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Colli Berici: un nuovo impulso per lanciare l'enoturismo

Colli Berici: un nuovo impulso per lanciare l'enot Al comprensorio dei Colli Berici, dal punto di vista turistico, non manca niente. Natura, paesaggio, storia, tradizione, cultura, cibo, vino: tutto, in queste dolci alture che si levano a sud di Vicenza è distribuito con generosità e armonia. Un territorio che ha le carte in regola per diventare un polo di attrazione di prima qualità e che però fatica a decollare. Ora il testimone di chi crede nelle potenzialità turistiche dell’Area Berica vene preso saldamente in mano da Rino Polacco, da poco presidente della” Strada dei Vini dei Colli Berici”, intenzionato a dare una svolta decisiva a un progetto da tempo annunciato e finora rimasto solo nelle intenzioni. Nel corso di un convegno tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo Pisani, altrimenti noto come “Palazzo del Vino” in quanto sede di rappresentanza delle Doc vicentine, Polacco ha illustrato il suo piano di intervento per passare dalla teoria alla pratica.

Con una veloce proiezione di slides, il presidente ha delineato i contorni del settore in cui ha intenzione di intervenire. Nel mondo esistono circa sei milioni di eno turisti praticanti, i quali alimentano un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro all’anno. Le regioni che più interessano il movimento sono, nell’ordine: Toscana, Piemonte, Veneto, Umbria e Puglia. L’Area Berica offre a questa potenziale sorgente di ricchezza con un fronte quanto mai frastagliato: manca un piano comune e uniforme in grado di raccogliere le energie e moltiplicarle con un’azione coordinata ed efficace. Si parla, usando un definizione ad effetto, di “coriandolizzazione esplosiva dell’offerta”. E’ da qui che bisogna partire per dare concretezza al progetto di lancio turistico. La prima tappa sarà la realizzazione di una mappa del comprensorio nella quale il visitatore potrà trovare in modo facile e rapido tutte le informazioni di cui ha bisogno. Paola Brandini, la ricercatrice del Politecnico di Milano incaricata di risolvere questa parte del progetto, ha illustrato il prototipo di una cartina che verrà a breve messa a disposizione dei comuni e degli operatori interessati all’iniziativa. Una serie di indicazioni colorate segnalano la presenza di siti di interesse di natura geologica, rurale, antropologica, paesaggistica, culturale, eno-gastronomica.

I luoghi da visitare sono numerosissimi: doline, terre di bonifica, valli strette, terrazzamenti, vigneti coltivati con l’antico sistema della vite maritata, cave, casotti, ricoveri, mulini, fontane, lavatoi, pozzi, roccoli, colombare. Per non parlare delle chiese, delle pievi, dei monasteri, degli eremi, delle sontuose ville dei nobili veneziani del Cinquecento, alcune ideate dal genio architettonico di Andrea Palladio. E, naturalmente, le cantine, i salumifici, i frantoi, le trattorie, gli agriturismi. Una serie di grandi pannelli, collocati all’uscita delle autostrade e nei centri dei paesi del Basso Vicentino completerà il servizio di informazione per i visitatori. Bernardo Pasquali, sommelier e giornalista, è tornato sul problema dell’handicap di partenza affermando che il requisito essenziale per la riuscita del programma è la creazione di un sistema che metta insieme le varie potenzialità e che si presenti all’esterno con un’immagine unica e ben identificata.

Bisognerà combattere la logica del campanile, tanto radicata quanto deleteria, e uscire dalla monotonia della proposta. Sarà necessario pensare in grande, approfittando della vicinanza con dei poli turistici di prima importanza come Venezia, Verona, il Lago di Garda. Garantire i contatti con i potenziali turisti sarà invece il compito di un tour operator attivo da tempo a Barbarano, il quale ha già pronti i pacchetti turistici da offrire alla clientela. Non si tratta di viaggi che hanno i Berici come unica meta, ma di proposte di transito per chi programma un tour eno gastronomico di più larga portata. La posizione baricentrica del Basso Vicentino rispetto all’area complessiva della Regione può convincere i visitatori a soggiornare in uno dei nostri agriturismi, godendosi la pace della natura incontaminata e raggiungendo facilmente qualsiasi altra meta del loro viaggio.

Il presidente Rino Polacco ha chiuso i lavori del consegno ricordando i prossimi appuntamenti con le Strade del Vino dei Colli Berici: il 12 e il 13 giugno appuntamento con “Arte Vino”: il 10 agosto con “Calici di Stelle” e dal 15 al 17 ottobre con il “Festival dell’Enoturismo”. Infine, una curiosità: nel gruppo che le Strade del Vino dei Colli Berici hanno aperto da poco su Facebook ci sono già 214 amici, tre dei quali degli Stati Uniti. Un piccolo auspicio perché il progetto appena elaborato possa crescere bene e svilupparsi in fretta

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