

La transumanza dei bovini dei F.lli Pagiusco è tra le più importanti d'Italia: comprende infatti il maggior numero di capi (250 mucche prevalentemente di razza bruna alpina) e copre il più lungo tragitto (80 km).
Come ogni anno lo scarico della malga si effettua il penultimo sabato di Settembre che quest'anno cade il 18 del mese.
Il giorno prima i bovini vengono radunati in prossimità della malga V° lotto Marcesina di Enego (VI); la sera stessa si festeggia, con tutti i mandriani, l'ultimo giorno di malga.
Sabato, il giorno della partenza, i malghesi più esperti si alzano prima dell'alba per procedere prima alla mungitura e poi alla cerimonia dei campanacci.
A ogni mucca viene assegnato un campanaccio scelto con cura: quelli più potenti vengono assegnati agli animali più forti e più abili nel farle suonare.
Dopo averle accuratamente contate e controllate finalmente si parte.
I mandriani a cavallo (cavallari) mettono in movimento la mandria facendole prima fare alcuni giri attorno alla malga per smorzarne un po' l'irruenza e affidandole poi ai mandriani a piedi.
Questi ultimi, ponendosi davanti alle mucche, le chiamano e, attraverso i pascoli, le incamminano verso valle raggiungendo la strada che porta a Lazzaretti.

Raggiunta la provinciale si procede verso Foza e Gallio. Il compito dei mandriani è di tenere la mandria a destra, di controllare che nessuna mucca scappi o si perda per qualche prato o bosco e, contemporaneamente, di facilitare il passaggio dei veicoli sull'altro lato della strada.
Giunti a Gallio, nel primo pomeriggio, la mandria viene radunata in un prato e abbeverata, mentre i mandriani si ristorano e si riposano.
Dopo aver contato e controllato le mucche si riparte alla volta di Conco, località Bocchetta Galgi, dove si giunge in serata.
Il bestiame viene ospitato nei pascoli della magla F.lli Sambugaro per tutta la notte, custodita da alcuni mandriani che restano svegli fino all'alba.
Nel cortile prospiciente la malga tutti i partecipanti alla transumanza si riuniscono per un banchetto organizzato dal gruppo alpini di Longa (Schiavon).
Domenica, all'alba, si riparte alla volta di Marostica passando per Fontanelle, Gomarolo e Crosara.
Giunti nella tarda mattinata in Campo Marzio si provvede a ristorare bestie e uomini prima dell'ultima tappa: Nove, S. Romana, Scaldaferro, Poianella.

L'arrivo a Bressanvido è preceduto dalle majorettes e dalla banda seguita dai cavallari.
La mandria entra in paese e poi nella fattoria tra due ali di folla che poi, festante, segue a sua volta.
All'interno della fattoria e sui prati adiacenti la Pro Loco, organizza ogni anno, una serie di spettacoli teatrali e musicali e uno stand gastronomico con piatti tipici e tradizionali come ad esempio, il "bombo" un minestrone di verze e fagioli che un tempo tradizionalmente si faceva con i cavoli coltivati in malga.
La festa prosegue anche nel fine settimana successivo con la festa sociale delle Latterie Vicentine e con celebrazioni organizzate dall'Amministrazione Comunale.
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