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Scheda 1.9.1 Scheda documentale: il comandante Zanellato

Il colonnello Giacomo Zanellato (1786-1879) che comandò la Guardia Civica ed i volontari vicentini nella primavera del 1848.

Giacomo Zanellato, il cui vero cognome era Lunardi, essendo stato iscritto per errore nelle liste di leva con il soprannome della famiglia, era nato ad Arquà, sui colli Euganei, il 16 aprile 1786. Arruolato come soldato semplice nella Guardia Reale a Cavallo, in breve fu sottufficiale e poi tenente. Lasciava il servizio attivo dopo la drammatica campagna di Russia, nel 1814, con il grado di capitano aiutante di campo "aborrendo di indossare l'assisa austriaca". Nel 1848, su invito dei Comitati Dipartimentali di Padova e Vicenza, assumeva il comando della Guardia Civica vicentina e della legione volontaria.

Fu tra coloro che diressero fino all'estremo la difesa dei delicati settori tra Monte Berico e la Rotonda, il 10 giugno. È da dire che proprio il settore tenuto dai volontari vicentini fu uno dei primi a cedere, permettendo ai soldati austriaci di occupare il trincerone della ferrovia e la stazione ferroviaria tagliando in due le difese della città: di ciò tuttavia non si può dare colpa diretta ai difensori ma bensì all'armamento ed all'addestramento inferiore a quello della fanteria di linea austriaca.

L'11 giugno Giacomo Zanellato fu tra coloro che lasciarono la città per passare a Venezia con parte dei volontari vicentini. Qui egli ebbe il comando effettivo della III legione "Brenta e Bacchiglione"'. Dopo la caduta di Venezia, nell'estate del 1849, lo Zanellato si ritirò nuovamente a vita privata senza venir molestato dalle autorità luogotenenziali. Nel novembre 1866 il vecchio Zanellato ebbe l'onore di essere l'alfiere della bandiera decorata da Vittorio Emanuele Il (Scheda 3.3.3.). Moriva ultranovantenne, a Monselice, il 27 settembre 1879.

A Porta Monte, nell'ultimo tentativo di contrastare l'avanzata austriaca moriva Luigi da Porto, discendente dell'omonimo autore della novella che ispirò a Shakespeare la vicenda di Giulietta e Romeo: si era arruolato volontario come semplice milite, nel marzo precedente. Luigi da Porto aveva combattuto a Sorio ed alla difesa delle mura della città dal 20 al 24 maggio. Sempre a Porta Monte, assieme al da Porto, venne mortalmente ferito il giovane matematico "sergente ingegnere" Virgilio Bardella, Il 20 maggio precedente, a Santa Lucia (Scheda 1.5. 1.) con i suoi cannoni era riuscito a bloccare la fanteria austriaca che puntava verso le mura. "Il 10 giugno, alle dieci del mattino - come scriveva il fratello - fu colpito alla clavicola sinistra da una palla di mitraglia ed ancor ferito volle combattere alle due e mezzo un'altra palla pur di mitraglia lo trapassò il petto ".



INDICE:
Itinerario 1.9: Porta Monte
Il comandante Zanellato
La partenza degli esuli