della commissione per l'agriturismo della Provincia e le relative autorizzazioni rilasciate.

agriturismo A tal riguardo va notato che in 9 anni di attività tale commissione ha preso in considerazione circa 370 domande, mentre i Comuni hanno rilasciato più di 160 autorizzazioni. Questo dato evidenzia da un lato l'interesse notevole che si riscontra presso gli operatori per questo tipo di attività e dall'altro l'intenso lavoro di valutazione svolto dalla Commissione provinciale che costituisce un importante filtro a garanzia della qualità e affidabilità dei servizi erogati dalle aziende agrituristiche.
Dal 1987 al '95 vi sono state una quarantina di cancellazioni di ditte in attività, ma per il cambio di titolarità, necessaria in alcuni casi in base alla nuova normativa vigente.
Ma l'agriturismo non è sola e semplice cucina: è e dovrebbe essere un modo di concepire la vita, il rapporto con l'agricoltura. Chi va in un agriturismo dovrebbe andarci per mangiare cibi genuini, fatti con prodotti in gran parte provenienti dalla stessa azienda. Per mangiare ma non solo: l'agriturismo diventa occasione per valorizzare la cultura e la vita contadina. Sono sempre più numerose le aziende che ad esempio allestiscono piccole mostre di attrezzi di lavoro antichi, valorizzano i piatti legati a tradizioni locali, riscoprono e fanno riscoprire i piatti cosiddetti "poveri" ma gustosi e nutrienti che furono delle generazioni che ci hanno preceduto.

Accanto al paziente e appassionato culinario c'è tutto un lavoro culturale e di costume che sta un pò alla volta crescendo e diffondendosi e sta portando agli agriturismi elementi originali e di valorizzazione.
In questa direzione i gestori si stanno anche attrezzando attraverso corsi di formazione di recentissima istituzione, il cui obiettivo è proprio quello di far crescere la consapevolezza (specie nei molti giovani affascinati da questa vita) del ruolo che l'agriturismo è chiamato a svolgere anche sotto il profilo culturale.
L'agriturismo si diffonde e con esso cresce l'esigenza di garantire la qualità, la professionalità, l'originalità dell'offerta culinaria e non solo. Anche per questo motivo non è lontano il tempo in cui anche per gli agriturismi ci sarà la "certificazione di qualità".
L'agriturismo vicentino è dunque proiettato al futuro a coniugare sempre più cucina e tradizione, cultura agricola e costume, pronto ad accogliere un cliente che sempre più non verrà solo per mangiare.