
Il primo dei tre concerti, programmato per sabato alle 20.45, sarà eseguito dal Coro e Orchestra “Andrea Palladio” diretto da Enrico Zanovello e sarà interamente dedicato al compositore tedesco Georg Friedrich Handel di cui, quest’anno, ricorre il 250° anniversario della morte. Per onorare uno dei più grandi musicisti barocchi, Zanovello ha formulato un programma tale da ricordare una tipica esecuzione dei teatri o delle sontuose ville inglesi dove Handel era solito soggiornare. In particolare, nella serata di sabato saranno proposti due degli undici Anthems (composizioni a più voci, tipiche del rito anglicano) che il compositore scrisse per il duca di Chandos a Cannot e le celeberrime arie “Ombra mai fu” dall’opera Serse, “Lascia ch’io pianga” tratta dal Rinaldo e la virtuosistica “Dopo notte atra e funesta” dall’opera Ariodante.
“I Suoni del Palladio” proseguirà poi sabato 26 settembre con l’orchestra d’archi Saronno Ensemble che proporrà musiche di Antonio Vivaldi, Tomaso Albinoni e Alessandro Marcello mentre, il 3 ottobre, il concerto di chiusura darà spazio al suono del pianoforte, dell’oboe e del corno dell’inedito Trio Calliope che spazierà dal romanticismo tedesco di Carl Reinecke all’originale interpretazione di brani dell’americano Georg Gershwing.
L’ingresso è libero.
Per informazioni è possibile contattare l’ufficio cultura del Comune di Caldogno allo 0444.901529 o via e-mail all’indirizzo [email protected]
Il Coro e Orchestra Andrea Palladio è formato da strumentisti con numerose esperienze artistiche, solistiche e di insieme in formazioni cameristiche ed orchestrali di chiara fama internazionale. Il suo direttore artistico Enrico Zarantonello, organista, clavicembalista e docente al Conservatorio di Vicenza, conduce continue ricerche volte alla scoperta di pagine musicali scritte da autori veneti poco conosciuti e propone in prima assoluta composizioni inedite. È di questi giorni, ad esempio, l’incisione proprio in Villa Caldogno dei concerti per violino composti dal vicentino Giovanni Meneghetti assieme al violinista Giovanni Guglielmo.