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Il radicchio di Asigliano

radicchio

radicchio Il radicchio è una cicoria e dunque parente della modesta pianta selvatica che allieta i cigli delle strade e gli incolti con l'azzurro intenso dei suoi fiori. La selezione operata nei secoli ha portato a numerose varietà orticole e tra queste quelle a foglia rossa, che hanno radicato profondamente nella tradizione veneta. Nel basso Veronese è diffusa una varietà a cespo globoso e sodo, con foglie venate di bianco, croccanti e sapide. Varietà tardiva, il radicchio di Verona viene seminato entro luglio e si presta al consumo autunnale e invernale quando, con i primi freddi, le foglie trascolorano dal verdognolo al rosso, è a questo punto che i contadini provvedono alla raccolta dei cespi e all'artificio della forzatura sotto teloni che consente la piena maturazione nonostante la bassa temperatura. Tipica del Veronese, la sua coltivazione ha una interessante propaggine in territorio vicentino in quel di Asigliano, comune rurale al centro di un territorio a spiccata vocazione orticola per la composizione del terreno, fertile e leggero, e l'abbondanza di acque. Vi operano una settantina di coltivatori il cui appassionato impegno ha portato alla selezione di nuove varietà, e tra queste una precoce a foglie rosa, che possono dirsi vicentine a pieno titolo. La terza domenica di dicembre in paese si tiene una festa, che è occasione per assaggiare il radicchio nei suoi plurimi utilizzi: fresco in insalata, ovviamente, ma anche in risotto o nelle più recenti proposte che lo vogliono protagonista del ripieno di crespelle e paste lavorate.


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