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Focus On: La tracciatura dell'attività dei compro oro

Focus On: La tracciatura dell'attività dei compro

Lo scorso 5 luglio sono entrate in vigore le nuove regole per le attività commerciali dei compro oro. A dettarle è il Decreto legislativo numero 92 del 25 maggio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 141 del 20 giugno 2017, dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. La disciplina messa a punto dal Governo serve a evitare il proliferare di transazioni illegali, come il riciclaggio di denaro da parte delle organizzazioni criminali, o quelle portate avanti da persone prive di autorizzazioni e professionalità. Il settore dei compro oro è spesso a rischio ed è per questo che si è provveduto a fare una stretta. Il primo passo è stato quello di definire l'attività di compro oro. In particolare si richiede che la compravendita risulti essere esercitata in via esclusiva oppure in via secondaria rispetto alle mansioni svolte in prevalenza. Oltre a dover rispettare queste condizioni, gli operatori hanno l'obbligo di adempiere alle richieste della legge per poter comprare e vendere oro e preziosi, a pena di sanzioni e dell'impedimento all'esercizio dell'attività.

Gli obblighi normativi per i Compro oro

I compro oro devono adeguarsi alle nuove regole per poter proseguire nel loro lavoro. I cambiamenti riguardano: - l'iscrizione al registro degli operatori compro oro professionali, appena istituito e concepito per inserire le attività svolte da soggetti differenti dalle banche; - l'esercizio della professione è inibito a chiunque non si iscriva a tale registro, gestito da un'organismo, l'OAM, che elenca gli agenti in attività finanziaria e i mediatori creditizi; - l'iscrizione al registro avviene successivamente all'ottenimento della licenza per il commercio di oggetti preziosi, disciplinata dall'articolo numero 127 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza; - l'identificazione dei clienti è obbligatoria, prima di poter effettuare qualsiasi operazione, in modo da attuare le norme contro il riciclaggio di denaro; - il limite per i pagamenti in contanti, abbassato da 1.000 a 500 euro. Superata tale cifra le transazioni devono avvenire a mezzo assegno o bonifico. Il cliente, tra i diversi pagamenti ricevuti deve lasciar passare 7 giorni. Tale regola permette la completa tracciabilità della compravendita.

La tracciabilità e la registrazione delle transazioni

Riuscire a verificare ogni operazione, a tutela di operatori e clientela contro gli illeciti, significa avere la tracciabilità di tutte le attività svolte e dei passaggi di denaro. Per questo ci sono ulteriori obblighi: - i compro oro devono avere un conto corrente dedicato all'attività in via esclusiva; - ogni acquisto e tutte le vendite devono essere registrate, attraverso la compilazione di una scheda numerata in modo progressivo, contenente i dati del cliente, il prezzo pagato e le modalità di pagamento, con la descrizione dell'oggetto, la quotazione del metallo prezioso e la fattura del prodotto. Inoltre vanno allegate due fotografie dell'articolo trattato; - il compro oro deve consegnare alla clientela una ricevuta che riepiloghi tutti i dati riportati nella scheda; - la conservazione delle informazioni da parte del compro oro e del cliente deve avvenire per 10 anni; - ogni sospetto di attività illecita va comunicato alle autorità competenti. Per i trasgressori ci sono pesanti conseguenze: la mancata iscrizione al registro viene punita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con una sanzione pecuniaria compresa tra i 2 mila e i 10 mila euro. Anche per gli altri obblighi non rispettati ci sono le contravvenzioni.


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