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Focus On: Sedie da soggiorno, da studio e sgabelli da laboratorio: guida per la scelta

Le diverse tipologie

Focus On: Sedie da soggiorno, da studio e sgabelli

La scelta di una sedia comoda, funzionale e solida richiede un’attenta valutazione delle esigenze, dei gusti e delle preferenze di utilizzo, che variano per ogni persona. Esistono numerosi tipi di sedie, dalle sedie da ufficio agli sgabelli da laboratorio, dalle sedie da pranzo alle poltrone da soggiorno. Vediamo insieme in base a cosa scegliere la nostra seduta ideale per ogni funzione.

Tipi di sedie

Le sedute da soggiorno sono generalmente progettate per consentire ad una persona di rilassarsi o sedersi per svolgere attività come leggere, guardare la televisione o conversare con qualcuno. Le sedie da pranzo, invece sono progettate per adeguare le attività al tavolo, come mangiare, bere ed altro. Le sedie da ufficio sono progettate per essere ergonomiche e sostenere tutte le parti del corpo più esposte di chi lavora in modo sedentario per più di 8 ore consecutive. Gli sgabelli da laboratorio, infine, sono progettati per rendere pratiche e funzionali le postazioni di lavoro dinamiche di chi lavora seduto e in piedi spostandosi da un banco all’altro.

Caratteristiche da considerare

Le caratteristiche da considerare per scegliere le sedute sono le seguenti:

  • altezza della seduta: è importante poiché deve consentire alla persona di sedersi e di alzarsi facilmente senza affaticare gambe e ginocchia. Un modo empirico ma molto utile per valutare se l’altezza delle sedute è agevole è far sì che i fianchi arrivino poco sopra all’altezza delle ginocchia, con i piedi appoggiati sul pavimento. Per le sedie da pranzo e da ufficio, bisogna valutare l’altezza anche rispetto al tavolo e della scrivania che si ha a disposizione. Se le sedie hanno altezza regolabile allora sarà più facile trovare quella giusta per ogni esigenza, ma ciò è possibile in genere solo per sedie da ufficio e sgabelli da laboratorio.
  • schienale della sedia: quello delle sedie da pranzo è solitamente rigido, ma esistono alcuni materiali e modelli che consentono una certa flessibilità dello schienale, che migliora la seduta e l’adattamento della sedia alla schiena e supporta le naturali curve della colonna vertebrale; lo schienale delle sedute da salotto deve essere comodo e sostenere tutta la colonna vertebrale e il collo, al fine di rendere piacevole e rilassante la posizione di stasi; lo schienale delle sedie da ufficio è appositamente studiato per essere ergonomico supportando la schiena e riducendone la fatica.
  • profondità del sedile: deve essere adeguata alla lunghezza delle cosce e all’ampiezza dei glutei. Il bordo anteriore del sedile dovrebbe essere lievemente curvato verso il basso, terminando a due o tre dita dalla piegatura delle gambe per evitare la pressione sui muscoli del polpaccio.
  • larghezza del sedile: dovrebbe consentire uno spazio sufficiente su entrambi i lati del corpo di circa due dita e poco più, evitando però che gli eventuali braccioli si discostino troppo e generino tensioni articolari e muscolari alle braccia.
  • lunghezza e altezza dei braccioli: per quanto riguarda le sedie da ufficio, gli avambracci dovrebbero poggiare a circa 90 gradi sul tavolo con i gomiti poggiati sui braccioli; per le sedute in soggiorno, i braccioli imbottiti sono consigliabili e devono essere regolati ad un’altezza che consenta alle spalle di rilassarsi ma di non penzolare.
  • poggiapiedi: utilissimi in salotto per evitare che le gambe penzolino o si pieghino in modo innaturale, migliorano la circolazione e il benessere delle gambe.
  • materiali: in ambienti come la sala da pranzo ed il soggiorno è importante scegliere materiali lavabili o rivestiti con fodere lavabili, considerando che i cibi e le bevande possono comprometterne la bellezza e l’igiene. Per quanto riguarda le sedute da ufficio e da laboratorio è consigliabile scegliere materiali traspiranti e igienici, soprattutto se le sedie sono usate da più persone.
  • Imbottitura: le sedute che sono dotate di imbottitura risultano sicuramente più comode e piacevoli poiché riducono la pressione fra struttura e corpo. Anche l’imbottitura però deve essere adeguata alla funzione della seduta, poiché una sedia troppo imbottita supporta meno la schiena e le braccia, rende più difficili i movimenti, oltre a influenzare la traspirabilità della seduta.

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