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Stelle che ridono

Tratto da Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupery: spettacolo teatrale poetico, con piccole incursioni nel musical, pensato per un pubblico adulto, ma che piace anche ai ragazzi

Stelle che ridono
Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. Se si riesce a guardare oltre la scorza della ragione e delle cose misurabili, scopriamo che “L’essenziale è invisibile agli occhi”, e la verità delle cose viene afferrata solo dal cuore. E' uno spettacolo elegante e tenero, con racconti, dialoghi, canzoni eseguite dagli attori. Adatto ad un pubblico dai quattro ai novant’anni. Si spazia da momenti leggeri, quasi comici, a scene commoventi e intense, da cui esce tutta l’essenza del testo di Sain-Exupery. Note di regia “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. Si apre così lo spettacolo perché è la prima riflessione che ha occupato le nostre menti e le nostre discussioni. Riandare a quando eravamo bambini con le aspirazioni ed intuizioni grandiose, tipiche di quell’età, ci ha avvicinati significativamente alla figura del pilota e dell’autore e ci ha aiutato molto ad entrare nella magia e nella delicata nostalgia del libro. Affrontare un testo come Il Piccolo Principe per portarlo in scena è stata un’impresa molto impegnativa ed affascinante al tempo stesso. Lo abbiamo riletto più volte assieme agli attori e ci siamo lasciati condurre dalle parole dell’autore per trovare una forma poetica e convincente di messa in scena. Scrivendo il copione quindi abbiamo scelto di usare esattamente le parole dell’autore per far parlare i nostri attori e riteniamo che proprio questa fedeltà al testo ci abbia portato necessariamente ad una forma elegante e magica di rappresentazione teatrale. Ad ogni rilettura i messaggi dell’autore prendevano sempre più senso per tutti noi e piano piano sono scaturite e si sono precisate le immagini delle varie scene e le relazioni tra i personaggi in una messa in scena corale in cui si alternano momenti di narrazione a momenti di dialogo. Ed è proprio il tema delle relazioni, del creare legami, che ci ha maggiormente affascinati ed è diventato il tema conduttore del nostro spettacolo. Ci auguriamo con questo spettacolo di rendere partecipe anche il pubblico della stessa commozione che prende noi ad ogni prova, rinnovando il senso del rito come saggiamente ci racconta la Volpe. Ed anche noi, avendo stretto un legame con questo testo, ci sentiamo responsabili di come lo andiamo a raccontare al pubblico e delle emozioni che possiamo suscitare con le parole, i gesti, le scene. Per questo motivo abbiamo scelto costumi e scenografie essenziali, perchè ci sembravano le più efficaci a supportare le parole già ricche del testo. E abbiamo lavorato sull’uso dei colori e di alcuni semplici oggetti di scena per caratterizzare i personaggi, i diversi momenti della storia e lo spazio delle azioni. Ci è sembrato così di rispettare una certa coerenza tra lo sviluppo poetico del testo e l’evoluzione continua del discorso emotivo che si svolge sulla scena. Abbiamo constatato sulla nostra pelle che «non si vede bene che con il cuore» ed è proprio questo che vogliamo comunicare al pubblico, anche attraverso il nostro stare in scena in sintonia tra di noi, come un unico corpo narrante ben amalgamato e coordinato. Siamo consapevoli che è un obiettivo difficile, ma vogliamo provarci: mettere il pubblico nella condizione di guardare il nostro spettacolo andando al di là della scorza della ragione e delle cose misurabili, per lasciarsi prendere dall’essenziale che è invisibile agli occhi, ma che ha la potenza dell’emozione e del sentimento. ---------------------------------------------------------------------------- Regia Gianni Gastaldon, Franca Pretto Drammaturgia Franca Pretto Musiche originali Franca Pretto, Franco Tufano, Beppe Adrogna Arrangiamenti Musicali Franco Tufano Interpreti Serena Mabilia Pierangelo Bordignon Paola Micheletto Marta Scaccia Elisabetta Luise Enrico Stecchezzini Martina Camani Silvia Milanello Francesca Martini Per contatti: Franca Pretto - Via Giorgione, 9 - 36100 Vicenza Tel: 0444 512100 - cell: 338 5302151 e-mail

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