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"Forti in Scena": nove spettacoli sui luoghi della Grande Guerra

Torna per il sesto anno consecutivo la rassegna Forti in Scena, che fonda danza, musica e teatro con gli scenari della Grande Guerra. Nove appuntamenti, dall’11 luglio al 30 agosto

"Forti in Scena": nove spettacoli sui luoghi della Torna per il sesto anno consecutivo la rassegna Forti in Scena, che fonda danza, musica e teatro con gli scenari della Grande Guerra. Nove appuntamenti, dall’11 luglio al 30 agosto, e due novità: il carattere non più locale ma regionale, visto che, pur mantenendo un legame profondo con il vicentino, gli spettacoli trovano suggestiva ambientazione a Venezia, Belluno e Verona. E l’abbandono del “forte” come esclusiva cornice scenica degli spettacoli per intendere con “luoghi della grande guerra” anche un museo, un cimitero, un pascolo, una strada che hanno avuto un significato particolare durante il conflitto. Così arte e storia si congiungeranno al cimitero inglese di Roana, a Villa Patt a Sedico, sede del Museo del 7° Alpini, nei pascoli di Monte Sparavieri nell’alta Lessinia.
“Le nostre montagne –sottolinea il Vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega al turismo Dino Secco- rappresentano un vero e proprio museo all’aperto della Grande Guerra, che vogliamo valorizzare e promuovere sia per rendere memoria a tutti coloro che qui hanno perso la vita, sia perché ciò che è accaduto sia monito per le generazioni future. Su questi luoghi i giovani possono non solo studiare, ma anche capire la guerra. E poi c’è il risvolto turistico che vogliamo potenziare, proprio perché storia, arte, natura, cultura sono sinonimo di turismo responsabile, consapevole.”
Forti in Scena bene si inserisce, allora, nel più ampio progetto di valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra, di cui la Provincia di Vicenza è capofila, grazie al quale le montagne non solo vicentine si stanno preparando a celebrare il centenario dell’inizio e della fine del Primo Conflitto Mondiale.
“ I luoghi degli spettacoli sono talvolta impervi e difficili da raggiungere –afferma l’Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto- eppure ad ogni spettacolo c’è sempre qualche centinaio di persone curiose di vedere come l’arte sia in grado di far rivivere luoghi in cui il tempo pare si sia fermato. Quasi un pellegrinaggio, per assaporare la pace conquistata, per entrare in armonia con la natura, per ricordare.”
Il festival, ideato da Luciano Padovani della Compagnia Naturalis Labor in collaborazione con il Museo del Risorgimento e della Resistenza del Comune di Vicenza, è una iniziativa della Regione Veneto promossa dalle Amministrazioni Provinciali di Vicenza e Belluno, dal Comune di Vicenza, con il sostegno della Fondazione Antonveneta e con la collaborazione dei comuni di Asiago, Cibiana del Cadore, Bosco Chiesanuova, Roana, Rotzo, Sedico, Valli del Pasubio e Venezia.
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito eccetto “Lux Aeterna” al Forte Gazzera a Venezia e “Memorie della Terra” ad Asiago.
Informazioni allo 0444-912298 oppure su www.fortinscena.it


Il Programma

La serata d’apertura di sabato 11 luglio alle ore 21.30 al Forte Gazzera di Venezia sarà condotta dai Polifonici Vicentini con la compagnia Naturalis labor impegnati nello spettacolo Lux Aeterna. Uno spettacolo di musica corale sacra e profana accompagnata da alcuni interventi danzati in luoghi particolarmente suggestivi del forte, a cura di Denise Rossi e Alessandra Cordiano, danzatrici soliste della compagnia.

Giovedì 16 Luglio alle ore 21.30 il Parco di Villa Guccioli, sede del Museo Civico del Risorgimento e della resistenza di Vicenza, sarà lo scenario di “Le cose mute”, spettacolo teatrale prodotto da Zelda Produzione con l’interpretazione di Filippo Tognazzo. L’attore, con questo intenso lavoro, pone al centro la profonda trasformazione delle coscienze all’inizio del XX° secolo, soffermandosi sul conflitto fra tecnica artigianale e tecnologia militare e sulla paura di un nemico sconosciuto ma del quale si condivide un destino di sofferenza e l’esperienza della guerra.

