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DOMENICHE APERTE E ORARI LIBERI NEL COMUNE DI TORRI DI QUARTESOLO. CONFCOMMERCIO PRESENTA UN ESPOSTO IN PROCURA

DOMENICHE APERTE E ORARI LIBERI NEL COMUNE DI TORR

La Confcommercio di Vicenza ha depositato oggi, 7 ottobre, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, un esposto con il quale si chiede di verificare la sussistenza di eventuali profili penali nella condotta adottata dal sindaco del Comune di Torri di Quartesolo Diego Marchioro. L’esposto si riferisce all’ordinanza n. 69, emessa dal sindaco il 9 settembre, che liberalizza, in via sperimentale, gli orari di apertura e chiusura giornaliera e settimanale dei negozi e pubblici esercizi sino al 10 di ottobre. In sostanza, con questo provvedimento, oggi le attività situate nel territorio del Comune di Torri di Quartesolo, tra cui grandi strutture di vendita e centri commerciali, possono tenere aperte le attività con orari liberi tutti i giorni, anche in quelli di festa.


Va precisato che l’ordinanza contestata dalla Confcommercio di Vicenza è stata emessa dal sindaco Diego Marchioro sulla base del decreto legge 138 dell’agosto scorso, con il quale il Governo aveva, in via sperimentale, completamente liberalizzato la disciplina degli orari delle attività commerciali e dei pubblici esercizi su tutto il territorio nazionale. Prima ancora di attendere l’eventuale conversione in legge di tale provvedimento, il comune di Torri di Quartesolo aveva, legittimamente, reso  esecutiva questa norma, riservandosi però, nella stessa ordinanza sindacale, la possibilità di modificarne i contenuti nel caso il legislatore avesse successivamente cambiato orientamento.


E qui sta il nocciolo della questione: il decreto sulle indifferenziate liberalizzazioni degli orari è stato, infatti, successivamente soppresso (con la legge 148 del 16 settembre) ma, come si legge nell’esposto della Confcommercio, “il Comune di Torri di Quartesolo, nonostante la sopravvenuta illegittimità delle norme poste alla base dell’Ordinanza n. 69, omette di adottare in via di autotutela i provvedimenti correttivi dell’ordinanza”. Dunque il Sindaco ha proseguito nel consentire piena libertà di orari e aperture a tutte le attività commerciali ubicate nel territorio, senza che il comune abbia la qualità di “comune a economia turistica” o di “città d’arte”, gli unici casi in cui, ad oggi, la legge concede di derogare alle regole vigenti.


“Ne discende – scrive Confcommercio nell’esposto - una grave turbativa del mercato, in quanto le attività situate in comuni limitrofi devono rispettare gli orari di chiusura giornaliera e settimanale, mentre quelle ubicate a Torri di Quartesolo adottano l’orario che prediligono in virtù di una “libertà” che il Comune non ha alcuna legittimazione a consentire. E’ difficile sia prevedere i possibili effetti di tale concorrenza sleale, che quantificare sin da ora il danno subito dagli esercenti dei comuni limitrofi, danno che, tuttavia, appare evidente e certo”.


Confcommercio aveva già diffidato, con una lettera spedita il 20 settembre scorso, il Comune a modificare l’ordinanza, ma solo il 4 ottobre l’Amministrazione di Torri di Quartesolo si è attivata, informando l’associazione di un “quanto meno atipico” avvio del procedimento di revoca dell’Ordinanza sindacale ed assegnando oltretutto un ulteriore termine di 48 ore dal ricevimento della comunicazione ad alcuni “interessati” per presentare osservazioni o memorie. L’assegnazione del termine di 48 ore – scrive ancora Confcommercio nell’esposto - non solo appare illegittima, ma risulta altresì inutile e causa un ulteriore differimento, totalmente immotivato”. Non solo, secondo Confcommercio “l’assegnazione del termine sembra strumentale a consentire  l’ulteriore ed ennesima apertura delle strutture di vendita anche domenica 9 ottobre”.


Da qui, dunque, la decisione di presentare un esposto in Procura e ora spetterà ai giudici valutare l’eventuale sussistenza di reati nel comportamento del sindaco di Torri di Quartesolo.

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