
Scegliere il pavimento giusto per una casa in montagna richiede particolare attenzione, poiché si tratta di ambienti soggetti a condizioni climatiche spesso estreme, ma anche di contesti abitativi in cui lo stile rustico e l'accoglienza giocano un ruolo importante. La pavimentazione deve quindi garantire una resa tecnica elevata, resistenza e durabilità nel tempo, senza rinunciare a un'estetica coerente con l'architettura e l'arredo tipici delle zone montane. Le abitazioni in quota, infatti, devono fare i conti con gelo, umidità, fango e forti sbalzi termici. Per questo motivo, materiali troppo delicati o non idonei all'uso in ambienti esposti a stress climatici non sono consigliabili: il pavimento ideale dovrà rispondere a una serie di requisiti tecnici ben precisi, che analizzeremo nei prossimi paragrafi.
Criteri da tenere in considerazione nella scelta delle mattonelle
La scelta delle mattonelle per una casa in montagna deve essere guidata da criteri non solo estetici, ma soprattutto tecnici. Le particolari condizioni ambientali, come l’umidità, le basse temperature, la presenza di ghiaccio e l’intenso calpestio, richiedono materiali ad alte prestazioni. Di seguito analizziamo gli aspetti principali da considerare per individuare la soluzione più adatta.
Resistenza al gelo
Uno dei fattori più critici è la resistenza al gelo. In montagna le temperature possono scendere facilmente sotto lo zero, generando fenomeni di congelamento e scongelamento ripetuto che, nel tempo, mettono a dura prova la stabilità dei materiali. Un buon pavimento deve quindi essere "ingelivo", ovvero avere una porosità molto bassa (inferiore allo 0,5%) per evitare che l'acqua penetri nel materiale e, gelando, lo faccia espandere e rompere. Materiali come il gres porcellanato sono particolarmente indicati in questo contesto, poiché la loro struttura compatta li rende praticamente impermeabili e altamente resistenti al gelo. In alternativa, anche alcune pietre naturali come il porfido o la quarzite possono offrire buone prestazioni, a patto che siano sottoposte a trattamenti specifici.
Superficie antiscivolo
Un altro elemento imprescindibile è il grado di scivolosità del pavimento, soprattutto nelle aree di ingresso, nei corridoi e nelle zone in cui ci si muove con scarponi bagnati o neve sotto le suole. La classificazione R (dal tedesco "Rutschhemmung") misura proprio la resistenza allo scivolamento delle superfici: per un'abitazione di montagna si consiglia una finitura con coefficiente R10 o superiore. Le superfici antiscivolo sono spesso leggermente ruvide o strutturate, ma oggi esistono finiture tecniche che permettono di mantenere un buon coefficiente antisdrucciolo anche su superfici visivamente lisce. Questo consente di non sacrificare l'aspetto estetico a favore della sicurezza.
Facilità di manutenzione
In montagna, specialmente nelle seconde case o nei rifugi utilizzati stagionalmente, è fondamentale ridurre al minimo le operazioni di manutenzione ordinaria. Polvere, fango, residui di legna o fuliggine sono all'ordine del giorno, e per questo il pavimento deve essere facile da pulire e poco soggetto a macchie o segni permanenti. Materiali come il legno naturale richiedono trattamenti regolari per conservare l'integrità della superficie, mentre soluzioni più pratiche come il gres porcellanato o certi tipi di vinilico a effetto legno permettono una pulizia rapida anche solo con acqua e detergenti neutri, senza la necessità di cere o oli protettivi.
Resistenza ad abrasioni e usura
Le zone montane comportano un uso intensivo del pavimento, spesso calpestato con scarponi, suole rigide e oggetti trascinati. Di conseguenza, il materiale scelto deve avere un'ottima resistenza all'abrasione superficiale (classificazione PEI nel caso del gres) e un'alta durezza superficiale. Un pavimento soggetto a graffi, urti o scheggiature tenderà a rovinarsi velocemente, compromettendo l'estetica dell'ambiente.
La soluzione completa: un pavimento in gres porcellanato
Tra i materiali che rispondono in modo ottimale a tutti questi requisiti spicca il gres porcellanato, che negli ultimi anni si è affermato come una delle scelte preferite per le case in montagna. La sua struttura compatta lo rende resistente al gelo e alle abrasioni, con un indice di assorbimento idrico inferiore allo 0,1%. Questo lo classifica tra i materiali più durevoli e performanti anche in condizioni ambientali difficili. Dal punto di vista della manutenzione, il gres non richiede trattamenti protettivi: non si macchia, non si graffia facilmente e non teme l'umidità. La pulizia ordinaria è rapida e non necessita di prodotti specifici, rendendolo perfetto anche per chi utilizza la casa solo in certi periodi dell'anno.
L’effetto parquet per un look rustico tipico della montagna
Se alla performance tecnica del gres si aggiunge l’estetica calda e naturale dell’effetto finto parquet, si ottiene una combinazione perfetta per le abitazioni ad alta quota. Le mattonelle in gres porcellanato effetto legno riproducono fedelmente venature, nodi e sfumature del legno naturale, ma con i vantaggi di un materiale moderno e resistente. Si integrano armoniosamente in contesti rustici, chalet, baite o rifugi alpini, valorizzando l’arredo in legno massello, la pietra a vista e gli elementi in ferro battuto tipici dell’architettura montana. Disponibile in vari formati (come listoni, doghe o tavole) il gres permette anche pose personalizzate e si presenta con un’ampia gamma di sfumature e venature del legno, così da adattare il pavimento ai propri gusti personali e garantire una piena coerenza stilistica con il resto dell’arredamento.