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Arriva al Teatro Comunale Città di Vicenza Filumena Marturano

12, 13, 14 gennaio.Tre date per un grande tributo ad una delle più belle commedie di De Filippo

Arriva al Teatro Comunale Città di Vicenza Filumen Grande prosa, al Teatro Comunale Città di Vicenza, il 12, 13 alle ore 21.00 e il 14 gennaio alle 16, con Filumena Marturano, uno dei lavori più noti al mondo di Eduardo De Filippo. Protagonisti di questa “grande, bellissima e tormentata storia d’amore” come la definisce Francesco Rosi, che ne cura la regia, sono il figlio Luca e Lina Sastri, vibrante interprete dal grande talento drammatico.

“Dare l'impressione allo spettatore - scrive Rosi- che in scena o davanti a una macchina da presa i personaggi stiano inventando le battute nella maniera più spontanea e vera possibile, è l'obiettivo di registi e attori che desiderano riprodurre la realtà al di là di ogni mestiere e finzione. Per riuscire in questo risultato occorre la complessità e la verità umana dei personaggi rappresentati. Tra le commedie di Eduardo De Filippo, Filumena Maturano è quella più rappresentata nel mondo in tante lingue diverse. In ognuna lo spettatore ha riconosciuto la verità delle ragioni umane dei personaggi.”
Presentata per la prima volta al Politeama di Napoli, il 7 novembre 1946, Filumena Marturano è stata da sempre appannaggio di grandi attrici: dalla sorella Titina, per la quale Eduardo la scrisse, a Pupella Maggio e Isa Danieli. De Filippo diresse il film onomino, nel 1951, con la sorella e la versione televisiva, nel 1962, con Regina Bianchi; mentre, qualche anno più tardi, venne riproposta sul grande schermo da Vittorio de Sica in “Matrimonio all’Italiana” con Sofia Loren e Marcello Mastroianni.

“Commedia sociale”, come venne chiamata da Eduardo, Filumena Marturano vuol “ essere la riabilitazione di una categoria di donne, un grido di ribellione in questo mondo sconvolto e turbinoso che ci ha lasciato la guerra”. Filumena, infatti, è una ex prostituta che, tolta dal postribolo da Domenico Soriano, napoletano borghese e benestante, ha vissuto per venticinque anni nella sua casa come amante. Una vita, però, dove manca la felicità e ogni giorno arriva con il ricordo doloroso della scampata miseria alla quale potrebbe in ogni momento tornare.

In questo doloroso procedere, l’innamoramento di Soriano per una giovane che vuole sposare sancirebbe la fine della “favola bella”. Filumena, allora, icona degli umili e dei disperati, ritrova la sua forza e reagisce al drammatico evento con l’aggressività della disperazione.. e, con uno stratagemma, si fa mettere l’anello al dito “in exestremis”.

L’inganno, però, viene presto scoperto. Ed è allora che, divenuta Filumena “ufficialmente” moglie, rivela a Domenico di essere padre di uno dei tre figli che la donna ha allevato, in tutti questi anni, nell’ombra. E’ l’istinto materno che fa esplodere la sua forza primitiva, la sua umanità, il suo essere madre e donna per la quale “I figli sò figli!”, senza distinzione.










E Soriano? Ferito, stupito, in un primo momento vuole allontare da sé questa paternità rifiutandola. Poi, piano piano, cerca di trovare quali dei tre figli sia il suo per arrivare al finale commovente e catartico, dove, sopiti i rancori, accetta di essere chiamato padre da tutti e tre.

Fin qui il teatro. Ma la commedia di Eduardo è grande anche per la capacità di entrare nella vita quotidiana di un’Italia tra fine anni 40 ed inizi anni ’50 che si interroga, tra le altre cose, sui diritti dei figli illegittimi. Infatti, la tematica affrontata da Eduardo in Filumena Marturano trova riscontro nell'impegno dell'Assemblea Costituente che, il 23 Aprile 1947, approvò l'articolo che stabilisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire e educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. Nel febbraio del 1955 verrà approvata la legge che abolirà l’uso dell’espressione “figlio di N.N.”
A Vicenza, la prova di Luca De Filippo e Lina Sastri giunge in triplice data ed attende il giudizio degli spettatori del Teatro Comunale dopo aver convinto critica e pubblico anche grazie alle intelligenti scelte di regia di Francesco Rosi e alla scenografia di Enrico Job che lasciando sullo sfondo la città di Napoli, trasforma la commedia in un grande affresco tra l’ironico ed il riflessivo dell’umanità e dei suoi tormenti.


Filumena Marturano
12 gennaio 2010 ore 21.00
13 gennaio 2010 ore 21.00
14 gennaio 2010 ore 16.00

TEATRO COMUNALE CITTA’ DI VICENZA
Viale Mazzini 39
36100 Vicenza
T 0444-324442
[email protected]

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