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"Tutto su mia madre":

In scena al Comunale di Vicenza

"Tutto su mia madre": Sarà un grande evento il quarto appuntamento della Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Vicenza: una doppia data martedì 8 e mercoledì 9 febbraio alle ore 21.00, in scena “Tutto su mia madre” adattamento teatrale di Samuel Adamson dal film omonimo di Pedro Almodovar, regia di Leo Muscato, interprete principale Elisabetta Pozzi. Ancora una scelta originale nella programmazione vicentina che mette in scena generi e ispirazioni molto diverse e così in cartellone, dopo le rappresentazioni oniriche del Teatro Nero di Praga viste a gennaio, l’appuntamento con la drammaturgia di ispirazione spagnola in febbraio, sarà la volta in marzo (sabato 5 e domenica 6) del musical con “Alice nel paese delle meraviglie”.

La Stagione di Prosa è promossa e realizzata dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, con il sostegno di Fiamm, Estel e Develon come partner, Inglesina, Igvi, Gruppo Beltrame, Costa Crociere, Gruppo Ribes e Immobiliare Olimpica come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner. “Tutto su mia madre” - una produzione dello Stabile del Veneto in collaborazione con la Fondazione Teatro Due – ha debuttato con grande successo all’inizio di novembre al Teatro Goldoni a Venezia e da allora è in tournée sui palcoscenici italiani, raccogliendo ampi consensi dal pubblico e dalla critica.

La rappresentazione teatrale è una sintesi felice del capolavoro di Almodovar del 1999, in grado di andare oltre il film e di vivere di vita autonoma, tanto da far dimenticare i personaggi forti e travolgenti del regista spagnolo e diventare un omaggio alle donne e al teatro. Tanti sono i temi che si intrecciano nella pièce: un bellissimo rapporto madre e figlio, un padre assente ma costantemente presente nei pensieri del figlio alla continua ricerca di un’identità, temi come la maternità, la paternità, l’omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri.

Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell’esistenza stessa. L’incontro di questi temi avrebbe potuto diventare un guazzabuglio senza pari, ma nella rappresentazione ogni cosa si concatena perfettamente, nella vita di tutti quei personaggi che Manuela, la protagonista (Penelope Cruz nel film che le ha dato la notorietà, Elisabetta Pozzi nella trasposizione teatrale), incontra nel suo viaggio.

L’elemento dominante nel testo di Adamson che sarà in scena a Vicenza è la meta-teatralità, un grande omaggio al teatro e all’arte degli attori, con l’opera “Un tram chiamato desiderio” che viene vista dentro e fuori il palco. Basterebbe un solo passo falso per scivolare nel melodrammatico e rovinare tutto.

Ma anche a teatro “Tutto su mia madre” è un piccolo grande gioiello di leggerezza e ironia; le tematiche presenti nella sceneggiatura cinematografica ci sono tutte, ma filtrate dalla contestualizzazione della vicenda. Qui la narrazione è quasi onirica, filtrata dai pensieri di Esteban, il figlio, e da quegli appunti che non smette mai di scrivere sul suo taccuino, appunti su un testo teatrale che vorrebbe scrivere su sua madre, il cui titolo sarebbe proprio “Tutto su mia madre”. Un’operazione audace e riuscita quella di mettere in scena il capolavoro cinematografico del genio spagnolo Pedro Almodovar, un’operazione in cui si era già cimentato l’Old Vic Theatre di Londra che nel 2007 ne ha prodotto una messa in scena.

Un’operazione riuscita perché il regista Muscato prende il testo della sceneggiatura e quel testo viene smontato e rimontato da chi evidentemente conosce bene il linguaggio specifico del palcoscenico, ottenendo un risultato altrettanto appassionante anche grazie a una dimensione sicuramente più intima. Ne esce fuori uno spettacolo che alterna piano reale e surreale a quello onirico grazie alla trovata di far continuare in qualche modo a vivere il figlio morto per tutta la durata della messinscena. Il risultato è sicuramente diverso, ma “abbiamo fiducia che possa essere altrettanto emozionante”, come ci dicono le note di regia.

Sul palco, molto intensi gli interpreti oltre a Elisabetta Pozzi Manuela, la madre, Alvia Reale (Huma Rojo, la grande diva), Eva Robin's (Agrado, trans), Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù e Alberto Onofrietti; le scene sono di Antonio Panzuto, i costumi di Gianluca Falaschi, la traduzione di Giovanni Lombardo Radice.

I biglietti per lo spettacolo e per gli altri appuntamenti della Stagione di Prosa sono in vendita: on-line, sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it al botteghino del Teatro (Viale Mazzini 39) dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30; martedì, giovedì e sabato anche dalle 11.00 alle 13.30 e il giorno dello spettacolo, a partire dalle 20.00 in tutti gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza.

Il prezzo è di 25 euro (intero), 20 euro (ridotto over 60), 12 euro (ridotto under 25). Informazioni per i biglietti Teatro Comunale Città di Vicenza tel. 0444.324442 www.tcvi.it [email protected] Informazioni per gli spettacoli ARTEVEN tel. 041.5074711 www.arteven.it [email protected] Sede degli spettacoli Teatro Comunale Città di Vicenza – Viale Mazzini 39; il parcheggio è gratuito.

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