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Teli per proiettori: il guadagno e gli altri fattori da valutare

Teli per proiettori: il guadagno e gli altri fatto

In vista dell’acquisto di un telo per proiettore, uno degli aspetti che è necessario valutare è il cosiddetto guadagno, a volte indicato con il termine in lingua inglese gain. Questo fattore corrisponde alla capacità che uno schermo ha di diminuire o di aumentare la luce che viene riflessa. A seconda del gain, è possibile classificare gli schermi in tre tipologie: ci sono, infatti, gli schermi assorbenti, gli schermi neutri e gli schermi riflettenti. Conoscere le differenze più significative fra queste tre proposte è molto importante in previsione dell’installazione teli proiettori motorizzati.

Schermi assorbenti, neutri e riflettenti

Uno schermo assorbente si chiama così perché in grado di assorbire una parte della luce che viene proiettata. È un tipo di schermo a basso guadagno, in quanto il gain è minore di 1. In uno schermo neutro, invece, il gain è pari a 1: si tratta di uno schermo a medio guadagno, per il quale non esistono né assorbimento né riflessione. Infine, gli schermi riflettenti sono ritenuti ad alto guadagno, e hanno un gain più elevato di 1, essendo in grado di riflettere una parte della luce che viene proiettata.

Come scegliere

Se è vero che il tema del gain rischia di apparire eccessivamente tecnico, è altrettanto vero che in genere non c’è bisogno di affidarsi a un tecnico specializzato per capirne di più. Infatti per comprare un telo per proiettore occorre solo tenere conto delle caratteristiche dell’ambiente di destinazione. Qualora lo schermo debba essere installato in un luogo in cui oltre al proiettore sono presenti altre fonti luminose, come per esempio una sala meeting, conviene optare per uno schermo ad alto guadagno. Una soluzione a basso guadagno, invece, è da privilegiare se il videoproiettore è destinato a una sala buia, come nel caso di un sistema di home theatre. Con questo accorgimento, non si corre il rischio che il bordo sia meno luminoso del centro, e si evita quello che viene definito effetto hot spot.

L’utilizzo di una cornice

Con il telo di videoproiezione si può adoperare anche una cornice. In particolare, una cornice rigida di colore nero viene solitamente impiegata per un telo di proiezione; grazie ad essa il telo può essere tenuto in tensione e si previene il rischio di increspatura. Se una cornice nera circonda l’immagine che viene proiettata, inoltre, essa può essere messa a fuoco dall’occhio umano con più facilità: il che vuol dire che la qualità della proiezione cresce. Non in tutti i teli di proiezione si può installare la cornice, che è adatta unicamente ai teli che non vanno arrotolati.

Gli schermi di proiezione grigi

Fra le proposte che si possono trovare sul mercato ci sono gli schermi di proiezione grigi, più simili a un bianco particolarmente opaco che non a un grigio cenere. La differenza rispetto a uno schermo bianco è piuttosto significativa, e in effetti questa tipologia di schermo riscuote un significativo apprezzamento da parte di chi ambisce a una elevata qualità delle immagini. Uno degli effetti dello schermo grigio è quello di migliorare la profondità del nero. In particolare, questa prerogativa si rivela apprezzabile con i videoproiettori di fascia bassa, che di solito non garantiscono una resa ottimale del nero su schermo bianco ma non hanno problemi su schermo grigio.

Il posizionamento e le dimensioni

In vista dell’acquisto di uno schermo per videoproiezione è necessario domandarsi in quale punto andrà collocato il dispositivo: solo tenendo conto della risposta si può sapere qual è la soluzione più indicata per le proprie esigenze. Per conoscere la lunghezza ideale dello schermo, per esempio, è sufficiente effettuare un controllo molto semplice: ci si deve sedere nel punto in cui andranno a sedersi gli spettatori, e si deve calcolare la distanza fra quel punto e la posizione in cui il videoproiettore dovrà essere collocato. Tale distanza deve essere moltiplicata per 1.5, e a quel punto si ottiene la dimensione migliore per la base del telo. Se, invece, c’è più di una fila di spettatori, è sufficiente stimare la dimensione del dispositivo ed accertarsi che corrisponde a non meno di un sesto della distanza che c’è tra esso e chi è destinato a sedersi in ultima fila.


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