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Focus On: L'estrusione delle materie plastiche

Un procedimento industriale per produrre pezzi a sezione costante

Focus On: L'estrusione delle materie plastiche

Che cos'è l'estrusione delle materie plastiche

Quando si parla di estrusione materie plastiche si fa riferimento a un procedimento industriale che permette di produrre, attraverso la cosiddetta deformazione plastica, lastre, profilati, barre, tubi e altri pezzi a sezione costante. I materiali plastici utilizzati a questo scopo sono i cosiddetti materiali termoplastici e la gomma: i primi, in particolare, sono formati da polimeri costituiti da catene poco ramificate o lineari (quindi, non reticolate e non legate le une con le altre): nel momento in cui la temperatura viene aumentata, raggiungono uno stato viscoso e, quindi, possono essere formati (in questo caso, estrusi).


L'estrusione materie plastiche può essere sostanzialmente di due tipi: si distingue, infatti, tra monoestrusione e coestrusione. Nella monoestrusione, come si può facilmente intuire dal nome, si procede alla lavorazione di un unico materiale: lavorazione che, di conseguenza, è relativamente semplice garantendo, comunque, la realizzazione di sezioni complesse, con peso e dimensioni differenti a seconda dei casi (fino a vari chili per metro lineare). La coestrusione, d'altro canto, richiede il ricorso ad attrezzature più elaborate e, a parità di ingombri, tempi di setup inferiori. In questo caso, a essere lavorati sono due o più materiali, e per ciascun materiale aggiuntivo c'è bisogno di un impianto di coestrusione accessorio in aggiunta alla linea di estrusione. A seconda del numero di materiali che vengono estrusi, i tempi di setup aumentano in modo progressivo.


Entrando più nello specifico, nel corso dell'estrusione il materiale che deve essere trattato si trova allo stato pastoso e viene forzato per compressione a passare attraverso quella che viene definita filiera, vale a dire una matrice (una sagoma) che riproduce la conformazione del prodotto che si desidera: nel caso in cui la sezione del pezzo che si intende ottenere sia cava, c'è bisogno di un'anima attraverso la quale il profilo della cavità interna possa essere riprodotto. La compressione a monte della matrice, per le materie plastiche, viene ottenuta tramite la vite di Archimese, che è una vite senza fine che preme le materie stesse verso la testa di estrusione. Tali materie possono essere in polvere o in pellet, cioè sotto forma di granuli, e vengono rammollite - se si tratta di polimeri semicristallini o amorfi - o fuse - se si tratta di polimeri cristallini - a causa dell'attrito con le pareti dell'estrusore e dall'azione esercitata dalle resistenze elettriche. Un'altra distinzione importante è quella tra estrusione inversa ed estrusione diretta, a seconda della direzione di efflusso del materiale.


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