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Scheda 2.4.1 Scheda documentale: la difesa dei colli

La difesa di villa Guiccioli nel dipinto di Massimo d'Azeglio al Museo del Risorgimento di Torino.

Occupato Castel Rambaldo ed il colle Bella Guardia restava villa Guiccioli, la fortificazione più importante che dominava la strada verso Vicenza: per attaccarla Radetzky dovette inviare, lungo la Commenda - e di qui l'importanza strategica del possesso di villa Margherita - rinforzi di soldati e di artiglieria. Grazie a questi venne ripreso l'assalto alle difese del colle di Ambellicopoli, validamente contrastato dai difensori.

Verso le tre del pomeriggio, durante una pausa dei combattimenti, la disgraziata idea di attaccare il nemico alla baionetta: alcune centinaia di uomini al comando del d'Azeglio uscirono per una sortita "nonostante non si avesse un preciso piano preconcetto, né un capo autorevole che ne ordinasse a mano a mano i vari movimenti secondo il terreno e secondo le evoluzioni del nemico". Infatti il terreno collinoso aveva nascosto parte dei movimenti del nemico che era riuscito a portare a ridosso delle truppe alcuni cannoni. "Gettaronsi gli svizzeri risolutamente giù per la china, ma appena giunti a cinquanta passi dai velati cannoni austriaci furono accolti da una grandine di mitraglia. Balzarono allora in piedi i cacciatori e gettandosi colla baionetta sopra quelle schiere tanto che i cannonieri svizzeri non osarono sparare per colpire i connazionali". Il vicentino Francesco Molon ricordava "ecco montare sul nostro terrapieno quattro o cinque cacciatori con un ufficiale armato di fucile. Gli artiglieri sguainarono le proprie daghe ma inutilmente che quasi tutti rimasero morti o feriti ..".

Perduto il colle restavano solamente una barricata ed il santuario ma era solo questione di tempo in quanto si trattava di difese facili da espugnare. Ed infatti "alle quattro del pomeriggio un capitano svizzero entrò trapelante in chiesa gridando alto - chi si può salvare si salvi! " gli austriaci erano a pochi metri dalla chiesa. Alla fine della battaglia uno spettacolo sconvolgente "il campo era coperto di morti e di feriti, svizzeri cacciatori e fanti giacevano al suolo tra loro confusi, quasi avessero combattuto nelle file medesime. Le artiglierie di campo e di posizione erano sole in piedi, i cavalli ne erano stati uccisi e giacevano distesi accanto ai cannoni".

Perduto il colle era decisa la sorte di Vicenza: tra poco i cannoni del capitano Schneider (Scheda 2.2.2) cominceranno a bombardare la città. Poi i soldati d'ambo le parti, molto saggiamente, capirono che era ormai inutile sparare ancora ed alla fine il Durando dovette adattarsi a chiedere la resa.

INDICE:
Itinerario 2.4: Villa Guiccioli
La difesa dei colli
Gli "Austriaci"
I difensori