Il cimitero inglese di Roana ospiterà domenica 26 luglio alle ore 16.30 la prima regionale di “Iliade, la tragedia della guerra” con la regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni. Lo spettacolo sarà recitato, come nella tradizione greca, alla luce del tramonto, senza illuminotecnica e senza altro se non la presenza degli Aedi che narrano la Storia di distruzione dell’umanità data dalla guerra.

Domenica 2 Agosto alle 16.30 al Forte Interrotto di Asiago, sarà in scena lo spettacolo di danza contemporanea “Memorie della terra” a cura della compagnia Arearea con la coreografia di Roberto Cocconi. Un lavoro sull’evocazione di ricordi ispirati ai luoghi e ai tempi delle guerre, per dare voce e corpo a persone, avvenimenti ed emozioni che il passato della terra custodisce gelosamente.

Al Forte di Cima Ritte a Cibiana del Cadore nel pomeriggio di Domenica 2 Agosto alle ore 14:30 sarà la volta di “Animali”, con la regia di Roberto Cuppone. Uno spettacolo di teatro e musica che “costringe” a riflettere, parlando del rapporto tra uomini e animali. La voce narrante di Armando Carrara, che leggerà testi di Mauro Corona e di Mario Rigoni Stern, sarà accompagnata dal vivo dalla fisarmonica bayan di Miranda Cortes

Una prima nazionale per lo spettacolo “La grande guerra meschina” di Sabato 15 Agosto, alle ore 18 dove il pubblico è invitato a salire a piedi sui pascoli alti della Lessinia, nei luoghi ancora oggi segnati da ciò che resta delle trincee della Grande Guerra. Un racconto teatrale e musicale che prende avvio dalle lettere dei soldati dal fronte per arrivare alle cronache della vita in trincea, dei drammatici assalti, delle vili decimazioni. La mestizia dei canti dell'epoca, accompagnati dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia, è affidata all'interpretazione di Raffaella Benetti mentre Alessandro Anderloni dà voce ai pori cani: i soldati, le madri, gli orfani, quelli che, quella guerra meschina, non l'avevano voluta e l'avevano soltanto subita.

Domenica 16 Agosto alle ore 15.30 Bocchetta Campiglia a Valli del Pasubio sarà lo scenario de “Le stagioni del sergente”, l’altro spettacolo di Filippo Tognazzo che, accompagnato da Marica Rampazzo, rende omaggio all'opera e alla vita di Mario Rigoni Stern attraverso la lettura di alcune delle pagine più intense scritte dall'autore asiaghese nel corso del secondo dopoguerra. Le letture avranno accompagnamento musicale dal vivo con i musicisti Giorgio Gobbo e Marco Toffanin.

Villa Patt di Sedico, sede del Museo 7° Alpini, sarà sede il 23 Agosto alle ore 21 di uno spettacolo in ricordo di Mario Rigoni Stern: “100 anni sull’altopiano”. Giuseppe Bertolino e Luisa Coin leggeranno testi di Rigoni Stern, Lussù e Levi accompagnati dalle suggestioni visive di immagini tratte dai film “Uomini Contro” di Rosi, “Italiani brava gente” di De Santis e “I Recuperanti” di Olmi. Le note saranno invece quelle di Bepi de Marzi.

Il Festival si chiude a Forte Campolongo di Rotzo, Domenica 30 Agosto alle 16.30, dove sarà in scena Emanuele Arrigazzi con il monologo “Dormi sepolto in un campo di grano” accompagnato dal contrabbassista Roberto Bellatalla. Lo spunto è quello del verso della famosa canzone di De Andrè, “la guerra di Piero”. La storia che si vuole raccontare è quella di due soldati, di nazionalità diverse ma della stessa età, con gli stessi desideri e le stesse disperazioni, due storie separate che ad un certo punto vanno ad incrociarsi perché bisogna sparare o morire e perché si è semplicemente in guerra.

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