Cerca nel sito

Invia ad un amico
Livello del fiume Bacchiglione
e previsioni meteo di Vicenza

"LA BISBETICA DOMATA” Con Natalino Balasso e Stefania Felicioli

Lunedì 12 aprile 2010 ore 21 - Stagione teatrale di Valdagno 2009/2010

"LA BISBETICA DOMATA” Con Natalino Balasso e Stefa LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare del Teatro Stabile di Verona in scena lunedì 12 aprile 2010 ore 21 al Teatro Super di Valdagno nell'ambito della Stagio Teatrale 2009-2010. La stagione teatrale è promossa e organizzata dal Comune di Valdagno, in collaborazione con la Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona - GAT, con il Cinema Teatro Super e con il sostegno dello sponsor Banca San Giorgio Valle Agno. Dopo l'eccezionale successo estivo di pubblico al Teatro Romano nel luglio 2009 LA BISBETICA DOMATA con adattamento di Piermario Vescovo, regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo ritorna in scena con la coppia Natalino Balasso e Stefania Felicioli nei ruoli di Petruccio e Caterina. Una commedia piacevole recitata in sogno in lingua familiare e rustica da nove donne e un ubriaco. Tradurre o adattare LA BISBETICA DOMATA in veneto non ha alcuna velleità o rivendicazione: è, semplicemente, un'operazione teatrale. Stupisce il fatto che una tradizione letteraria e spettacolare tanto ricca - che attraversa i secoli, da Ruzante a Goldoni e oltre, e il più grande uomo di Teatro di tutti i tempi, che ha ambientato su suggestioni novellistiche o drammatiche tante sue trame tra Venezia, Verona e Padova - non si siano, naturalmente, incontrati, soprattutto alla luce delle ricreazioni più alte degli anni a noi più prossimi, dalla versione in napoletano secentesco della Tempesta con cui Eduardo ha chiuso la sua carriera, alla straordinaria invenzione del lombardo barocco degli scarozzanti di Testori, per limitarco a due episodi di particolare evidenza. Nella complicata e per più versi sfuggente cronologia delle opere shakespeariane una prima versione della Bisbetica Domata - che si svolge ad Atene - sembre collocarsi negli anni giovanili del drammaturgo, intorno al 1594. Mentre nella più celebre versione "padovana", la beffa giocata a Christopher Sly - il calderaio ubriaco davanti a cui gli attori recitano la storia di Caterina e Petruccio, di Bianca e dei suoi pretendenti - è solo una sorta di prologo, che non trova poi alcuna prosecuzione. La versione "ateniese" costruisce una vera e propria cornice attorno alla commedia recitata dai comici, con una conclusione speculare all'inizio, a proposito dell'incertezza che i sogni proiettano sulla vita. Se questa cornice offre al quadro della Bisbetica un tempo esatto - dal far della sera al mattino seguente - essa suggerisce anche un elemento di più singolare e libero raccordo del ruolo dell'ubriaco sognatore con la "comemdia in commedia". Come accade a tutti i sognatori, il ruolo di chi è spettatore nel "teatro del sonno" e di chi in sogno agisce è sottile e intercambiabile. Non siamo presumibilmente i primi - perchè tutto è stato già fatto e tentato - a pensare di far entrare Sly nel sogno-cpmmedia come attore, e anzi nel ruolo del personaggio- cardine di Petruccio. E' fin banale ricordare - infine e per il più vistoso capovolgimento di questo spettacolo - che le compagnie del teatro elisabettiano era composte solo da attori di sesso maschile. L'unione naturale di Sly e Petruccio, del sognatore sconfitto e del protagonista vincitore, soprattutto se il protagonista - come qui ancora accade - viene sottratto al canone, peraltro del tutto convenzionale, del primo attore prestante. Quale migliore occasione per un rovesciamento di prospettiva, rispetto alla consueta morale della sottomissione femminile, nel chiamare un drappello di donne, attrici o scarozzanti, a mettere in scena la celebre commedia e il sogno che la contiene? Con Natalino Balasso e Stefania Felicioli in scena le attrici: Linda Bobbo (Gremio), Ursula Joss (Falso Vincenzo al pianoforte), Silvia Masotti (Tranio), Marta Meneghetti (BIanca), Lucia Schierano (Grumio), Carla Stella (Battista), Antonella Zaggia (Ortensio) e Camilla Zorzi (Lucenzio). Le musiche di Antonio di Pofi eseguite dal vivo, allestimento scenografico a cura di Giuseppe De Filippi Venezia, si ringrazia per la collaborazione Fondazione Arena di Verona e in particolare il Sovrintendente Fracesco Girondini, costumi Chiara Defant, responsabile tecnico Roberto Rossetto, luci Enrico Berardi, assistente alla regia Paola Degiuli e collaborazione organizzativa Luisa Baldi. In collaborazione con Amici del Castrum Accademia del teatro in lingua veneta presidente Ada Marcantoni. Prevendita biglietti alla Libreria BUONASTAMPA in Corso Italia, 17 a Valdagno telefono 0445 401092. Per informazioni Comune di Valdagno – Ufficio Cultura 0445 428223 www.comune.valdagno.vi.it , [email protected], Teatro Super telefono 0445 401909 www.cinemasuper.it, [email protected]

Altri articoli