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dire poesia

incontri con poeti contemporanei in luoghi d'arte a Vicenza

Palazzo Leoni Montanari, Palazzo Chiericati, l'Officina arte contemporanea 26 marzo - 27 maggio 2009

dire poesia Per dire poesia 2009,
venerdì 22 maggio, ore 18,
a Palazzo Chiericati
Incontro con Yves Bonnefoy
introduce Fabio Scotto
intermezzi musicali di Valentina Gianoli, chitarra


Di Yves Bonnefoy non c'è bisogno di dire molto, se non che è universalmente riconosciuto come il più importante poeta francese vivente e come uno dei più grandi poeti di ogni tempo.
Per questo l'appuntamento con Bonnefoy di venerdì 22 maggio, con inizio alle 18, nel palladiano Palazzo Chiericati, è di quelli per i quali è facile pronosticare il "tutto esaurito", viste anche le richieste di informazioni pervenute in questi giorni, da tutta Italia, al Comune di Vicenza e alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza.
L'ingresso è, come sempre, libero sino ad esaurimento dei posti.
Dire poesia, curata da Stefano Strazzabosco, è una manifestazione ideata, promossa e organizzata dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, e da Intesa Sanpaolo, Beni culturali, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Europei e Postcoloniali dell'Università "Ca' Foscari" di Venezia e con l'Officina arte contemporanea di Vicenza.
Ad introdurre Bonnefoy sarà il poeta Fabio Scotto, traduttore e curatore dell'imminente Meridiano Mondadori dedicato a Bonnefoy, mentre gli intermezzi musicali sono affidati alla chitarra di Valentina Gianoli.

Yves Bonnefoy è unanimamente ritenuto il massimo poeta francese contemporaneo e una delle più alte figure della poesia mondiale del Secondo Novecento. Oltre che poeta, è prosatore, traduttore, saggista e critico d'arte. Nato a Tours nel 1923, vive a Parigi. Ha compiuto studi matematici e filosofici a Tours, all'Università di Poitiers e a Parigi e ha conseguito la laurea in Matematica e in Filosofia presso l'Università parigina della Sorbonne. Ha ricevuto incarichi d'insegnamento in varie università, tra le quali quelle di Ginevra, Vincennes, Nizza e Aix-en-Provence, fino alla nomina nel 1981 alla cattedra di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France di Parigi, di cui è professore emerito.
Tutte le sue opere in versi sono state pubblicate dal Mercure de France e da Gallimard di Parigi e sono apparse, in traduzione italiana, presso i nostri maggiori editori. Nel 1953 esce, con straordinario successo di pubblico, la sua raccolta poetica d'esordio, Du mouvement e de l'immobilité de Douve (Movimento e immobilità di Douve, Einaudi, Torino 1969). Seguono Hier régnant désert (1958; Ieri deserto regnante, Guanda, Parma 1978), Pierre écrite (1965; Pietra scritta, Acquario-Guanda, Palermo 1985) e Dans le leurre du seuil (1975; Nell'insidia della soglia, Einaudi, Torino 1990). La sua produzione prosegue con le sillogi Ce qui fut sans lumière (1987) e Début et fin de la neige (1991), edite da Einaudi in un unico volume (Quel che fu senza luce. Inizio e fine della neve, Torino 2001). Nel 1993 dà alle stampe la raccolta poetica La vie errante (La vita errante, Edizioni del Bradipo, Lugo di Romagna 1999) e, nel 2001, Les planches courbes (Le assi curve, Mondadori, Milano 2007). In traduzione italiana sono disponibili anche L'acqua che fugge. Poesie scelte 1947-1997 (Fondazione Piazzolla, Roma 1998), Seguendo un fuoco. Poesie scelte 1953-2001 (Crocetti, Milano 2003), Terre intraviste. Poesie 1953-2006 (Edizioni del Leone, Venezia 2006). Il suo volume Tutte le poesie è in preparazione, a cura di Fabio Scotto, nei Meridiani Mondadori.
Accanto alla creazione poetica, Bonnefoy è dedito ad un'intensa attività di critico letterario e di critico d'arte. Molti dei suoi studi sull'arte sono dedicati alla produzione artistica italiana. Si ricordano, tra i lavori tradotti e pubblicati in Italia, la raccolta di saggi sull'arte e sulla poesia L'Improbabile (Sellerio, Palermo 1982), il famoso scritto L'impossibile e la libertà. Saggio su Rimbaud (Marietti, Genova 1988), Poesia e università (Manni, Lecce 2006), la monumentale monografia Alberto Giacometti (Leonardo, Milano 1991), e ancora Lo sguardo per iscritto. Saggi sull'arte del Novecento (Le Lettere, Firenze 2000), Osservazioni sullo sguardo. Picasso, Giacometti, Morandi (Donzelli, Roma 2003), La civiltà delle immagini. Pittori e poeti d'Italia (Donzelli, Roma 2005), la splendida ricognizione delle opere del barocco romano Roma, 1630  (Aragno, Torino 2006), Goya, le pitture nere (Donzelli, Roma 2006). Appartengono a Bonnefoy una serie di altri testi tra critica e poema in prosa, tra i quali spicca L'entroterra (Donzelli, Roma 2004). Si citano, inoltre, la raccolta di prose Racconti in sogno (Milano, EGEA 1992), L'uva di Zeusi e altre favole (Jaca Book, Milano 1997), Il teatro dei bambini (San Marco dei Giustiniani, Genova 2002), Il grande spazio (Moretti&Vitali, Bergamo 2008). Si segnala anche, a sua cura, il Dizionario delle mitologie e delle religioni (Rizzoli, Milano 1989).
Importanti sono i lavori di Bonnefoy traduttore - rivolti soprattutto all'opera shakespeariana, nonché a Keats, Yeats, Donne, Petrarca e Leopardi - e le sue teorizzazioni sulla traduzione (La comunità dei traduttori, Sellerio, Palermo 2005).
Tradotto in decine di lingue, ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti sia per la sua opera poetica che per la sua attività di critico, tra i quali il Premio Montaigne, il Premio Florence Gould, il Prix de l'Académie Française, il Grand Prix de la Société des Gens de Lettres, il Premio Goncourt, il Premio Cino Del Duca, il Premio Balzan, il Premio Flaiano, il Premio Lerici Pea, il Premio D'Annunzio, il Premio Grinzane Cavour, il Premio Pasolini, il Premio Kafka.


Informazioni:
Comune di Vicenza
Assessorato alla Cultura
tel. 0444.222116 - 222101
[email protected]

Beni culturali
Intesa Sanpaolo
tel. 800.201782

[email protected]

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