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8) Vicenza Villa Valmarana ai "Nani"

8) Vicenza Villa Valmarana ai "Nani"
viaggio misterioso


Orari di apertura e biglietti
Apertura: dal 5 marzo al 5 novembre, dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso.
Orari: 10.00-12.00, 15.00-18.00.
Nei mesi invernali la Villa sarà aperta il sabato e la domenica nei seguenti orari: 10.00-12.00, 14.00-16.00.

Ingressi
singoli:
gruppi (min. 15 persone):
studenti in comitiva:

Previa autorizzazione, è possibile visitare la Villa anche fuori orario (minimo 15 persone).

Prezzo d’ingresso
Adulti:
Studenti:

La Villa è disponibile per matrimoni, convegni, convention, concerti, colazioni e pranzi. Il complesso può ospitare circa 250 persone.
Per informazioni: tel. e fax. 0444 321803; e-mail: www.villavalmaranaflats.com www.villavalmarana.com


8) Vicenza Villa Valmarana ai "Nani" Villa Valmarana ai Nani
breve introduzione

Il complesso della Villa Valmarana ai Nani a Vicenza, Palazzina, Foresteria e Scuderia, prende il nome dalle statue dei 17 nani del muro di cinta, probabilmente di Francesco Uliaco su disegno di Giandomenico Tiepolo. Narra la leggenda di una principessa nana che vi viveva reclusa circondata da nani, in modo da non accorgersi di essere deforme. Un giorno vide un bellissimo principe aggirarsi nel giardino e, realizzando la sua diversità, si gettò dalla torre. I nani dal dolore si trasformarono in statue.
La Palazzina fu costruita nel 1669 dal giureconsulto Bertolo. Venne acquistata nel 1720 da Giustino Valmarana che chiamò l’architetto Francesco Muttoni per la Foresteria, la Scuderia e l’abbellimento, con fregi e statue, della Palazzina stessa; nel 1757 chiamò Giambattista e Giandomenico Tiepolo che in quattro mesi affrescarono il complesso.

La Villa viene universalmente considerata il vertice espressivo della pittura del Settecento e si colloca fra le testimonianze più alte del genio dei due artisti. Nella Palazzina, affrescata dal padre, e nella Foresteria, opera del figlio, si possono cogliere le differenti matrici che hanno ispirato i Tiepolo: la vocazione al “sublime” di Giambattista e quella al “naturale” di Giandomenico.
I particolarissimi fregi e le architetture sono di Gerolamo Mengozzi Colonna.

Gli affreschi
I temi degli affreschi della Palazzina sono tratti dalle letture care a Giustino Valmarana: Iliade, Eneide, Orlando Furioso, Gerusalemme Liberata e il grandioso Sacrificio di Ifigenia del salone centrale.
Ad eccezione della stanza dell’Olimpo, realizzata dal padre, tutti gli altri affreschi della Foresteria sono di Giandomenico che abbandona i temi classici a favore dello spirito del tempo: l’esotismo (stanza delle cineserie), il mondo dei nobili (stanza delle villeggiature, uno dei primi esempi di stile neo-gotico in Italia), e quello del popolo (stanza dei contadini), il capriccio e l’ironia (stanza del “mondo novo”, con figure di giocatori, maschere e ciarlatani).
Nella Foresteria è esposto anche l’unico ritratto di Palladio, che lavorò a lungo per la famiglia Valmarana.

La Villa nella Letteratura
”Oggi ho visitato la villa Valmarana che il Tiepolo ha decorato, lasciando a sua discrezione libero corso a tutte le sue virtù ed ai suoi difetti. Lo stile sublime non gli è riuscito come il naturale, ma in questo vi sono cose deliziose: come decoratore, in generale, è pieno di felicità e di bravura”. Così scrive nel 1786 Goethe, intuendo la differenza di stili.
Antonio Fogazzaro, marito di Margherita Valmarana, ambienta nella Villa la trama di Piccolo mondo moderno; Edith Warton la include nel ristretto gruppo delle Italian Villas and their Gardens; Guido Piovene, figlio di Stefania Valmarana, la descrive in vari saggi; Goffredo Parise scrisse qui molte pagine de Il Prete bello.

La Scuderia è stato lo studio di Carlo Scarpa dal 1972 fino alla sua morte.




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