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Vicenza: L'avaro in blues - Prima Nazionale

21 Gennaio 2012, ore 21.00. Teatro Astra

Vicenza: L'avaro in blues - Prima Nazionale

Con Marco Artusi, Evarossella Biolo, Matteo Cremon, Davide Dolores, Gianluigi (Igi)Meggiorin, Beatrice Niero | drammaturgia e regia Ketti Grunchi | consulenza artistica Carlo Presotto
     
Canta, Arpagone, il suo lamento di capofamiglia. Canta, il vecchio avaro, la sua rete di relazioni domestiche tessuta di odi e di conflitti senza speranza; tutti, per necessità o per comodità, ballano la sua musica: una musica che racconta il peso di veder dilapidato tutto il denaro, una musica che “fa vedere i diavoli blu”. Un blue mood per Arpagone, allora, ne “L’AVARO IN BLUES”, ultima produzione firmata da Ketti Grunchi per La Piccionaia - Tradimenti, in scena in prima nazionale sabato 21 gennaio (ore 21) al Teatro Astra di Vicenza per il cartellone NIENTE STORIE 2011-2012. Lo spettacolo costituisce la seconda tappa del progetto “M di Molière”.
     
Nuovo debutto, dunque, per la giovane formazione nata nel 2009 in seno a La Piccionaia - I Carrara e che, dopo “Sogno di una notte di mezza estate” e “Ciranò e il suo invadente naso”, prosegue il suo percorso di Compagnia di Teatro Popolare d’Arte alla ricerca di “un teatro per tutto il pubblico, dei ragazzi e degli adulti, dei teatri e delle piazze, dei profani e dei critici”. Un percorso artistico che, attraverso i capolavori della grande drammaturgia, affonda nel Teatro Popolare per andare a risvegliare e rimescolare simboli, archetipi, memorie, lavorando sull’equilibrio tra carica ironica e tensione drammatica.
     
Ne “L’Avaro”, Molière si ispira scopertamente ad  una delle più celebri commedie di Plauto, “Aulularia”, e la ricompone su una partitura intonata alla Commedia dell’Arte: questo spettacolo fa suonare oggi il motivo de “L’Avaro in Blues”.
     
Ne “L’AVARO IN BLUES” un testo della tradizione popolare, unito a questa nuova colonna sonora, diventa allora paradigma delle passioni umane: l’amore, la paura della perdita, l’odio, la gelosia. L’attaccamento al potere, il rapporto tra le generazioni, la brama di ricchezza, portate alla loro massima potenza, diventano motivo di comicità e di ripensamento. Spiega infatti Ketti Grunchi: “Uno dei testi più antichi, che risale nella sua forma originaria al mondo latino, affronta temi che fanno parte dell’uomo stesso. E la sua forza risiede proprio nella capacità di parlare sempre al presente, perché specchio che riflette le interiorità e i giochi sociali che rimangono immutati nel tempo”.          
- Venerdi 20 Gennaio, alle ore 20 Ketti Grunchi sarà intervistata in diretta durante la trasmissione Radio3 Suite -
   
BIGLIETTI
€ 13 intero
€ 11 ridotto
€ 10 gruppi di minimo 10 persone
€ 9 studenti scuole superiori (min 10)
biglietto OMAGGIO per l'insegnante accompagnatore
 
INFORMAZIONI/PRENOTAZIONI
Ufficio Teatro Astra
Stradella Barche, 5 - Vicenza
Tel. 0444 323725


[email protected] - www.teatroastra.it 


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