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LA MACCHINA DEL CAPO,IMPOSSIBILE “SCANCELLARE” LA NOSTRA MEMORIA

PAOLINI ANCORA UNA VOLTA REGISTRA IL TUTTO ESAURITO - Venerdì 26 febbraio alle ore 21.00 Teatro Astra

LA MACCHINA DEL CAPO,IMPOSSIBILE “SCANCELLARE” LA Venerdì 26 febbraio alle ore 21.00 torna l’applauditissimo ed amato beniamino del pubblico dei teatri di tutta Italia (e non solo), Marco Paolini, con uno spettacolo gustoso e godibilissimo, LA MACCHINA DEL CAPO. Mattatore e narratore incontrastato, il nostro “contastorie” d’Italia è accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Lorenzo Monguzzi (chitarra). La drammaturgie ed il testo sono dello stesso Paolini e di Michela Signori (per una produzione Jolefilm). Lo spettacolo ha registrato sin dalle prime settimane di programmazione il tutto esaurito, a conferma che il piacere della narrazione e dell’affabulazione incontra sempre in pieno i gusti del pubblico, anche giovane e giovanissimo. Grande successo anche qui all’Astra, grazie all’interesse di un pubblico rinnovato che ha saputo apprezzare le proposte della stagione. Marco Paolini è un incantatore, l’ultimo bardo delle veglie contadine, il cantastorie d’Italia: la sua parola ti prende, ti trasporta in mondi che credevi perduti nella loro assoluta normalità, ti fa scoprire il ricordo sepolto del quotidiano: l’odore dei treni, l’olio di fegato di merluzzo come ricostituente, la 1100 bicolore, le mele conservate in soffitta. Tutto sul filo di una memoria salvifica e preziosa, la memoria che ci salva, quella delle cose piccole. La stessa che ci rimanda, dai tempi delle gite scolastiche, quella terribile canzone che faceva “la macchina del capo ha un buco nella gomma, la macchina del capo ha un buco nella gomma, la macchina del capo ha un buco nella gomma, ripariamola col chewing-gum!”. La macchina del capo – racconto di Capodanno prende vita da quegli esercizi di memoria che sono gli Album, nei quali lo stesso gruppo di ragazzi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in una sorta di grande affresco popolare in fieri. Qui ci racconta il Paese, nelle tragedie ma anche nella vita quotidiana, la vita di un gruppo di bambini degli Anni Sessanta, la generazione sua e di tanti fra noi. E per noi, e per fortuna, «il difficile è scancellare»: i campetti, le suore, le colonie marine, la carta assorbente. Ci dice Paolini: “Ho preso le storie più vecchie che ho raccontato. Le ho prese dai primi Album, quelli su cui ho imparato questo mestiere che viene dal teatro, il mestiere di raccontare storie. In quei lavori ho imparato a dosare i personaggi e a mescolarli con il filo della storia, a interpretare e narrare insieme. Ho ricombinato le storie vecchie con episodi nuovi che ho cominciato a scrivere un anno fa. E Lorenzo Monguzzi (dei Mercanti di Liquore) mi accompagna in questo esercizio. Narro di infanzia non protetta da cordoni sanitari di adulti, di primo giorno di scuola, di campetti di periferia, di viaggi in treno e di vacanze avventurose. Narro di un bambino di 10 anni e della sua fretta di crescere. Narro non per nostalgia, ma per divertimento, per chi c’era già e si ricorda i dettagli e per chi è nato dopo e si diverte con la storia”. MARCO PAOLINI Attore, autore e regista. Nato a Belluno nel 1956. Classe ’56, bellunese, dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di diversi gruppi teatrali. Con "Adriatico" inizia la serie degli Album che prosegue con "Tiri in porta" (1990), "Liberi tutti" (1992), "Aprile '74 e 5" (1995), "Stazioni di transito" (1999). Nel 1993 produce "Il racconto del Vajont 1956/ 9 ottobre 1963"che ha ricevuto il Premio Speciale Ubu 1995 per il Teatro Politico, Premio Idi 1996 per la migliore novità italiana e che è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 il 9 ottobre 1997. Per questo spettacolo ha ricevuto l'Oscar della televisione come miglior programma del 1997. Seguono inoltre le produzioni "Appunti foresti" (1996), "Il milione quaderno veneziano di Marco Paolini" (1997), la ricerca sui BESTIARI. Nel 1999 fonda JOLE (nel 2002 la società cambia nome e diventa JOLEFILM), la casa di produzione che cura i suoi progetti teatrali, cinematografici ed editoriali. Ha successivamente prodotto "Stazioni di transito" (1999), "I-TIGI Canto per Ustica" (2000). Nel 2002 ha riallestito e prodotto "PARLAMENTO CHIMICO storie di plastica". Nel 2003 ha prodotto gli spettacoli "U." (con i musicisti Giorgio Gaslini e Uri Caine e l’artista Arnaldo Pomodoro), "Binario Illegale" (con i musicisti Mario Brunello e Gianmaria Testa), "SONG N. 32 concerto variabile" (con i Mercanti di liquore) e "Racconti d’estate". Le sue ultime produzioni teatrali sono un omaggio a Mario Rigoni Stern, "Il Sergente" (2004), che è stato anche trasmesso in diretta televisiva su LA7 nell’ottobre 2007, e “Miserabili. Io e Margaret Thatcher” (2006). Dopo la diretta televisiva su La7 dello spettacolo "Il sergente" si consolida il progetto televisivo con la rete e nel 2008 in occasione del torneo 6 Nazioni di Rugby, Paolini ha realizzato per LA7 la serie dei 15 cortometraggi di “Il gioco del rugby”, il documentario “Chi ga vinto?” e la diretta televisiva dello spettacolo teatrale “Album d’Aprile” (riallestimento da “Aprile ’74 e 5. Tra un campo di rugby e la piazza”). A Capodanno 2009 ha realizzato lo spettacolo "La macchina del capo" trasmesso in diretta televisiva su LA7 e seguito da oltre un milione di telespettatori. GUSTI ASTRALI è una stagione di prosa che propone volti noti ed artisti emergenti del panorama teatrale italiano ed è promossa dall’Amministrazione Comunale di Vicenza, Assessorato alla Cultura e progettata da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione, in collaborazione con il circuito regionale Arteven, Regione Veneto e Ministero per i Beni e le attività culturali. INFORMAZIONI Biglietti Intero € 18 ridotto € 15   Ufficio del Teatro Stradella dell’Isola, 19 (zona Piazza Matteotti) Tel. 0444 323725 Aperto dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Il botteghino del teatro apre un’ora prima dello spettacolo (ore 20.00). [email protected] www.teatroastra.it

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