Con quarantasei appuntamenti in programma, a partire dal 9 giugno e fino al 6 gennaio prossimo, torna puntuale Teatro Popolare Veneto, vera e propria maratona di spettacolo promossa dalla Provincia di Vicenza - Assessorato alla Cultura, Spettacoli e Identità Veneta, e curata, per la parte organizzativa, dal Comitato provinciale della Federazione Italiana Teatro Amatori - Fita, con la collaborazione delle Amministrazioni locali coinvolte e con il sostegno della Regione del Veneto.

Ben ventidue le compagini amatoriali coinvolte nel cartellone, che spazierà dal teatro comico al cabaret, dal repertorio di tradizione ai grandi classici di Molière e Goldoni fino al contemporaneo, senza tralasciare alcuni spettacoli più impegnati e qualche piacevole appuntamento dedicato anche ai più piccoli. Insomma, davvero una grande festa del teatro, che saprà accontentare tutti i gusti e soprattutto – caratteristica essenziale di questa iniziativa – diffondere il teatro in maniera capillare nel territorio vicentino, dalla pianura alla collina fino alla montagna.

Scorrendo il programma, saltano subito agli occhi alcuni “campioni” della corrente stagione, fra i quali i gettonatissimi El senatore Volpon di Luigi Lunari messo in scena dalla compagnia Astichello di Monticello Conte Otto, per la regia di Aldo Zordan, e la farsa Achille Ciabotto medico condotto, già successo di Macario rivisto e vicentinizzato da Gabriella Loss per il Teatroinsieme di Zugliano, che proporrà comunque anche un altro suo cavallo di battaglia: Nina no far la stupida, commedia con musica di Arturo Rossato e Gian Capo.

Per il teatro più squisitamente di tradizione, da segnalare tra gli altri I me ga copà el capon di Antonia Mantiero, riallestito dalla compagnia Arca di Vicenza e sempre amatissimo dal pubblico come L'oselo del marescialo da Loredana Cont, riletto da Italo Cunico per Piovene Teatro. Ispirato alla commedia dell'arte è invece il popolare Arlecchin Tartuffo di David Conati, messo in scena dal Teatro Berico di Barbarano, mentre al repertorio veneto guardano gli Amici del Remondini con la commedia di Ernesto Andrea De Biasio Prima el sindaco e po' el piovan e La Torre di Chiampo, che ripropone Pompeo Ciapelacurta di Bruno Capovilla.

Veneticità protagonista, infine, con El Salbanelo in Se no ghe ne xe, gnanca..., di Elisabetta Squarcina da un testo di Fritz Wempner, con il cabaret de Gli Instabili di Cismon del Grappa (Né arte né parte e Venetesimo secolo) e de Le Scoasse di San Vito di Leguzzano (Na manega de bauchi, ma anche Quando le vacche erano veramente magre, dai racconti del padre della regista Lavinia Bortoli), con Il Covolo di Longare in Dei Ospital di Nicola Pegoraro e con I Sambei, impegnati in Era di maggio una bella mattina.
Drammaturgia d'oltreconfine, invece con Nautilus Cantiere Teatrale (Prima pagina e Cena di famiglia), la Trappola (Twist, ovvero Incastrati ma anche con il vicentino Antonio Fogazzaro de El garofolo rosso), Lo Scrigno (Toc Toc e Il colpo della strega), Teatrando (Rumors), Gad Amici del Teatro di Noventa (Quando il marito va a caccia), e naturalmente con La Zonta di Thiene e il suo Salomé di Oscar Wilde, partito alcuni anni fa come sfida e divenuto successo pluripremiato. Apparenza anglosassone ma autore italianissimo, infine, per La Ringhiera, che propone la commedia Un tranquillo weekend di follia, il cui autore Alan Bond è in realtà il celebre drammaturgo Luigi Lunari.

Per i più piccoli, in campo scenderanno infine L'Aquilone (La principessa Fiordirosa e L'anello magico) e I Giullastri, che per l'occasione proporranno il nuovo spettacolo Vita da circus, diretti da Nicola Pegoraro.

Gli spettacoli, salvo diversa indicazione, inizieranno alle 21. Per informazioni, si possono contattare le singole Amministrazioni oppure la Segreteria Provinciale della Fita, in stradella delle Barche 7/a a Vicenza (tel. 0444 323837, al mattino dal lunedì al venerdì), oppure si può visitare il sito www.fitaveneto.org.