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Stagione Danza 2014

Tutta la programmazione degli spettacoli di danza dell'ottava stagione al Teatro Comunale di Vicenza

Stagione Danza 2014

Sei spettacoli, di cui tre in doppia data, chiusi dal gala di danza classica che col suo fascino richiama sempre un pubblico vario e numeroso; protagonisti saranno i solisti dell'Opera di Vienna, che promettono aspettative decisamente elevate.
I Luoghi del Contemporaneo-Danza si confermano territorio di innovazione, sperimentale, con tre nuovi appuntamenti oltre ai quattro in abbonamento.

La sezione Danza vuole proporre, accanto al classico gala, eclettismo e carisma, sia per quanto riguarda i balletti più conosciuti che nell'interpretazione del contemporaneo. Gli spettacoli al Ridotto presentano invece un confronto dialettico e artistico con autori e interpreti, trattando temi esistenziali e di ricerca.

Si inizia a Dicembre con “Alice”, il nuovo lavoro di Mauro Bigonzetti ispirato alla celeberrima narrazione di Lewis Carrol: propone immaginazione e infinita libertà, grazie all'interpretazione di classe della Gauthier Dance – Dance Company Theaterhaus Stuttgart, compagnia tedesca fortemente vocata al contemporaneo, fiore all’occhiello della produzione coreutica d’oltralpe, diretta dal coreografo canadese Eric Gauthier.

In gennaio si prosegue con “Il lago dei cigni, ovvero il canto”, presentato dal Balletto di Roma: titolo classico d'eccellenza ma con l'originale relazione tra il balletto e la famosa novella “Il canto del cigno” si ottiene una versione moderna e una magnifica invenzione coreografica.

A marzo terzo spettacolo ancora in doppia data, e altro titolo celebre: la “Cenerentola” del Malandain Ballet Biarritz, raffinato ensemble francese diretto dal maestro Malandain, artefice di splendide rivisitazioni del repertorio classico.

Importante novità il quarto appuntamento: la Hofesh Shechter Company, compagnia residente nei migliori teatri inglesi, propone il nuovo spettacolo “Sun”: lo stile molto particolare del direttore Schechter è ricco di reminescenze nordiche e mediorientali, e presenta movimenti ritmici spesso vigorosi, accompagnati quindi da musiche forti, scatenate, spesso opere del coreografo stesso.

A inizio maggio i Pokemon Crew dell'Opera di Lione presentano un grande “Ciak si gira”: omaggio ai film musicali “danzanti” hoollywoodiani, è un trionfo energia, forza e innovazione, produzione particolare ma ormai apprezzata ovunque, anche nei palcoscenici più tradizionali.

Per il gran finale si torna al fascino senza tempo della danza classica con il Gala con i Solisti dell’Opera di Vienna, direzione artistica di Manuel Legris, fuoriclasse del balletto mondiale ma ancora giovanissimo, che con artisti di nuova generazione proporrà la tradizione classica con un tocco di sensibilità contemporanea.

Proseguirà comunque il Progetto Supporter, vetrina prima degli spettacoli ufficiali in cui le giovani promesse della danza nazionale si cimenteranno in brevi esibizioni sicuramente interessanti.

Come detto la rassegna sperimentale Luoghi del Contemporaneo-Danza sarà ampliata: dedicata a coreografia e danza di ricerca dei nuovi autori, proporrà quattro performances. A Gennaio la coreografia nipponica “Kaze Monoke. Il vento e i petali di ciliegio” della Dacru Dance Company porta in scena la natura e la contemplazione propria degli orientali.
In Febbraio la Dancehaus Company propone “Pupilla”, che con un originale percorso coreografico esprime un intrigante rapporto tra bambola, infanzia e erotismo.
A marzo arriverà sulla scena “Alcesti. O del suono dell’addio”, presentato da C.ie Zerogrammi: dieci danzatori rappresentano il monologo struggente di una donna sospesa tra la vita e la morte.
La rassegna si chiude ad Aprile con “The unseen garden. Istante” degli Imperfect Dancers: quattro danzatori si immedesimano in quattro anime per tuffarsi nelle memorie di momenti condivisi, partecipazione e meditazione sulla fragilità della vita.

In più sono tre le residenze della scorsa stagione ad essere diventate spettacolo “definitivo”, che saranno quindi proposte al pubblico sul palcoscenico del ridotto: “Sopra di me il diluvio” della Compagnia Enzo Cosimi, “VOR” di Tiziana Bolfe Briaschi e Matteo Maffesanti, rispettivamente coreografa e regista ma entrambi impegnati anche nel ruolo di interpreti, e “Once upon a time – Trilogy” di Francesca Foscarini e Sara Wiktowicz, anche loro ideatrici e intepreti del lavoro di danza.


Sarà dunque un'ottava stagione interessante, con proposte all'avanguardia contemporanea che non disdegnano affatto il rapporto con l'eredità classica, sicuramente apprezzate dagli intenditori e non solo, per un nuovo anno all'insegna del teatro.


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