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Organi storici del vicentino: un patrimonio da ascoltare

dal 5 settembre al 28 novembre - 19 concerti per la provincia

Musicalmente parlando il territorio vicentino è non solo ricco di strumenti storici, ma è anche la culla che ha formato i gruppi corali fra i più quotati in ambito nazionale ed europeo.
Questa felice coincidenza è la spinta che ha fatto nascere, 12 anni fa, il Festival Internazionale degli Organi Storici, che si pone come obiettivo la riscoperta degli organi antichi come soggetti principe di un viaggio nelle località della provincia attraverso la musica degli ultimi secoli.
Dopo l’anticipazione di ferragosto, il Festival propone 2 concerti nel prossimo fine settimana:
- sabato 5 settembre alla Chiesa di San Gaetano a Vicenza, a partire dalle 17, l’organista austriaco Kristian Schneider eseguirà musiche di Bach, Mendelssohn e Reger. Il coro Insieme Vocale Juveniliter diretto dal maestro Federico Zandonà canterà il Kyrie Sanctus oltre a brani di Di Lasso, Palestrina, Tallis, Rheinberger e Zandonà.
- domenica 6 settembre alla chiesa parrocchiale di Quinto vicentino il maestro Roberto Velasco si esibirà all’organo Zordan 1882. Con lui il Coro Andrea Palladio e l’Orchestra Archicembalo Ensemble diretta dal maestro Enrico Zanovello.

Il festival percorrerà poi tutto il territorio vicentino, in 19 tappe che da Crespadoro condurranno gli appassionati di buona musica fino a Mason il 28 novembre, per ascoltare le vibrazioni degli strumenti della scuola organaria vicentina, riconosciuta tra le migliori a livello mondiale.
“Il festival concertistico sugli organi storici -afferma l’Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto- è la risposta più immediata ed efficace, anche per le comunità più piccole, al bisogno di buona musica, è l’occasione di far conoscere le potenzialità di uno strumento che spesso è utilizzato in modo molto parziale nella liturgia. Vista, poi, la presenza di oltre 100 cori nel territorio vicentino, il programma per organo solo è alternato con l’intervento corale.”
Protagonista principale resta dunque l’organo. Si tratta di opere settecentesche e ottocentesche d’organari vicentini primi fra i quali lo scledense G.B. De Lorenzi e la famiglia Zordan.
Il risultato di queste scuole organarie è una preziosa collezione di pregevoli strumenti sparsi in tutto il territorio che oggi è possibile ammirare e riascoltare e che molti studiosi e organisti stranieri ci invidiano.
La formula di integrare il concerto organistico con l'intervento corale ha permesso di proporre grandi pagine di musica e di avvicinare ai concerti con l’organo il pubblico dei cultori, degli appassionati, ma anche dei semplici curiosi.
“La novità dell’edizione 2009 del Festival –spiega il maestro Enrico Zanovello, direttore artistico della rassegna- sarà la presenza anche di compagini strumentali per l’esecuzione dei concerti per organo e orchestra di Georg Friedrich Händel, di cui ricorre quest’anno il 250esimo anniversario dalla morte. Altra novità è il coinvolgimento del dipartimento di musica antica del Conservatorio di Vicenza per l’esecuzione di concerti per organo e orchestra sempre di Handel. Una sinergia, quella con il Conservatorio, che stringe il legame del Festival con la città.”
Coerentemente all’opera di riscoperta degli autori vicentini avviata con il festival, ci sarà quest’anno l’incisione del secondo Cd dedicato a Giovanni Meneghetti, autore vicentino fra i più importanti del ‘700. Violino solista sarà Giovanni Guglielmo musicista molto conosciuto anche fuori dall’ambito nazionale e la compagine strumentale dell’Archicembalo Ensemble specializzata in questo repertorio con l’utilizzo di strumenti d’epoca.

Il Festival rientra nel circuito organistico regionale denominato “Cantantibus Organis” promosso dalla Regione Veneto e realizzato in collaborazione con Asolo Musica.

Tutti i concerti sono a ingresso libero.

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